Aprire un centro scommesse conviene? Come fare, costi, requisiti, guadagni, Franchising e corner

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In questa guida completa vediamo come aprire un centro scommesse, sportive: i requisiti, guadagni, costi, rischi, franchising e corner.

Da quando il settore è stato liberalizzato e legalizzato, la possibilità di aprire un centro di scommesse sportive è diventata un’opportunità imprenditoriale davvero molto interessante e perseguita da molti.

Del resto, la passione per il calcio e per il gioco in generale, oltre che la crisi economica ormai atavica che spinge molti a tentare la fortuna, ha reso questi centri molto redditizi. Fermo restando che occorre sempre che si basino sull’onesta del gestore e la sua concreta disponibilità economica. Oltre al fatto che possano fiorire lontani da alcune attività (scuole, chiese, banche, ecc.).

Di seguito vediamo dunque cosa serve per aprire un centro scommesse, quali sono i requisiti, i guadagni, i costi, i rischi, l’alternativa del franchising e di aprire un corner, ecc.

Quali e quanti tipi di centri scommesse sportive esistono

Partiamo col dire che esistono vari tipi di agenzie di scommesse sportive. Ovvero 4:

  1. Agenzie con licenza indipendenti;
  2. Agenzie con licenza in franchising;
  3. Corner PDC (acronimo di Punto di Commercializzazione): è un corner scommesse che gode della convenzione con un centro scommesse italiano o estero con licenza. Ciò di cui si occupa quest’attività si limita alla possibilità di far aprire conti ai giocatori e ricaricarli, ma non può accettare scommesse al banco. Si tratta pertanto di punti inseriti all’interno di attività più grandi, come può essere una tabaccheria, un bar, una posta privata, ecc.;
  4. Corner CED: è un centro di elaborazione dati che, grazie all’affiliazione con un’agenzia estera (spesso senza licenza AAMS) consente al proprietario di piazzare le scommesse per conto dei clienti. Questo genere di attività però si trova in una zona grigia ed è meglio affidarsi a un consulente fiscale o legale prima di aprirne uno poiché per lo stato italiano non è legale consentire il gioco senza licenza.

Come aprire un centro scommesse sportive: la burocrazia

Scopriamo ora qual è il lungo iter burocratico per aprire un’agenzia di scommesse portive.

a) Aprire Partita IVA
Il primo passaggio fondamentale e preminente per tutti gli altri, è quello di aprire una Partita IVA. Per fare ciò ci si può affidare a uno studio commercialista o farlo in autonomia grazie al sistema telematico ComUnica.

Ovviamente, se si opta per questa seconda alternativa, si risparmia sui costi di dover pagare un professionista, ma occorre anche saper fare le scelte giuste in materia di tipologia di forma societaria, codice ATECO e regime fiscale e contributivo. Inoltre, occorre scegliere se avviare l’attività sotto forma di ditta individuale o società.

Il consiglio è quello di affidarsi a un professionista, anche perché un commercialista ci servirà anche durante tutta l’attività.

b) Autorizzazione e Licenza Pubblica Sicurezza

Data la delicatezza dell’attività (di recente sono state deliberate regole più stringenti per mitigare la piaga della dipendenza dal gioco, detta anche ludopatia), occorre ottenere specifiche licenze come quella di Pubblica Sicurezza. Questa viene rilasciata dalla Questura della città di riferimento in cui ha sede la tua attività di impresa.

Per ottenerla bisogna avere i seguenti requisiti:

  1. l’attività deve avere sede in locali agibili e con destinazione d’uso commerciale;
  2. il titolare non deve aver subito condanne penali;
  3. ottenimento del nulla osta da parte del Comune per l’apertura del locale;
  4. presenza di una concessione ADM o di una convezione con concessionari abilitati.

La verifica dei requisiti può richiedere tra i 2 e i 4 mesi in media. Trascorsi i quali è meglio sollecitare e andarsi a informare a che punto sia la pratica.

c) Ottenere la concessione ADM (ex AAMS)

La concessione ADM è un’autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. E’ possibile ottenerla in 2 modi:

  1. richiesta all’AAMS (ADM);
  2. utilizzando un centro scommesse in franchising.

Al fine di conseguire la concessione all’ADM occorre ottenere sia tutti i requisiti indicati per conseguire a sua volta la Licenza di Sicurezza. Occorre poi partecipare a un bando pubblico, presentando il proprio progetto con un business plan dettagliato.

