Lavorare in Spagna conviene? Documenti necessari, zone migliori, dove trovare annunci, libero professionista

Lavorare in Spagna conviene? Documenti necessari, zone migliori, dove trovare annunci, libero professionista

Vediamo come lavorare in Spagna, i documenti, le migliori zone, dove trovare annunci, lavorare come livero professionista.

Con la fine della dittatura franchista, la Spagna ha conosciuto nel giro di pochi anni un incredibile sviluppo economico, industriale e sociale che nel giro di pochi anni gli ha consentito di mettersi alla pari con molti altri paesi europei. Una meta preferita soprattutto dai giovani, per la mentalità aperta, le occasioni lavorative, le opportunità di divertirsi. Lavorare in Spagna, quindi, può essere un’opzione interessante per chi vuole lasciare l’Italia.

Certo, non parliamo di un paese economicamente stabile e di una superpotenza, visto che il sistema creditizio non è solido e paragonabile con quello italiano. Così come il settore industriale, meno radicato e diffuso di altri contesti europei. Inoltre, è uno Stato che vive di cicli economici, con folate di ottimismo e crescita del Pil straordinari, e cicli funestati da crisi e disoccupazione.

Di seguito vediamo come fare per trovare lavoro in Spagna, quali documenti occorrono, le migliori zone dove trasferirsi, dove trovare annunci di lavoro, se conviene davvero lavorare in Spagna.

Quali documenti servono per lavorare in Spagna

Il fatto che la Spagna faccia parte dell’Unione europea, sicuramente per noi italiani facilita l’ingresso nel paese, gli spostamenti e la permanenza, almeno per i periodi brevi. Invece, per i soggiorni più lunghi, conviene produrre dei documenti che vediamo, come:

  • NIE (Número de Identidad de Extranjero)
  • Empadronamiento
  • Seguridad Social

A ciascuno dedichiamo un paragrafo specifico.

NIE (Número de Identidad de Extranjero): a cosa serve e come si ottiene

Si tratta di un codice alfanumerico per identificare i cittadini stranieri. E’ importante per svolgere qualsiasi tipo di operazione: come l’apertura di un conto corrente bancario, l’acquisto di una SIM telefonica, il rilascio di documenti, ecc.

E’ possibile ottenerla già dall’Italia, tramite il Consolato spagnolo territorialmente di riferimento. O, nel paese stesso, recandosi presso un Commissariato di Polizia in Spagna e fare richiesta.

Occorrerà compilare un modulo in lingua spagnola e allegare un proprio documento d’identità e il motivo di questa richiesta.

Empadronamiento: a cosa serve e come si ottiene

E’ il documento che permette l’iscrizione all’anagrafe del Comune dove si desidera prendere residenza anagrafica, non fiscale. Per ottenere quest’ultima, invece, bisognerà iscriversi all’Anagrafe Italiani residenti all’estero (AIRE). L’iscrizione all’anagrafe è obbligatoria e gratuita.

Per fare richiesta occorrerà presentare all’ufficio locale preposto un apposito modulo, al quale allegare documento d’identità e prova di residenza (bolletta, contratto di locazione, ecc.).

L’empadronamiento è importante per poter accedere a una serie di diritti civili, sociali ed economici, riservati ai residenti, come :

  • votare
  • accesso alla sanità pubblica
  • prendere la patente
  • convolare a nozze
  • ricevere sussidi statali
  • poter espletare varie pratiche burocratiche
  • ecc.

Seguridad Social: a cosa serve e come si ottiene

La Seguridad Social va un po’ immaginata alla nostra Inps, e consente a chi lavora regolarmente in Spagna di godere di una serie di diritti, quali:

  • ferie
  • malattia
  • pensione
  • assistenza sanitaria
  • medico di famiglia

Per potersi iscrivere alla Seguridad Social occorre richiedere il numero tramite il sito della Tesoreria General de la Seguridad Social (può farlo anche il datore di lavoro), compilando un modello in lingua spagnola apposito corredato con un documento di identità.

Migliori zone della Spagna per trovare lavoro

La zona ideale per trovare lavoro in Spagna dipende da quale tipo di occupazione ricerchiamo.

a) Ristorazione e Turismo:

  • La Costa del Sol (Marbella, Malaga, Fuengirola, Torremolinos, Benalmádena)
  • la Costa Blanca (Torrevieja, Benidorm, Alicante)
  • la Costa Brava (Lloret de Mar)

b) Amministrazione e Management:

  • Madrid
  • Barcellona
  • Valencia
  • Siviglia

c) Stagionale, intrattenimento e ristorazione:

  • Canarie
  • Baleari

In generale, se si punta al turismo o alla ristorazione in Spagna è molto più semplice trovare lavoro, soprattutto sulle coste, nelle isole o nelle grandi città. Dato che parliamo di un paese dalla straordinaria vocazione turistica grazie al clima favorevole e alla bellezza paesaggistica e culturale.

