Lavorare in Francia conviene? Documenti necessari, come trovare annunci, zone migliori

Lavorare in Francia conviene? Documenti necessari, come trovare annunci, zone migliori

Vediamo quali documenti servono per lavorare in Francia, come trovare gli annunci di lavoro, come diventare libero professionista, ecc.

La Francia viene considerata una cugina dell’Italia, e, in fondo, una rivale, perché sono diverse gli aspetti che ci accomunano: la buona cucina, le bellezze paesaggistiche, la differenza Nord/Sud. La nostra storia si è spesso intrecciata con la loro e alcune ruggini sono rimaste tali. Tuttavia, la stima e la collaborazione reciproca non manca. Lavorare in Francia resta il sogno di molti italiani.

Certo, quando si dice Francia si pensa subito a Parigi. Ma in realtà il paese transalpino ha diverse zone molto interessanti: dalle distese di Bordeaux ai castelli della Loira, fino alla meravigliosa Costa Azzurra. Un paese che conferisce molti diritti civili, protezioni sociali ed economiche a chi è residente. E che vanta diverse multinazionali soprattutto nel settore energetico, lusso e della grande distribuzione. Dunque le opportunità lavorative sono tante e coinvolgono più settori economici.

Di seguito vediamo quindi come lavorare in Francia, quali documenti servono, le migliori zone dove cercare lavoro, come trovare gli annunci di lavoro, come diventare libero professionista, se conviene davvero vivere e lavorare in Francia.

Come iscriversi al Pôle Emploi, l’Ufficio di collocamento francese

Visto che la Francia, come l’Italia, è un paese membro dell’Unione europea, noi cittadini italiani siamo agevolati per l’ingresso e la libera circolazione nel paese d’oltralpe. Ci basterà inizialmente la semplice carta d’identità.

Almeno che non siamo giunti in Francia già con un colloquio da svolgere o comunque le idee ben chiare su dove candidarci, è consigliabile iscriversi all’ufficio di collocamento francese, che prende il nome di Pôle Emploi. Basterà collegarsi al sito, registrarsi e verrà assegnato un appuntamento. Dato che i tempi non sono rapidissimi, solitamente un mesetto dalla registrazione, non conviene perdere molto tempo a farlo.

Iscriversi al Pôle Emploi è molto importante per ottenere diversi servizi, come:

  • i corsi di lingua gratuiti rivolti agli immigrati per imparare il francese (sebbene occorra avere un livello scolastico di partenza);
  • consigli su come cercare efficacemente le proposte lavorative, le formazioni e gli stage;
  • consigli su come creare CV elettera di motivazione;
  • supporto per superare i colloqui.

Il Pôle Emploi è utile anche per chiedere la disoccupazione francese o se si beneficia dell’RSA.

Dopo il primo colloquio, bisogna aggiornare la propria situazione sull’account on-line ogni mese. Se ciò non verrà fatto, si rischia di essere disiscritti e dover ripartire d’accapo.

Quali documenti sono necessari per lavorare in Francia

Una volta giunti in Francia e stabilitisi dal punto di vista dell’alloggio, occorre ottemperare alcuni obblighi burocratici, come:

  1. Iscrizione al comune di residenza, che va fatta entro 90 giorni dall’arrivo;
  2. Iscrizione all’A.I.R.E francese per italiani all’estero, che va fatta all’ambasciata o consolato italiano;
  3. Apertura di un conto corrente francese;

Non è obbligatorio avere l’assicurazione sanitaria perchè gli italiani, in quanto europei, hanno automaticamente diritto a usufruire del sistema sanitario nazionale francese.

Una volta iniziato a lavorare, si otterrà il personale numero INSEE, mentre sarà il datore di lavoro ad occuparsi della propria iscrizione all’assicurazione sanitaria francese per eventuali malattie, infortuni sul lavoro, maternità o paternità, ed altre prestazioni di sicurezza sociale.

Oltre all’INSEE, si otterrà anche il codice fiscale francese, che qui prende il nome di numero SPI. Quest’ultimo è utile per regolarizzare la propria posizione rispetto al Fisco francese.