Una valida alternativa per ottenere subito la licenza è quella di affiliarsi a un concessionario in franchising. che già vanta una licenza e quindi ci eviterà tutto l’iter.

d) Avviare l’attività di centro scommesse

Iscriversi alla Camera di Commercio di competenza territoriale.

Occorre poi aggiungere che l’attività dovrà essere distante almeno 150 metri da alcuni luoghi ritenuti sensibili ed elencati dal Comune sul quale il centro scommesse ricade come scuole, chiese, banche, ecc. A stabilire i metri sarà la Regione e in molti casi la distanza è anche di 500 metri. Si presume come criterio incida anche la densità abitativa.

Inoltre, sarà il Sindaco a decidere gli orari di apertura degli esercizi, imponendone la chiusura per almeno sei ore al giorno.

Aprire un centro di scommesse sportive in franchising: come funziona

Come dicevamo, l’alternativa di aprire un’agenzia di scommesse sportive in franchising può avere il duplice vantaggio di far risparmiare diversi costi, ottenere già diverse licenze e nulla osta in fase iniziale ottenere supporto anche nella realizzazione della sede (arredamento e apparecchiature) nonché ottenere subito un marchio riconosciuto e riconoscibile.

Di contro, lo svantaggio principale è che si avrà scarso margine di manovra decisionale, visto che tutte le decisioni sono stabilite dall’alto e dunque imposte dal marchio.

Potrebbe essere un’idea quella di avviare un centro scommesse in franchising e, dopo aver creato un solido bacino di clienti fidelizzato, aprire dopo qualche anno un proprio centro. Possibilmente anticipando la cosa agli utenti preparandoli già tempo prima al passaggio, onde evitare choc e diffidenze per il passaggio. E magari perderli.

Tra i centri di franchising più importanti ricordiamo:

  • Snai
  • Planetwin365
  • Sisal Matchpoint
  • Eurobet
  • Biwin

Si stima che il risparmio quando si apre in franchising oscilli tra gli 8.000€ e i 15.000€ in rapporto alla tipologia di franchising scelto. Occorre però anche tenere in considerazione alcuni costi:

  • fee (commissione) di ingresso;
  • royalty per l’utilizzo del marchio che possono essere fisse o a percentuale.

Aprire un centro scommesse online: come funziona

Un’altra alternativa sarebbe quella di avviare l’attività completamente online, visto che in molti ormai sono abituati a giocare tramite app.

I costi sono sicuramente inferiori poiché non si andrà incontro a spese come quella relativa al personale, al locale. Anche la burocrazia è più limitata e si potrà lavorare in smart working.

In genere però si tratta di un tipo di attività che si tiene soprattutto in franchising, quindi operando da affiliato, anche per avere tutte le infrastrutture virtuali adeguate. La concorrenza è comunque elevata e le opportunità di crescita, per certi aspetti, sono abbastanza limitate.

Come funziona aprire un Corner di centro scommesse sportive

Un’altra alternativa valida quando non si hanno adeguati capitali e per ovviare alle lungaggini della burocrazia, è quello di avviare Corner PDC (Punto di Commercializzazione). Si entrerà in franchising con un brand italiano o estero con licenza per operare in Italia.

Occorre però sapere che tramite corner PDC non si possono accettare scommesse al banco ma solo aprire conti ai giocatori, ricaricarli o piazzare scommesse già stabilite dal cliente, senza la possibilità di fornire le quotazioni, ecc. Infatti, viene anche definito PVR, ovvero Punto Vendita Ricarica. Può essere aperto in un’attività già esistente, come tabaccherie, bar, poste private, edicole, ecc.

Basterà dotarsi di un terminale, che abbia installato il software affiliato al marchio. Il corner può essere avviato in appena 48 ore e non è soggetto ai limiti di distanza da luoghi considerati sensibili.

Occorre uno spazio di almeno 10 mq e i costi oscillano tra i 2mila e gli 8mila euro.

Sui limiti legati a questo genere di attività è meglio sempre aggiornarsi alle normative vigenti, sia nazionali che regionali. Come detto in precedenza, sono state introdotte varie limitazioni per contrastare la ludopatia.

