Fare il bagnino conviene? Come si diventa, requisiti, stipendio, rischi

Fare il bagnino conviene? Come si diventa, requisiti, stipendio, rischi

Vediamo come si diventa bagnino, quanto guadagna, quanto costa il brevetto, quali rischi corre, se conviene.

La figura del bagnino rievoca le tipiche estati italiane, magari sulla riviera romagnola, circondato da belle donne e da bambini che da adulti sognano di diventare una figura in quel contesto così eroica. Li si vede, o li si immagina, fisicati, con un binocolo sopra una torretta a sorvegliare l’orizzonte. Il cinema anni ’50 ma anche note serie tv americane, hanno ulteriormente enfatizzato il mito. Ma fantasie a parte, fare il bagnino può essere un’ottima opportunità lavorativa.

Certo, non si tratta solo di un Apollo in riva al mare, anzi. E’ una figura con grandi responsabilità, dalle quali può dipendere la sopravvivenza di quanti rischiano di soffocare, si sentono male, o sono attirati dalle correnti e non riescono a guadagnare la riva.

Vediamo come si diventa bagnino, quanto guadagna, quali rischi corre, se conviene.

Cosa fa un bagnino

Il bagnino di salvataggio assolve a una serie di compiti molto importanti per l’incolumità dei bagnanti. Quali:

  • prevenire gli incidenti in acqua o farvi fronte se avvenuti;
  • regolare le attività di balneazione vegliando sul comportamento degli utenti, affinché non pratichino comportamenti irresponsabili o rischiosi (per esempio tuffarsi in acqua anche se vietato perché il mare è agitato, ecc.);
  • applicare e far rispettare le ordinanze imposte dagli enti e dalle autorità preposte, come la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera o il regolamento della piscina;
  • verificare periodicamente la chimica delle acque nelle piscine e le condizioni igieniche dell’ambiente;
  • supervisionare le attrezzature affinché siano perfettamente funzionanti (scivoli d’acqua o qualsiasi altra attività in corso);
  • effettuare salvataggi e avviare altre azioni di emergenza, se necessario;
  • fornire primo soccorso in caso di lesioni a un bagnante o altro incidente;
  • aiutare a pulire le aree intorno alla piscina o alla spiaggia sempre per garantire la sicurezza dei clienti.

Altre mansioni aggiuntive che potrebbero essere richieste (purché non siano da intralcio a quelle primarie più consone per questa figura) sono:

  • pulizia dello stabilimento e preparazione della struttura per il giorno seguente (sistemare le sedie sdraio, chiudere gli ombrelloni, ecc.);
  • archiviare documenti;
  • controllare i livelli di cloro e pH di una piscina;
  • fungere da punto informativo generale;
  • partecipare a riunioni occasionali in servizio o trattenersi dopo l’orario al fine di organizzare meglio il lavoro.

Cosa serve per fare il bagnino: i requisiti

Quali sono i requisiti per fare il bagnino? I seguenti:

  • conseguire il brevetto di Bagnino di salvataggio e aggiornarlo alla scadenza;
  • saper nuotare;
  • avere idonee condizioni psicofisiche comprovabili;
  • avere un’età compresa tra i 16 e i 55 anni;
  • essere in possesso di codice fiscale italiano;
  • avere discreta forza nelle braccia, per le nuotate più lunghe e in caso serva trasportare una persona incosciente.

Come si diventa bagnino

Per diventare bagnino occorre iscriversi al corso di “Bagnino di Salvataggio”, che consente di ottenere l’abilitazione professionale. Dunque l’iter è il seguente:

  1. iscriversi e frequentare un corso di formazione professionale per ottenere Bagnino di Salvataggio;
    superare con esito positivo l’esame di abilitazione finale;
  2. aggiornare il brevetto ogni 3 anni.

In realtà esistono 3 tipi di brevetti, ognuno dei quali consente di lavorare in un determinato contesto:

  1. Brevetto P: per lavorare solo in piscina;
  2. Brevetto IP: per lavorare presso le cosiddette “Acque Interne” (ovvero laghi preposti alla balneazione) e piscine;
  3. Brevetto MIP: il brevetto più completo, per lavorare in piscina, acque interne ma anche al mare.

