Diventare estetista conviene? Come fare, guadagni, costi, aprire un centro, lavorare online o a domicilio

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In questa guida completa vediamo come diventare estetista, come aprire un centro, come diventare Beauty influencer o lavorare a domicilio.

Diventare estetista oggi non significa solo occuparsi di make-up o igiene, ma avere anche conoscenze di trattamento della pelle, delle nuove tecniche di epilazione e, magari, saper anche produrre video destinati ai Social. Così da pubblicizzare la propria professione, il centro presso cui si lavora o si è titolari, oppure guadagnare dai banner pubblicitari o dalle altre possibilità offerte da ogni piattaforma.

Un lavoro delicato, poiché ogni persona ha le sue necessità, i propri problemi ma anche potenzialità da mettere in luce. Inoltre, occorre conoscere a fondo i prodotti onde evitare di danneggiare persone allergiche o intolleranti a determinate sostanze.

Di seguito vediamo come si diventa estetista, quali sono i requisiti, quanto si guadagna, quanto costa formarsi da estetista, i possibili sbocchi, se conviene davvero intraprendere questa professione, come aprire un centro estetico e come diventare Beauty influencer.

Chi è cosa fa un’estetista

L’estetista è una figura che conosce la cosmetologia, la fisiologia e la dermatologia, al fine di trovare il trattamento più adeguato per ogni esigenza. Oltre alle tradizionali tecniche, deve saper conoscere anche quelle più particolari, così da essere sempre aggiornata.

Può lavorare come dipendente presso una struttura o avere una propria struttura, il cosiddetto centro estetico. In quest’ultimo caso, dovrà soddisfare altri requisiti. Il lavoro a domicilio o in casa propria dovrebbe invece sempre rispettare le leggi in materia di igiene e fiscali, quindi si tratta di una zona grigia per la quale sarebbe sempre opportuno accertarsi di tutte le normative sanitarie in merito.

Si tratta anche di un lavoro molto empatico, poiché occorre entrare in sintonia con il/la cliente e non è sempre facile. I suggerimenti sono sempre graditi, ma non vanno mai imposte decisioni.

Contrariamente a quanto si pensi, occorre frequentare dei corsi specifici per poter diventare estetista, proprio per la delicatezza del compito. E sarebbe dovere anche dei clienti accertarsi che il centro o il professionista presso cui ci si rivolge, abbia tutte le “carte in regola” per farlo.

Come si diventa estetista: la qualifica

La passione da sola non basta. Per diventare estetista occorre acquisire un diploma di estetista, ma prima ancora aver assolto gli obblighi scolastici.

Il diploma di estetista viene rilasciato da un ente autorizzato dalla regione in cui è operativo, dopo aver completato le seguenti due tappe:

  1. un corso regionale della durata di 2 anni
  2. un corso di specializzazione della durata di un anno; o, in alternativa, un anno di inserimento presso un centro estetico autorizzato tramite contratto di apprendistato.

Dunque, la qualifica si ottiene nel giro di tre anni.

In alternativa al corso di formazione, è però possibile anche svolgere 3 anni di attività qualificata dipendente presso un centro estetico autorizzato, purché siano dimostrabili.

E’ opportuno anche seguire dei corsi di aggiornamento professionale, al fine di acquisire le nuove tecniche emergenti, visto che si tratta di un lavoro in continua evoluzione e che segue anche nuove mode e tendenze.

Il diploma di estetista richiede anche di superare un esame finale composto da una prova scritta, una orale e una pratica, al fine di accertarsi che il candidato abbia acquisito tutte le nozioni teorico-pratico necessarie.

Se si vuole aprire un centro estetico in proprio, oltre alla qualifica, occorre seguire un ulteriore corso di un anno e superare il relativo esame finale per ottenere l’abilitazione. Oltre a tutti gli altri obblighi burocratici e fiscali.

Tra i corsi di specializzazione post-qualifica o post-abilitazione più opportuni troviamo:

  • microblading per sopracciglia o cuoio capelluto
  • trucco semipermanente
  • body painting
  • camouflage
  • trucchi cinematografici
  • ricostruzione unghie

Quali sono i requisiti per fare l’estetista

Tra i principali requisiti per svolgere la professione di estetista troviamo:

  1. Qualifica di estetista (ottenibile nei modi prima descritti);
  2. Grande empatia verso gli altri (saper ascoltare le esigenze altrui);
  3. Disponibilità ad aggiornarsi continuamente.

