Vediamo come aprire una palestra, quali sono i requisiti, i costi e i guadagni, se conviene davvero, come funziona il franchising.
A partire dagli anni ’80 in Italia sono affiorate nelle nostre città sempre più palestre, complice l’edonismo Made in Usa giunto anche da noi. Tanti giovani hanno iniziato a sognare fisici alla Sylvester Stallone o Arnold Schwarzenegger, scultorei divi di Hollywood allora all’apice della loro fama e carriera. Nel corso dei decenni sono cambiati gli idoli, le tecniche, gli stili e gli attrezzi, ma non la voglia di recarsi in una struttura per allenarsi. Tanto che aprire una palestra resta ancora un’ottima possibilità imprenditoriale.
Certo, negli ultimi anni sono sorte altre discipline, così come il fitness fai-da-te a casa o all’aperto. Ma è indubbio che le palestre vantano ancora un ottimo potenziale di iscritti, oltre alla possibilità di offrire tanti altri servizi.
Vediamo quindi come aprire una palestra, quali sono i requisiti, quali sono i costi e i guadagni, se conviene davvero, differenti forme di palestra. Tra i migliori negozi per rifornirsi, senza dubbio troviamo Decathlon.
Cosa serve per aprire una palestra
La normativa generale di riferimento è di livello nazionale, ma occorre anche informarsi su quelle a livello locale, visto che, soprattutto le normative igienico-sanitarie, variano da regione a regione. Così come può cambiare l’iter burocratico da seguire.
In linea di massima, i documenti da produrre sono i seguenti:
- Apertura di una Partita Iva con codice Ateco 93.13.00 Gestione di palestre, che include club e strutture per fitness e culturismo (body-building); o aggiunta di tale Codice se si è già titolari di Partita Iva;
- Iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente responsabile;
- Comunicazione di Inizio Attività (la cosiddetta SCIA) presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di competenza;
- Iscrizione a INPS e Inail per titolare e per dipendenti;
- Idoneità sanitaria dei locali, rilasciata dalla ASL di competenza dopo controllo;
- Eventuale autorizzazione per l’esposizione dell’insegna commerciale, rilasciata su richiesta dal Comune (rispettando le regole riguardanti dimensioni e colori che variano da Comune a Comune);
- Documento di valutazione dei rischi, per garantire salute e sicurezza di dipendenti e iscritti;
- Certificazione antincendio, nel caso di locali di superficie superiore ai 200 metri quadrati, rilasciata dal Comando dei vigili territorialmente competente, previo controllo e accertamento in loco;
- Pagamento dei diritti SIAE per eventuale musica e immagini su schermo;
- Autorizzazione per l’esercizio di attività motoria e ricreativa, rilasciata dal Comune di riferimento, previa presentazione di documenti preliminari, come:
– elenco delle attività esercitate nel centro fitness;
– dichiarazione di conformità della struttura e degli impianti;
– accettazione dell’incarico da parte del direttore tecnico;
– polizza assicurativa ritenuta sufficiente per coprire eventuali danni contro terzi.
Molto importante poi che la struttura che sarà adibita a palestra risponda a una serie di requisiti, come:
- licenza di agibilità;
- destinazione d’uso compatibile;
- adeguato impianto di ventilazione meccanica;
- valutazione positiva sull’impatto acustico;
- rispetto delle superfici minime degli spogliatoi in base alle normative vigenti.
Occorrerà poi dotarsi di un software gestionale dedicato per la gestione amministrativa e contabile delle società e delle associazioni sportive e di un software che consenta di digitalizzare e semplificare tutti i processi di vendita e di gestione del cliente.
Occorrerà poi scegliere se aprire come ditta individuale o come società. Su questi aspetti meglio farsi assistere da un commercialista, poiché ogni scelta ha implicazioni fiscali e contributive.
Infine, serviranno le attrezzature più adeguate e moderne per consentire il miglior svolgimento degli esercizi senza arrecare danno agli utenti.
Aprire una palestra come Associazione sportiva: come funziona
Aprire un centro fitness come associazione sportiva porta sicuramente dei vantaggi fiscali, dato che si otterranno degli sgravi fiscali, non essendo equiparati ad attività commerciale che produce utili. Inoltre, è possibile attingere a fondi pubblici, partecipare a bandi per ottenere agevolazioni, ecc.
Tuttavia, è bene sapere che la destinazione finale di una palestra sede di un’associazione sportiva deve anche ottemperare a degli obblighi, come destinare la struttura ad attività solidaristiche, destinate a persone provenienti da contesti difficili, diversamente abili o che non hanno le possibilità economiche di fare sport.
Inoltre, gli utili devono essere reinvestiti nell’associazione stessa.