Dove trovare annunci di lavoro in Francia

Sono tanti i modi per trovare lavoro in Francia, in base al proprio settore d’interesse. Ecco vari siti da spulciare.

a) Siti specializzati in annunci di lavoro:

b) Siti specializzati in alcuni settori particolari:

  • Emplois Verts: per lavorare nell’ambiente, nell’ecologia ed energie rinnovabili;
  • Mondevis: per lavorare nell’artigianato e nei lavori manuali.

c) Fiere del lavoro:

d) Annunci su giornali generalisti, come:

e) Consultare le agenzie di lavoro intérim:

f) Per lavorare nei Parchi a tema o nei villaggi turistici:

g) Lavorare nelle strutture ricettive:

h) Lavorare nel settore agricolo:

i) Candidarsi per le grandi multinazionali francesi:

  1. BNP Paribas (settore bancario)
  2. Peugeot (automotive)
  3. Michelin (automotive)
  4. Carrefour (grande distribuzione)
  5. Société Générale (bancario)
  6. LVMH (lusso)
  7. L’Oréal (chimica)
  8. Total (petrolio)
  9. Kering (lusso)

Migliori città per trovare lavoro in Francia

La Francia è molto più estesa dell’Italia e varia molto da zona a zona sia climaticamente, che culturalmente e, appunto, in tema di opportunità lavorative. Pertanto, molto dipende dal settore in cui puntiamo di lavorare. Ecco alcune specializzazioni delle città:

  • Bordeaux : ideale per chi vuole lavorare nell’industria automobilistica e della viticultura;
  • Nantes: ideale per chi vorrebbe lavorare nell’aeronautica e nel settore agroalimentare;
  • Tolosa: ideale per chi vorrebbe lavorare nell’aviazione;
  • Costa Azzurra e Loira: per le imprese turistiche e la ristorazione
  • Parigi: settore del turismo, ristorazione e servizi;
  • Marsiglia: settore portuale.

Come trovare casa in Francia

La ricerca della casa è ovviamente uno dei primi problemi da risolvere se si vuole lavorare in Francia. Anche per questo scopo forniamo dei link utili:

a) Per trovare appartamenti in condivisione:

b) Per trovare appartamenti in affitto:

Quali sono i requisiti per lavorare in Francia

I francesi sono molto orgogliosi della propria lingua, tanto da non aver inglesizzato molti termini come invece accaduto in Italia e altrove. Dunque, la conoscenza della lingua francese è fondamentale, poiché vi parleranno solo nella loro lingua.

Il consiglio dunque è quello di acquisire già in Italia un livello scolastico della lingua francese, sebbene l’ideale sarebbe un livello discreto, ovvero B1. In Francia sono organizzati anche dei corsi gratuiti per immigrati, ma generalmente pretendono un minimo di livello scolastico di partenza per potersi iscrivere.

Per il resto, dipende ovviamente dal profilo occupazionale a cui si è interessati. Generalmente, è gradita un’esperienza di base e un titolo di studio adeguato. Fermo restando che le aziende preferiscono sempre formare e aggiornare gli assunti internamente. Dunque, salvo super-curriculum manageriali, i francesi tendono a plasmare i dipendenti come preferiscono.

Come sono gli stipendi in Francia

Ecco alcuni esempi di stipendi medi in Francia. Fermo restando che si tratta di una media indicativa e molto dipende dalla propria qualifica e dalla propria esperienza, il contesto lavorativo, la situazione storico-economica del momento, ecc:

  • Trasporti: 6900 euro al mese
  • Medici: 6400 euro al mese
  • Settore finanziario: 6100 al mese
  • Ingegneria e tecnologia: 5900 al mese
  • Ricercatori: 5400 al mese
  • Comunicazione: 5 mila al mese
  • Settore edile: 4900 al mese
  • Insegnanti: 1900 al mese
  • Infermieri: 1820 al mese

Gli stipendi tendono ad essere mediamente più alti che in Italia, ma incide anche un caro vita tendenzialmente più alto.

Libero professionista in Francia: come funziona

Per lavorare in Francia da libero professionista occorre richiedere un numero SIRET, l’identificativo unico assegnato alle aziende e appunto agli autonomi. In Francia definitivi autoentrepreneur.

Per ottenere una procedura semplificata, è possibile puntare a ottenere lo status di “microimprenditori”, per accedere alla procedura semplificata.

Per avviare un’attività in proprio, basta dichiararla sul portale ufficiale del microimprenditore, o recarsi direttamente presso un Business Formality Center (CFE).