Quanto costa il corso per diventare Bagnino

Il corso per conseguire il brevetto MIP (come detto il più completo) costa intorno ai 250 euro e prevede una parte teorica e una parte pratica (2 moduli). Se però si è già in possesso del brevetto brevetto IP, basterà seguire solo la parte dedicata al mare, che in genere costa intorno agli 80-100 euro.

Quali sono le materie del corso per diventare bagnino

Il corso per Bagnino di Salvataggio “mare” prevede le seguenti materie:

a) la teoria su:

  • mare e le spiagge
  • nozioni elementari di meteorologia
  • annegamento
  • tecniche di sorveglianza
  • tecniche di recupero a nuoto
  • uso delle attrezzature di salvataggio
  • nodi marinareschi fondamentali
  • aspetti legali del mestiere di bagnino di salvataggio, le piscine

b) la pratica su:

  • primo soccorso e al BLS (Basic Life Support)
  • lezioni in acqua di nuoto di salvataggio
  • lezioni di voga su pattino di salvataggio

Quanto dura il corso per diventare bagnino

In genere il corso per acquisire il brevetto per fare il bagnino dura almeno 2 mesi, ma dipende dalla cadenza settimanale delle lezioni organizzata dall’ente formatore.

In cosa consiste l’esame per ottenere il brevetto di bagnino

A giudicare gli aspiranti bagnini è una commissione composta dai seguenti membri:

  • un Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto, di grado non inferiore a Tenente di Vascello, con funzioni di Presidente;
  • un Istruttore nelle Arti Marinaresche per il Salvataggio (I.A.MA.S.) rappresentante della Società Nazionale di Salvamento presso la quale il corso si è svolto;
  • un Medico in possesso dei requisiti previsti dalla succitata Circolare n.° 059/int. del 31/03/2010 o Medico di Sezione;
  • un Sottoufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto, di grado non inferiore a Capo di 3^ classe, con funzioni di Segretario.

Invece, la Commissione Esaminatrice per gli esami di “Bagnino di Salvataggio per Piscina” è composta da:

  • il Presidente Nazionale, o un delegato della Presidenza SNS, con funzioni di Presidente;
  • un Istruttore nelle Arti Marinaresche per il Salvataggio – I.A.MA.S.;
  • un Medico;
  • un Segretario.

Veniamo ora agli esami che constano di più tappe:

a) Orale:

  1. Ordinanza di sicurezza balneare ed aspetti legali dell’assistente bagnanti;
  2. Nodi marinareschi;
  3. Elementi di meteorologia.

b) Prove pratiche in acqua (possono essere svolte indifferentemente in piscina e/o in acque libere):

  1. Nuotare per 25m in apnea;
  2. Nuotare 100mt stile libero in meno di 1’50’’.
  3. Nuotare 50mt in meno di 1’25’’ così suddivisi:
  • 25mt andata in stile salvamento e presa di contatto con il pericolante posizionato sul fondo della piscina;
  • 25mt ritorno con una tecnica di trasporto.

4. Nuotare 100mt con l’ausilio di pinne, maschera snorkel in meno di 2’:

  • 50mt nuoto operativo di superficie;
  • 50mt trasporto del figurante o del manichino con la 5° tecnica (a stampella).

5. Nuotare per 50mt alternando 4 tecniche di trasporto di un pericolante.

Chi organizza i corsi per diventare bagnino

In Italia sono 3 gli enti autorizzati a rilasciare il brevetto per fare il bagnino:

  1. Società Nazionale di Salvamento;
  2. Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA);
  3. Federazione Italiana Nuoto (FIN).

Quanto dura il brevetto per fare il bagnino

Il brevetto per fare il bagnino ha una validità di tre anni solari. Ciò significa che scade il 31 dicembre del terzo anno di validità. Per esempio, se è stato acquisito il 31 maggio 2025, sarà valido fino al 31 dicembre 2028. Il che è un vantaggio poiché si è abilitati per lavorare per tutta la stagione estiva malgrado sia scaduto.

Comunque, per regolarsi e non sbagliare, fa fede la data di scadenza indicata sul brevetto stesso.

Posso fare il bagnino con un brevetto scaduto?

Come detto, la data di scadenza viene indicata espressamente sul brevetto. Al momento della scrittura, un brevetto per fare il bagnino scade il 31 dicembre del terzo anno di validità.