Oltre all’inter prima visto per una palestra, in caso di Associazione sportiva occorre aggiungere i seguenti oneri:
- iscrizione al Registro delle Attività Sportive (RAS), il quale certifica la natura dilettantistica delle società e associazioni sportive;
- iscrizione al registro della Federazione Sportiva nazionale di riferimento, o, in alternativa, affiliarsi ad un Ente di Promozione Sportiva di livello nazionale;
- iscrizione al registro telematico del CONI.
Serviranno poi 3 componenti:
- presidente
- vicepresidente
- segretario
Sarà necessario compilare uno statuto e un atto costitutivo composto da almeno 2 pagine su cui bisognerà apporre una marca da bollo.
Aprire una palestra come Società Sportiva Dilettantistica: come funziona
Le SSD (Società Sportiva Dilettantistica) possono essere istituite come società cooperativa o società di capitali. Nel caso delle SSD a responsabilità limitata, di recente è stato introdotta una parziale e limitata distribuzione degli utili. Ma dovrà essere sempre prevista dallo Statuto della Società.
Oltre all’inter prima visto per una palestra, in caso di Associazione sportiva occorre aggiungere i seguenti oneri:
- iscrizione al Registro delle Attività Sportive (RAS), il quale certifica la natura dilettantistica delle società e associazioni sportive;
- iscrizione al registro della Federazione Sportiva nazionale di riferimento, o, in alternativa, affiliarsi ad un Ente di Promozione Sportiva di livello nazionale;
- iscrizione al registro telematico del CONI.
Quali sono i requisiti per aprire una palestra
Vediamo ora quali sono i requisiti indispensabili per aprire un centro fitness, dividendoli per titolare, personale e struttura.
a) Requisiti titolare centro fitness:
- deve essere maggiorenne, quindi aver compiuto 18 anni;
- non deve aver subito condanne penali o pene restrittive superiori ai 3 anni relative ad attività finanziarie illecite;
- non deve essere sottoposto a sorveglianza speciale;
- non deve aver subito condanne per reati contro la moralità pubblica e il buon costume;
- non deve avere subito pendenze relative alle aree della sanità pubblica e del gioco d’azzardo.
b) Requisiti per lavorare in un centro fitness:
- direttore tecnico: figura qualificata, con una laurea in scienze motorie, un diploma ISEF (Istituto superiore di educazione fisica, esistente fino al 1998) o un titolo riconosciuto come equivalente. Questo ruolo può essere svolto dal titolare stesso, se in possesso dei requisiti richiesti;
- Uno o più istruttori abilitati: deve o devono possedere un attestato come istruttore o tecnico della relativa disciplina. Può risultare come lavoratore dipendente o collaboratore esterno (pagato con ritenuta d’acconto o titolare di Partita Iva, in base alla continuità della sua prestazione e all’ammontare guadagnato ogni anno);
- Personale sanitario: nelle strutture più grandi, con molti iscritti, potrebbe essere presente anche una figura medica o infermieristica. Deve comunque possedere i giusti titoli.
c) Requisiti della struttura:
- licenza di agibilità;
- destinazione d’uso compatibile;
- adeguato impianto di ventilazione meccanica;
- valutazione positiva sull’impatto acustico;
- rispetto delle superfici minime degli spogliatoi in base alle normative vigenti;
- superamento dei controlli igienico-sanitari e antincendio;
- adeguati servizi igienici (wc, docce, ecc.)
- impianto elettrico a norma;
- adeguato numero degli attrezzi e distanza tra essi.
Quanto costa aprire una palestra
Inutile nascondersi: per aprire un centro fitness servono ingenti capitali per i molteplici costi che si andranno a sostenere in partenza e in itinere. Dalla struttura al personale, passando per gli attrezzi (da acquistare, manutenere o sostituire) fino alle utenze da pagare. E poi tasse e contributi, licenze e permessi da conseguire o rinnovare, assicurazioni anti-infortunistica.
Importante sarà anche farsi pubblicità, sia quando si apre che nel corso di vita, anche per promuovere sconti e offerte. Servirà quindi volantinaggio cartaceo, cartellonistica, un sito web e post sui Social. Talvolta anche organizzare eventi con personaggi famosi potrebbe aiutare a far conoscere l’attività.
Dipenderà dalla grandezza e complessità della palestra che comporterà costi differenti. Diciamo che si va da un minimo di 50mila euro (per una piccola palestra senza troppe pretese) fino a 2 milioni di euro (per grandi centri fitnessimultiservizi).
Si potrebbe comunque optare per un Franchising, al fine di ammortizzare i costi, che vedremo più avanti.
Quanto si guadagna con una palestra
Il guadagno di un centro fitness dipenderà da quali e quanti servizi offriamo agli utenti. Per esempio, oltre al fitness e bodybuilding si potrebbero aggiungere:
- Pilates
- Functional Training
- Pesistica
- Ginnastica Artistica
- Karate
- Kick Boxing
- Yoga
- Aikido
- Social Dance
- Auto-difesa
importante sarà prevedere poi la figura di personal trainer per chi vuole essere seguito personalmente e cercare di offrire servizi trasversali sia dal punto di vista anagrafico (per tutte le età) sia di genere.