Requisiti per aprire un centro di scommesse sportive

Ecco i principali requisiti per aprire un’agenzia di scommesse:

  1. Di natura fiscale e legale: ottemperare a tutte le richieste della legge in termini di documenti e licenze occorrenti e avere una fedina penale pulita;
  2. Economici: parliamo di un investimento iniziale tra i 25.000 e i 35.000 euro, ma dipenderà se decidiamo di metterci in proprio o in franchising. In generale, occorre pagare un affitto per il locale, che dipenderà dalla zona in cui è ubicato e la grandezza. E poi occorre considerare gli arredi, le attrezzature, le utenze, il personale, gli apparecchi informatici, se prevede anche un bar interno (dunque personale specializzato e rifornimento dei prodotti e delle bevande), il commercialista. Dunque occorre avere un capitale iniziale tra i 200mila e i 400mila euro per stare tranquilli e non indebitarsi. Almeno che non si opti per il franchising o un corner.

Quanto costa aprire un centro di scommesse sportive

Quanti soldi ci vogliono per aprire un’agenzia di scommesse sportive? La prima cosa da dire è che, solo per ottenere la licenza AAMS, occorrono alcune centinaia di migliaia di euro.

Ai costi di licenza, occorre poi aggiungere:

  • Utenze (luce, acqua, connessione internet);
  • Dipendenti
  • Affitto (se presente e in base alla grandezza del locale, alla sua visibilità e centralità)
  • Arredamento
  • televisori, software, terminali, Pc
  • servizi aggiuntivi come un angolo bar
  • pulizia del locale
  • abbonamenti a canali sportivi per trasmettere gli sport sui televisori
  • Tasse locali e nazionali

Pertanto, occorre un capitale iniziale non indifferente, diciamo da un minimo di 400mila euro.

Se si opta per il franchising, come già detto nel paragrafo specifico, i costi si abbattono notevolmente. Diciamo quantificabili tra gli 8.000 e i 25.000 euro. Molto dipende dal tipo di accordi previsti, da chi paga cosa, ecc.

Infine, c’è la soluzione del corner, che è la più economica di tutti, quantificabile tra i 2.000 e gli 8.000 euro.

Quanto si guadagna con un centro scommesse sportive?

I guadagni dipenderanno ovviamente dall’affluenza di pubblico, da eventuali servizi accessori, ecc. Per le agenzie di scommesse in franchising, le royalties per esempio vanno dal 3% fino all’8%, a seconda del contratto. I corner guadagnano una commissione per ogni ricarica e scommessa piazzata. Le agenzie autonome non devono royalties a un marchio e possono puntare su ricavi più elevati.

Tuttavia, occorre poi tenere conto dei costi, degli aumenti generali delle utenze, della concorrenza sempre più crescente e agguerrita.

Conviene aprire un centro di scommesse sportive?

Per rispondere a questa domanda, occorre tener presente tutto quanto detto fino ad ora. Tenere conto di tutti i costi, dei vantaggi e svantaggi di aprire un’agenzia autonoma o affiliata, se si vuole puntare solo a un corner.

Di sicuro, la passione per il gioco è molto viva, e purtroppo sfocia anche nella dipendenza. Dunque si va a puntare su un mercato florido e solido. Ma occorre tener presente anche dei limiti di apertura dovuti alle distanze da tenere rispetto ad alcuni luoghi ritenuti sensibili. Pertanto, aprire in una grande città sarà più facile e conveniente che farlo in un piccolo borgo dalle dimensioni ridotte, ecc.

Dipende dunque molto dal capitale a disposizione, dalle proprie ambizioni, dalla propria esperienza sul campo.

Conclusioni

Aprire un’agenzia di scommesse sportive è un’interessante opportunità imprenditoriale, che comporta però il dover soddisfare vari requisiti, e tener presente ingenti costi e particolari limiti.

  • E’ possibile aprire un’agenzia di scommesse sportive autonoma, in franchising o un corner. Ciascuna opzione ha vantaggi, svantaggi, limiti, guadagni e rischi.
  • Occorre rispettare il limite di un tot di metri rispetto a luoghi sensibili (chiese, scuole, banche, ecc.), stabiliti da ogni regione. Mentre il comune stabilisce gli orari di esercizio.
  • L’iter burocratico può durare mesi e rivelarsi molto oneroso, soprattutto per l’acquisto delle licenze.

Qui abbiamo parlato di come aprire una posta privata.

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