Ciò significa che, salvo modifiche del regolamento, è possibile lavorare per la stagione estiva o, per esempio, in strutture al chiuso, anche nel caso in cui il brevetto fosse scaduto qualche mese prima, in quanto copre tutto l’anno.

Quanto guadagna un bagnino: lo stipendio

Lo stipendio di un bagnino dipende anche dalla struttura presso cui lavora, la propria esperienza, ecc. Si tratta, come immaginabile, di contratti stagionali. Salvo caso in cui si lavori presso piscine tutto l’anno. In tal caso il contratto sarà a tempo determinato o indeterminato.

La paga media di un bagnino si aggira attorno ai 6-7 euro l’ora, arrivando così a uno stipendio mensile che oscilla tra i 1.300 ai 1.800 euro.

La paga per turni giornalieri di 4 ore e mezza, in alcune strutture, è di circa 500-600 euro al mese.

Quali sono i rischi di fare il bagnino?

Fare il bagnino è un lavoro di grande responsabilità, dato che deve vigilare ed è responsabile delle vite degli altri. I rischi sono quelli di dover affrontare anche situazioni di emergenza, e di mettere a rischio la propria incolumità.

Infatti, talvolta alcune operazioni richiedono sforzi importanti e mettono a dura prova la propria forza fisica e resistenza cardiaca.

Pertanto, non va scambiata come un’occasione per mettere in mostra il proprio fisico palestrato o per socializzare con gli altri. L’aspetto prioritario resta l’attenzione per il rispetto delle regole e la prontezza nell’intervenire.

Differenza tra bagnino e assistenti bagnanti

Per “bagnino di salvataggio” si indica colui che ha acquisto il brevetto dalla Società Nazionale di Salvamento, mentre con il termine “assistente bagnanti” ci si riferisce ai brevettati dalla FIN Salvamento.

Alla fine, si tratta delle stesse mansioni e degli stessi diritti/doveri. I rispettivi brevetti sono anche equipollenti in ambito nazionale italiano.

Per fare il bagnino serve la Partita Iva?

No, poiché si tratta di una professione che viene solitamente contrattualizzata, dunque si lavora come dipendenti di una struttura balneare o di una piscina o per le istituzioni (si pensi a un comune che assume dei bagnini per vigilare un lido pubblico, un lago o un corso d’acqua frequentato d’estate, ecc.).

In genere, i contratti possono essere:

  • stagionali (la forma più frequente);
  • a tempo determinato (quando si utilizzano a rotazione sempre nuovi bagnini fino a quando la legge permette di rinnovare un contratto a tempo determinato);
  • a tempo indeterminato (per le strutture che intendono avvalersi di figure esperte e fidate per lungo tempo).

Dove lavora un bagnino

Oltre a lavorare per le strutture balneari private o pubbliche, quindi al mare, un bagnino può anche lavorare:

  • presso piscine pubbliche o private;
  • presso laghi, in presenza di lidi privati o assunti dall’ente locale per vigilare sulla sicurezza dei bagnanti.

Il brevetto di bagnino italiano vale anche all’estero?

No. Ogni paese ha proprie regole e autorità preposte per l’assegnazione di brevetti per fare il bagnino. Anche perché ciascuno Stato ha una propria morfologia marina e utilizza i bagnini per scopi diversi.

Ovviamente, averlo già conseguito in Italia prepara bene per affrontare i corsi all’estero.

Conviene fare il bagnino? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare come bagnino.

a) Vantaggi di fare il bagnino:

  • Lavoro a contatto con le persone, di grande responsabilità ma anche socializzazione;
  • Professione ideale per chi ama lavori molto dinamici e fisicamente attivi;
  • Lavoro molto richiesto, soprattutto durante i mesi estivi.

b) Svantaggi di fare il bagnino:

  • Lavoro fortemente stagionale, che non offre stabilità per tutto l’anno (salvo riuscire a lavorare nelle piscine indoor);
  • Lavoro spesso sotto-pagato o pagato in nero, dove sono richieste molte mansioni oltre a quelle ordinarie;
  • Professione che richiede massima attenzione non sempre facile in contesti con molte persone ed estesi.

Qui abbiamo parlato di come diventare un personal trainer.

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