Volendo fare una stima, a regime il guadagno potrebbe andare dai 60mila ai 200mila euro annui. Va da sé che più servizi si aggiungono, più costi si aggiungono. Quindi occorrerà soppesare ogni singolo servizio per capire se porta più costi che ricavi e in tal caso sopprimerlo per sostituirlo con un altro.
Bene poi studiare la concorrenza, comprendere le nuove tendenze e mode, inventarsi anche qualche servizio originale. Valutare anche l’apertura H24 e nei giorni festivi.
Aprire una palestra in Franchising: come funziona
Aprire un centro fitness in Franchising può essere un’ottima scelta poiché comporta una serie di vantaggi, ma anche degli svantaggi. Ricapitoliamoli di seguito.
a) Vantaggi di aprire una palestra in Franchising:
- ottenimento di alcune licenze e permessi iniziali già acquisite tramite il franchisor;
- assistenza iniziale e in itinere, e formazione da parte del franchisor;
- brand già conosciuto, dunque si partirà già con un nome conosciuto;
- costi agevolati con i fornitori.
b) Svantaggi di aprire una palestra in Franchising:
- scarsa o nulla autonomia decisionale: tutte le scelte sono imposte dal franchisor, salvo concordarsi su qualche cambiamento;
- versamento di una quota iniziale e di fees periodiche;
- se il brand viene colto da crisi, da uno scandalo o chiude, affonderemo con lui.
L’ideale sarebbe aprire il centro fitness inizialmente in franchising per capire come funziona il settore e farsi un buon bacino di utenti, per poi sganciarsi e mettersi in proprio. Rispettando comunque la durata del contratto (solitamente di almeno 3-5 anni) o accettando di pagare eventuali penali.
Sarà però importante avvisare preventivamente (alcuni mesi prima) della decisione i propri clienti, i fornitori e il personale, onde evitare traumi o incomprensioni che potrebbero essere dannosi.
Migliori Franchising di palestre
Vediamo ora una tabella che riepiloga i migliori Franchising di centri fitness.
Nome Brand | Attività | Costo di ingresso |
---|---|---|
Fit And Go | Un marchio moderno e rivoluzionario, che ha cambiato il concetto di Fitness. | € 19.900 |
FitUP | Struttura aperta 24, basa il suo successo su un’esperienza decennale. | € 120.000 |
CryoItalia | Completamente dedicato alla crioterapia ed all’applicazione della stessa per scopi estetici e di benessere. | € 44.900 |
Body Slimmer | Specializzato in dimagrimento, trattamenti estetici e benessere con tecnologie innovative ed altamente efficaci. | € 13.000 |
Körperformen | Brand che richiede spazi del locale ridotti (20 mq) e tempo di sessione utente altrettanto limitata (max 20 minuti). | € 8.000 |
Fit+ | Senza personale, con percorsi di allenamento e consulenze nutrizionali per i clienti più esigenti. | € 20.000 |
Jump The Functional | Storia decennale alle spalle e si basa sulla preparazione fisica sviluppata tramite l’allenamento funzionale. | € 35.000 |
StoreFit | Centri fitness EMS che sfruttano la tecnologia dell’elettrostimolazione muscolare per massimizzare i risultati degli allenamenti in modo sicuro ed efficace, facendo ottenere risultati visibili in breve tempo. | € 14.000 |
FISIOITALIA | Vanta come affiliati titolari di Centri Medici, Poliambulatori, Centri Riabilitativi e Fitness Club, ed attività dedicate alla salute ed al benessere. | € 20.000 |
Your Personal Trainer | Specializzata in pilates, yoga e personal training. Ti supporta con un team di esperti nel settore del fitness. | € 14.900 |
Conviene aprire una palestra? Vantaggi e svantaggi
Vediamo quali sono i pro e i contro di aprire un centro fitness.
a) Vantaggi di aprire una palestra:
- Attività dinamica e stimolante, ideale per gli appassionati del settore che possono anche lavorare come istruttori e seguire i clienti in prima persona;
- Professione appagante e gratificante, nel vedere i risultati e gli obiettivi conseguiti dagli utenti;
- Attività imprenditoriale consolidata da oltre trent’anni, capace di rinnovarsi e seguire le nuove tendenze.
b) Svantaggi di aprire una palestra:
- Alta concorrenza, soprattutto nelle grandi e medie città;
- Negli ultimi anni le persone hanno scoperto il fitness fai-da-te in casa o all’aria aperta e seguono video tutorial. Ciò sottrae tanti potenziali iscritti;
- Occorre costantemente aggiornarsi, sia in termini di apparecchiature che di tecniche e nuove mode e tendenze. Chi non si adegua rischia di restare indietro e perdere molti clienti.
Qui abbiamo parlato di come diventare Personal trainer.