Come aprire un centro estetico

Per aprire un centro estetico, oltre all’abilitazione di cui sopra successiva alla qualifica, occorre ottemperare a una serie di obblighi burocratici e fiscali:

  • Aprire la Partita IVA (Codice Ateco “96.02.02 – Servizi degli istituti di bellezza”);
  • Iscriversi alla Camera di Commercio locale;
  • Ottenere la Licenza di estetista presso lo Sportello per le Attività Produttive;
  • Richiedere la certificazione di idoneità igienico-sanitaria all’ASL di riferimento;
  • Comunicazione di Inizio Attività al Comune (la cosiddetta SCIA);
  • Ottenere il permesso dal Comune per esporre un’insegna;
  • Nominare il Responsabile del centro estetico;
  • Aprire le posizioni INPS ed INAIL di eventuali dipendenti;
  • Ottenere il nulla-osta dai Vigili del fuoco per quanto concerne le normative anti-incendio

Oltre a ciò occorre scegliere un locale piuttosto adeguato per operare, spazioso per rendere l’esperienza dei clienti confortevole. Scegliere il giusto arredamento, ma anche una posizione visibile fronte strada e facilmente raggiungibile e con facilità di parcheggio. Va da sé che più sarà centrale, più l’affitto sarà caro.

Il consiglio, per farsi seguire in tutto l’iter burocratico, è quello di iscriversi presso associazioni di categoria di artigiani o commercianti. O, più semplicemente, farsi seguire da un valido commercialista, che seguirà anche gli aspetti fiscali successivi.

Per quanto concerne i costi, occorre tener presente:

  • affitto del locale;
  • acquisto e manutenzione delle apparecchiature;
  • stipendio (ed eventuali straordinari e bonus) dei dipendenti;
  • utenze (bollette di luce, acqua ed eventualmente telefono e connessione internet se si ha una reception);
  • arredamento e manutenzione del locale;
  • tasse varie ed eventuali per permessi e licenze;
  • fornitura del materiale per operare;
  • ecc.

Un’opzione potrebbe essere quella di aprire un centro estetico in franchising che ha come vantaggio quello di far parte di un marchio già noto, oltre a ottenere fin da subito già alcune licenze previste. Di contro, si avrà pochissimi margini decisionali sull’arredamento del locale, i prodotti da scegliere, ecc.

Quanto costa diventare estetista

I corsi per ottenere la qualifica di estetista variano da regione a regione. Diciamo che il costo va dai 2mila euro ai 10mila euro. Generalmente sono rateizzabili.

Se invece si vuole aprire un centro estetico, occorrerà anche frequentare un corso di specializzazione della durata di un anno, al fine di ottenere l’abilitazione. Il costo medio è di 3.000 euro e occorrerà poi anche aprire la Partita IVA.

Quali sono gli sbocchi professionali di un estetista

Un’estetista può lavorare in diversi ambiti, come dipendente, autonomo o titolare di un proprio centro estetico. Ecco alcuni esempi:

  • dipendente presso un centro estetico;
  • aprire un proprio centro estetico come ditta individuale o società;
  • lavorare presso parrucchieri (o barbieri) che prevedono un corner dedicato agli estetisti (manicure, make-up, ricostruzione unghie, camouflage, ecc.);
  • lavorare in palestre o strutture fitness che offrono servizi aggiuntivi;
  • lavorare in casa o a domicilio come autonomo (ma sempre verificando la normativa igienico-sanitaria e quella fiscale);
  • diventare un Influencer sui Social, dispensando consigli tramite video e sfruttando le varie possibilità di guadagno.

Quanto guadagna un estetista? Lo stipendio

Lo stipendio mensile di un’estetista varia molto in base al contesto in cui lavora, se è autonoma o dipendente, ecc.

Un’estetista dipendente guadagna in media tra i 950 euro e i 1.300 euro netti al mese. Dipende dalla sua esperienza, dal centro in cui lavora, ecc.

La o il titolare di un centro estetico deve sottrarre al proprio guadagno tutti i costi di questa attività. Dunque dipenderà dal volume di clienti che riesce a procurarsi. Meglio dotarsi di più servizi possibili, così da aumentare le possibilità di guadagno. Tra tecniche innovative, solarium, ecc.

Chi lavora in proprio, per esempio a domicilio oppure online, avrà il vantaggio di aggirare molti costi tipici di questa attività (il trasporto per arrivare sul luogo di lavoro, tutti i costi di un proprio centro, ecc.) ma dovrà anche essere brava a produrre video interessanti, coinvolgenti, che la facciano preferire rispetto ai tanti altri beauty influencer che già ci sono. C’è comunque chi riesce a crearsi uno stipendio, e chi anche a guadagnare bene.