La patente italiana vale in Spagna?

Chi si trasferisce in Spagna per trovare lavoro è anche interessato a capire se la patente che possiede sia poi valida in terra iberica. La risposta è , sempre in virtù del fatto che entrambi i paesi sono stati membri dell’Unione europea.

Occorre però sapere che il rinnovo viene effettuato solo dalla Motorizzazione civile italiana. Per evitare ciò, si può optare per la conversione senza dover sostenere ulteriori esami. Occorrerà rivolgersi alla Direccion General de Tráfico della provincia in cui si risiede.

Come trovare casa in Spagna

Trovare una casa è una delle prime occupazioni di chi si trasferisce all’estero. Certo, è possibile optare per un B&B, un appartamento su portali come AirBnB, una sistemazione in albergo, gli ostelli o, come soluzione più economica, in un dormitorio.

Queste alternative sono utili per l’immediato e per i primi tempi, ma poi non pagano alla distanza. Per trovare casa in Spagna, si può per esempio cercare sistemazione in case rivolte agli studenti, facendosi un giro presso le Università locali dove in genere ci sono bacheche con annunci o ci si può rivolgere a comitati o collettivi studenteschi.

In alternativa, cercare sul web su siti specializzati come:

Come cercare lavoro in Spagna

Esistono diversi canali online per cercare lavoro in Spagna. Il consiglio è di visitarli già prima di partire, così da avere un’idea dei profili più cercati, di come va il mercato del lavoro, ecc. Proponiamoli di seguito per agevolare la ricerca.

Come trovare lavoro in Spagna nel Turismo e nella ristorazione

Abbiamo detto che i due settori principali per trovare lavoro in Spagna sono quello turistico e della ristorazione. Ecco alcuni siti specifici per lavorare in Spagna in bar, ostelli, B&B, ristoranti, Hotel, Parchi divertimento, ecc.:

Su guida alberghiera potrete invece trovare i molteplici alberghi della Spagna, mentre sui portali Reaj e Hostelling International è possibile trovare gli ostelli.

Per quanti fossero invece interessati ai parchi a tema e divertimento, è possibile dare un’occhiata su Achus.

Quali sono i requisiti per lavorare in Spagna

I requisiti per trovare lavoro in Spagna sono ovviamente legati al settore presso cui si intende lavorare. Un conto è chi ambisce a fare il Manager, un conto chi vuole cominciare come cameriere.

Quindi, a seconda del profilo di interesse, potrebbero servire un Master, una Laurea, semplicemente un diploma. Così come potrebbe essere richiesto il possesso della patente e di un’auto per spostarsi, sebbene i mezzi di trasporto pubblici in Spagna funzionino generalmente bene.

Inoltre, potrebbe essere richiesto come requisito indispensabile non aver superato una certa età, per quei lavori che si rivolgono soprattutto agli Under 40 o agli Under 30.

Ovviamente requisito indispensabile è possedere i documenti necessari visti in precedenza, così come la conoscenza discreta dello spagnolo scritto e parlato. Potrebbe essere utile già in Italia frequentare dei corsi e acquisire almeno un livello B1, quanto meno per comprendere piuttosto bene la lingua ed espletare le varie pratiche burocratiche. Sebbene molti annunci richiedano un livello B2 o C1.

Nel settore della ristorazione potrebbe poi essere indispensabile la conoscenza della lingua inglese, proprio per i tanti turisti che giungono in Spagna. Nonché del tedesco, visto che i teutonici amano molto il sole e il mare iberico. Soprattutto nelle zone confinanti con la Francia, potrebbe essere poi richiesto il francese, così come il portoghese in quelle confinanti con il Portogallo.

Quindi, ricapitolando, se molti requisiti dipendono dal tipo di lavoro che si cerca e dalla zona (la Spagna è molto grande), due possono essere ritenuti indispensabili:

  • livello dello spagnolo B1;
  • possesso dei tre documenti principali richiesti per lavorare in Spagna (NIE, Empadronamiento, Seguridad Social).

Come scrivere un curriculum in Spagnolo

Scrivere un buon curriculum in spagnolo (e probabilmente anche una lettera di presentazione) è ovviamente il primo biglietto da visita da consegnare al datore presso cui intendiamo proporci.

Per questo step rimandiamo al sito specializzato in materia OnlineCv, dove ci sono varie info utili e la possibilità di redigerlo online.

In generale, valgono sempre le solite regole: capacità di sintesi e di evidenziare soprattutto le esperienze lavorative e le doti che possono interessare a chi dovrebbe assumervi.

La vita in Spagna è cara?

