Lavorare in Rai conviene? Come fare, stipendio, requisiti, posizioni aperte

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In questa guida completa vediamo come lavorare in Rai, lo stipendio, i requisiti, le posizioni aperte, se conviene davvero.

La Rai non ha certo bisogno di presentazioni. Fondata nel 1954, pur esistendo già prima come emittente radiofonica, nel corso dei decenni ha prodotto una serie smisurata di programmi di intrattenimento, educativi, culturali, sportivi, musicali, documentaristici e tanto altro ancora. A molti piacerebbe lavorare in Rai, magari come giornalisti, ma come fare?

In effetti parliamo di una dei principali network italiani, che sta cercando di stare a passo delle emittenti commerciali e delle nuove emittenti streaming, pur preservando (o tentando di farlo) la propria qualità e la propria vocazione di servizio pubblico. Pur avendo perso inevitabilmente il monopolio prima, e consistenti fette di mercato poi.

In questa guida completa vediamo come lavorare in Rai, lo stipendio, i requisiti, le posizioni aperte, se conviene davvero.

Come candidarsi per lavorare in Rai

Il modo migliore per lavorare in Rai è quello di fare fede al suo sito ufficiale. In particolare, alla sezione dedicata alle Posizioni aperte e all’auto-candidatura. Ciò metterà a riparo da truffatori, i quali, mettendo in piedi falsi annunci, cercano di adescare persone che vogliono realizzare i propri sogni.

Nella sezione Lavora con Noi è possibile trovare quindi i profili ricercati dalla Rai ed eventualmente candidarsi. I nuovi annunci sono riportati con una scritta in evidenza New!, mentre sul lato sinistro ci sono altre opportunità come quella per svolgere Tirocini, partecipare ai giochi, come figuranti nel pubblico, come comparse per le Fiction o i film prodotti dalla Rai, ecc.

Ecco un’immagine a titolo di esempio della pagina che vi apparirà:

Pigiando sulle offerte, si aprirà il relativo bando di concorso (la Rai è un’ente pubblico) e tutte le informazioni per partecipare. Mentre se si opta per l’auto-candidatura, basterà pigiare su Invia il tuo Cv posto in alto della Home, registrarsi e compilare il relativo Form.

Ancora, è possibile cercare gli annunci ancora attivi pigiando su La Rai cerca, sempre in alto, visto che sulla Home page si mischiano con quelli conclusi.

Quali sono i requisiti per lavorare in Rai

I requisiti dipendono ovviamente dal profilo per cui ci si candida. Inoltre, sono sempre riportati esplicitamente nel bando di selezione.

Generalmente, occorre avere:

  • un brillante percorso di studi (Laurea o anche Master);
  • conoscenza della lingua inglese (e se serve di altre lingue, come spagnolo e francese);
  • essere esperto del campo per cui ci si candida o avere una formazione specifica;
  • avere una fedina penale pulita e godere dei diritti civili e politici (si lavora pur sempre per lo Stato);
  • non avere problemi a spostarsi visto che la Rai ha più sedi e opera anche all’estero;
  • conoscere la storia dell’azienda e abbracciarne il progetto;
  • serietà e voglia di lavorare;
  • ecc.

Posizioni aperte in Rai

Per quali profili è possibile candidarsi per lavorare in Rai? L’azienda ha un bagaglio di professionisti davvero molto vario. L’azienda si divide in più settori, ciascuno dotato di proprie specializzazioni professionali:

  • La Capogruppo Rai: intesa come network televisivo e radiofonico, con la pletora di canali e produzioni al seguito;
  • Rai Pubblicità: si occupa della raccolta pubblicitaria per tutti i canali e mezzi diffusivi e per tutte le società del Gruppo;
  • Rai Com: è la società commerciale che gestisce la distribuzione dei prodotti e dei diritti delle produzioni RAI in tutto il Mondo e per tutte le modalità di sfruttamento possibili;
  • Rai Way: è il ramo d’azienda che possiede un patrimonio di know-how tecnologico, ingegneristico e gestionale, oltre che di infrastrutture, di assoluta eccellenza, con oltre 600 dipendenti, 23 sedi territoriali e oltre 2.300 siti dislocati sul territorio italiano;
  • Rai Cinema: ha per scopo l’acquisizione, in Italia e all’estero, e la gestione dei diritti di utilizzazione di opere audiovisive, cinematografiche, televisive e multimediali; inoltre gestisce le attività produttive nel settore cinematografico (soprattutto quello italiano);
  • Tivù – TivùSat: si occupa specificamente di digitale terrestre per i numerosi canali sia italiani che internazionali anche in HD.

Dunque, volendo citare alcuni dei profili per cui candidarsi in Rai, troviamo: presentatori, tecnici audio e video, cameramen, giornalisti, opinionisti, attori, deejay, radiocronisti, musicisti, cantanti, manager, impiegati amministrativi, contabili, ballerini, insegnanti, truccatori, Social Media Manager, ecc.

Quanto si guadagna in Rai? Lo stipendio

Va da sé che lo stipendio percepito dipenda dalla posizione ricoperta. Secondo quanto riporta Glassdor

lo stipendio medio stimato di RAI varia da circa 19.960 € all’anno come Administrative Assistant a circa 94.695 € all’anno come Corporate Account Manager

Ovviamente si sale per i presentatori più importanti e per i dirigenti. Parliamo comunque di stipendi gratificanti, sebbene non manchino talvolta scioperi contro il rinnovo dei contratti (si pensi a giornalisti, costumisti e truccatori).

Lavorare in Rai conviene? Vantaggi e svantaggi

E’ indubbio che lavorare in Rai è una straordinaria occasione, ma cerchiamo di individuare anche i Pro e Contro.

a) Vantaggi di lavorare in Rai

  • Azienda pubblica molto solida, che difficilmente licenzierebbe per problemi di crisi;
  • Esperienza gratificante, sia economicamente che professionalmente, per l’importanza dell’azienda;
  • Possibilità di crescita e carriera, quindi economica e professionale.

b) Svantaggi di lavorare in Rai

  • Azienda sottoposta a rigide condizioni contrattuali essendo statale, dunque per alcune professioni o ruoli dirigenziali, si rischia di guadagnare meno che altrove;
  • L’azienda ha perso molto terreno su vari campi, complice la concorrenza sempre diversa e i cambiamenti della televisione in generale. Ciò ha ridotto anche le opportunità di assunzioni a tempo indeterminato;
  • Il codice comportamentale e i requisiti morali sono molto stringenti più che altrove, anche se molto meno rispetto a quanto accadeva fino a inizio anni ’90. Dunque potrebbe non essere un ambiente compatibile per tutti;
  • La politica è fortemente ingerente, quindi il rischio di censure o scavalcamenti è sempre dietro l’angolo. Non mancano poi problemi di parentopoli e nepotismi che ancora funestano l’azienda pubblica.

Qui abbiamo parlato di come lavorare in Mediaset.

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