Occhio però a mettersi in regola con il Fisco, dotandosi di una Partita Iva . Oltre che in regola con i vari passaggi burocratici se si opera a domicilio (come vedremo di seguito).

Estetista a domicilio vietato dalla legge? Dipende

Come già detto in precedenza, svolgere la professione di estetista a domicilio si colloca in una zona grigia, ai limiti della legge.

In primis, se si è in un Condominio, occorre verificare se il regolamento lo consenta o meno. Per essere valido, il divieto deve essere approvato in regolamento all’unanimità in assemblea o all’atto del rogito di ogni singolo condomino. In caso non vi siano disposizioni in merito, si potrà chiedere esplicito consenso chiedendo una riunione condominiale affinché si chiarisca la faccenda e si inserisca nel regolamento.

Inoltre, non sarà possibile aprire un centro estetico a domicilio se il regolamento del condominio consente soltanto di adibire un appartamento a studio professionale, poiché il primo non è assimilabile a quest’ultimo.

Qualora il regolamento condominiale lo consentisse, occorre poi ottemperare a una serie di obblighi fiscali e legali, come:

  1. aprire una partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, anche se si tratta di un piccolo salone senza dipendenti. Ciò significa anche l’obbligo di rilasciare regolare fatture o ricevute fiscali ai clienti. Ma sarà possibile anche scaricare dalle tasse i costi degli strumenti e del materiale per operare (cosmetici, trucchi, ecc.);
  2. occorre avere l’abilitazione per svolgere il lavoro di estetista, nelle modalità prima descritte;
  3. occorre iscriversi al Registro delle imprese della Camera di Commercio;
  4. presentare una Scia presso il Comune dove l’attività ha sede. Occorre poi precisare che il via libera del Comune arriverà solo dopo un sopralluogo dell’Asl competente per territorio, che dovrà rilasciare il nulla osta sanitario in conformità con le norme igienico-sanitarie richieste per lo svolgimento dell’attività. Inoltre, occorrerà anche il nulla-osta da parte dei Vigili del Fuoco, affinché l’edificio sia in regola con normative anti-incendio.

Chi vuole operare come estetista a domicilio senza i requisiti richiesti, rischia davvero grosso: dal carcere alle multe molto salate. Si entra infatti nel penale. Come recita il codice penale:

chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro

Inoltre, si procede con la confisca di tutte le attrezzature e il materiale utilizzato, oltre all’interdizione da eventuali Ordine, albo o registro previsti da uno a tre anni. Senza contare poi i rischi di ricevere pesanti multe dall’Agenzia delle entrate per tutti i guadagni non dichiarati negli anni.

Ma a rischiare grosso è anche il cliente, che rischia una multa se colto in fragrante, oltre ai rischi che corre per la propria salute recandosi presso un centro non abilitato.

Infine, per l’attività di estetista a domicilio del cliente, qui la legge è ancora più stringente e può essere esercitata in casi rarissimi. Come, per esempio, per la documentabile impossibilità del cliente di muoversi da casa (disabilità, recupero post-operatorio), ecc. Anche qui sono previste pene severe. Occorre dunque valutare quali sono le eccezioni previste dalla propria regione e dalla legge nazionale.

Beauty Influencer: come lavorare da estetista online

Di recente, soprattutto grazie a TikTok, si sta diffondendo la professione di beauty influencer, ovvero quante lavorano online dispensando consigli e mostrando le varie tecniche di bellezza esistenti.

Essendo un campo nuovo, la legge non ha fissato ancora particolari paletti, salvo comunque la necessità sempre di essere esperte del settore e di consigliare prodotti con tutte le avvertenze del caso.

Occorrerebbe poi aprire Partita Iva se si tratta di attività abituale e principale.

Sicuramente è un ottimo modo per ottenere guadagni comodamente da casa, con il vantaggio di promuovere anche il proprio centro (se si possiede uno).

Conviene fare l’estetista? Vantaggi e svantaggi

La professione di estetista negli ultimi anni è diventata particolarmente professionalizzata e oggetto di severe leggi per operare. Proprio perché si tratta di un lavoro delicato, che ha a che fare con la salute delle persone.

a) Vantaggi di fare l’estetista

Se si ha la passione per la cosmesi, il make-up e le tecniche estetiche varie ed eventuali, può sicuramente essere un lavoro coinvolgente, appassionante e gratificante. Tanti sono gli sbocchi possibili e le strade percorribili.

b) Svantaggi di fare l’estetista

Tra gli svantaggi troviamo l’alta concorrenza e i guadagni che non sempre sono soddisfacenti.

Qui abbiamo descritto altri lavori che si possono intraprendere con la Terza Media.

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