Un’altra preoccupazione per chi vuole lavorare in Spagna riguarda il caro vita. Sebbene le retribuzioni medie non siano molto alte, per fortuna il costo della vita non è elevato e adeguato alle retribuzioni.

Va da sé che, come in tutti i Paesi, nelle grandi città le possibilità occupazionali sono più interessanti, ma il prezzo da pagare è un costo della vita maggiore. Ma scegliendo anche una zona più periferica, anche nelle grandi città si può vivere tranquillamente, cosa che in Italia sta diventando difficile (si pensi a Milano, Torino e Roma). Inoltre, la Spagna è sicuramente meno cara dei paesi del centro e Nord Europa, e a grandi linee anche dell’Italia.

Come sono gli stipendi in Spagna

Per quanto concerne gli stipendi, ecco alcuni esempi in base alla professione:

  • Dentista: 65 mila euro all’anno
  • Medico: 40 mila euro all’anno
  • Ingegnere informatico: 35 mila euro all’anno
  • Chef: 32 mila euro all’anno
  • Infermiere: 27 mila euro all’anno
  • Commesso: 18 mila euro all’anno

Naturalmente si parla di una media, dipenderà molto anche dal contesto in cui si lavora, dalla propria esperienza lavorativa, dalla situazione storica ed economica di quel dato momento.

Lavorare come libero professionista in Spagna: come fare e se conviene

Per quanti vogliono avviare un’attività da libero professionista in Spagna, la burocrazia e i costi non sono proprio meno leggeri che in Italia. Qui sono chiamati gli autónomos (IAE). Il primo ufficio presso cui andare è quello della Seguridad Social e registrarti. Per farlo, occorre compilare un modulo sul posto o farlo online e poi recarsi sul posto.

Il secondo ufficio da affrontare è quello dell’Hacienda, la nostra agenzia delle entrate. Qui si dovranno espletare altre pratiche, per poi tornare alla Seguridad Social per completare l’iter con i moduli ottenuti all’Hacienda.

In Spagna di solito ci sono importanti agevolazioni per i nuovi autonomos, specie per gli Under 30. Il vero problema sono i pagamenti mensili obbligatori alla Seguridad Social (come detto in precedenza, la nostra Inps), che possono andare da circa 265 euro a circa 1.075 euro a seconda della base de cotización mensile. Il procedimento è molto simile ai calcoli delle tasse rispetto al fatturato per i liberi professionisti italiani, ma questi versamenti non si sostituiscono alle tasse e vengono calcolati su base mensile e non annuale.

Le tasse da pagare vengono conteggiate dalla Hacienda (l’Agenzia delle Entrate spagnola) e vengono pagate tramite IRPF o IVA.

E’ possibile trovare più informazioni riguardo la categoria nella quale ricade la propria potenziale professione sul sito ufficiale dell’Epígrafes IAE.

Conviene lavorare in Spagna? Vantaggi e svantaggi

Vediamo ora i Pro e i Contro di lavorare in Spagna.

a) Vantaggi di lavorare in Spagna

  • imparare la lingua spagnola (almeno quella parlata) è sicuramente più facile per noi italiani;
  • cultura simile a quella italiana (non a caso quando viaggiamo all’estero in molti paesi ci confondono);
  • vicinanza geografica: dall’Italia servono in media un paio di ore di volo partendo dalle città principali. Collegate bene anche le Canarie, che distano invece 3 ore;
  • costo della vita inferiore a quello italiano;
  • tassazione più vantaggiosa sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi, ancora di più nelle Comunità Autonome, come le Canarie;
  • clima gradevole, tendenzialmente caldo, nelle zone del sud anche più di quelle del sud Italia. Oltre ad essere secco, ideale per chi soffre di reumatismi o patologie che si acuiscono con l’umidità;
  • gastronomia: per chi ama la buona cucina, sicuramente troverà piacevole quella spagnola, simile in molti punti alla nostra.

b) Svantaggi di lavorare in Spagna

  • l’economia spagnola tende a produrre un numero alto di disoccupati e vive continui cicli favorevoli e sfavorevoli. Pertanto, non bisogna fidarsi solo dei momenti di crescita per fare la valigia, ma cercare sempre di consolidare la propria posizione lavorativa;
  • stipendi mediamente non elevati e ciò potrebbe essere un problema se si lavora nelle grandi città. Il problema viene comunque compensato da un caro vita contenuto;
  • pochi settori tra cui scegliere: generalmente, il lavoro in Spagna si trova nella ristorazione, nel turismo e nell’agricoltura. Potrebbe essere un problema per chi ha ambizioni più importanti;
  • il clima potrebbe essere un problema per chi non ama il caldo, soprattutto a Madrid e limitrofi e nel sud del paese.

Qui abbiamo parlato di come lavorare in Francia.

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