Dovrai compilare un modulo che ti chiederà, tra le altre cose, il tipo di attività che si vuole svolgere: artigianale, liberale o commerciale.

L’aliquota fiscale ridotta e semplificata permette di pagare tutte le tasse e i contributi una volta al mese o una volta al trimestre, calcolati in base al tuo fatturato. Quindi, se non guadagni, non dovrai versare contributi.

L’ACCRE è invece un aiuto per tutte le persone sotto i 27 anni (accessibile anche ai disoccupati), che consente di pagare meno spese durante i primi tre anni dall’inizio dell’attività.

La burocrazia in Francia è piuttosto veloce e i portali funzionano piuttosto bene.

La patente italiana vale in Francia?

Essendo entrambi stati membri dell’Unione europea, è possibile circolare con la patente italiana anche in Francia. Tuttavia, entro un anno a partire dal giorno in cui si determina la residenza in Francia (6 mesi dall’inizio del soggiorno), ovvero al massimo 18 mesi in totale dall’arrivo in Francia, si è obbligati a convertirla in patente francese.

Obbligo che diventa immediato se il cittadino italiano residente in Francia commette una infrazione al volante in territorio francese, al fine di sottrarre i punti dal permesso di guida.

Occorre poi sapere che, se il punteggio della patente italiana è di 20 punti, in Francia è di 12 punti. Occorre anche sapere che, chi possiede una patente francese e commette infrazioni in Italia, o in altri Paesi, quindi di fatti all’estero, non perderà punti dalla patente.

Come scrivere un Cv e una lettera di presentazione in francese

Un cv in francese è fondamentale per candidarsi e quasi sempre è gradita anche una lettera di presentazione a corredo.

Per i suggerimenti su come scrivere un curriculum vitae e una lettera di presentazione in francese, consigliamo il sito specializzato Onlinecv.

In generale, i consigli sono gli stessi per qualsiasi lingua: sintetizzare al minimo i concetti e risaltare soprattutto le esperienze e le qualità che possano interessare al datore di lavoro a cui sottoporremo entrambi i documenti.

La vita in Francia è cara?

Ovviamente dipende da dove si vive. Nel centro di Parigi e in diverse località della Costa Azzurra la vita è carissima, mentre in altri contesti come Marsiglia il caro vita è più basso.

Mediamente i supermercati sono più costosi che in Italia, così come mangiare fuori. In Francia si tende a proporre soprattutto prodotti di casa propria, così come le catene sono soprattutto francesi e ciò va a discapito della concorrenza. Anche il biologico è piuttosto inaccessibile per molti.

Mentre i costi delle utenze sono più bassi rispetto al nostro paese, complice il fatto che i francesi abbiano maggiore autonomia energetica. Anche le assicurazioni auto sono più basse. Il prezzo dei trasporti è in linea con il nostro, con la differenza che lì funzionano molto di più.

Gli affitti delle case pure sono più alti che in Italia, così come pernottare in Hotel, B&B, ostelli, ecc. In Francia poi si promuove la cultura, quindi concerti, teatri e musei tendono a costare meno che in Italia, mentre il Cinema tende a costare di più.

Esistono tante agevolazioni per i giovani, gli anziani, diversi poi i sussidi per le famiglie numerose.

Insomma, in linea di massima il caro vita in Francia tende a essere più alto che in Italia. Ma anche in Francia dipende dalle zone e comunque esistono vari sostegni al reddito.

Conviene lavorare in Francia? Vantaggi e svantaggi

Tiriamo le somme e dunque vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare in Francia.

a) Vantaggi di lavorare in Francia:

  • I servizi funzionano molto bene, tante le agevolazioni e i sussidi previsti;
  • Stipendi mediamente più alti con diversi diritti riconosciuti. Si premia il merito e buone sono le possibilità di carriera;
  • Tanti i settori lavorativi tra cui scegliere;

b) Svantaggi di lavorare in Francia:

  • Occorre masticare il francese fin dall’inizio e impararlo piuttosto bene nel minor tempo possibile;
  • Caro vita medio abbastanza alto, alcune zone sono quasi inaccessibili per gli stipendi medio-bassi;
  • Anche la Francia da alcuni anni sta patendo la crisi economica e occupazionale. Gli sbocchi lavorativi principali riguardano soprattutto assistenza alla persona e manovalanza.

Qui abbiamo parlato di come lavorare in Spagna.

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