Di seguito vediamo come lavorare in America, i documenti, i visti, i requisiti, profili, gli stipendi, avviare un’attività da autonomo, ecc.
Fin dai primi del ‘900 del secolo scorso l’America ha costituito per noi italiani una terra di grandi opportunità. Del resto, si può dire che, oltre ad averla “scoperta“, noi italiani abbiamo contribuito alla costituzione delle sue attuali fondamenta. Rendendo così gli Stati Uniti la realtà che è oggi. Lavorare in America è ancora oggi una valida alternativa per quanti decidono di trasferirsi all’estero per iniziare una nuova vita.
Parliamo comunque di un continente, più che di un paese, formato da 50 Stati diversi. Ciascuno con proprie caratteristiche e peculiarità sociali, politiche ed economiche. Pertanto, serve fare chiarezza.
Di seguito vediamo quindi come lavorare in America, i documenti necessari, tutti i visti, i requisiti richiesti, i profili professionali più richiesti, gli stipendi offerti, come avviare un’attività da lavoratore autonomo, le migliori zone dove trasferirsi, ecc.
Documenti necessari per lavorare in America
Per vivere e lavorare in America bisogna ottenere un visto di ingresso. Una procedura lunga, quindi conviene anticiparsi molto prima. Per iniziare, però, occorre innanzitutto possedere il passaporto elettronico con almeno 6 mesi di validità.
Esistono 2 tipologie di visto per lavorare negli Usa:
- Nonimmigrant VISA – DS 160: per lavori a tempo indeterminato;
- Categorie H, L, O, P, Q, R: per i lavori temporanei.
Il visto va chiesto direttamente sul sito del Dipartimento di Stato US Apply For a Nonimmigrant Visa.
Il datore di lavoro è tenuto però ad inviare contemporaneamente la Petition for nonimmigrant worker, approvata dall’Ufficio di Cittadinanza e servizi di Immigrazione USA. Altrimenti la pratica non può partire.
Occorre poi sapere che per ogni visto rilasciato è previsto un numero limitato ogni anno. Gli unici settori che non prevedono alcun limite sono:
- sanità
- università
- non-profit
Dopo aver effettuato la richiesta di visto, occorre richiedere un colloquio sul sito Ais US Visa. presso la sede consolare scelta. Sono 4 le sedi consolari americane presenti in Italia:
- Roma
- Milano
- Firenze
- Napoli
L’idoneità per il rilascio del visto è stabilita in base alla Legge di Immigrazione e Nazionalità.
Una volta ottenuto il tanto sospirato visto occorre poi chiedere il permesso di soggiorno e il Social Security Number. Quest’ultimo è un codice personale utile per aprire un conto corrente bancario, nonché per poter stipulare un contratto di affitto, di lavoro, ecc.
E’ bene sapere che per quanti dovessero violare le regole americane sul visto, si rischia l’espulsione con impossibilità di ritornare sul suolo americano. Anche perché si viene iscritti nelle rubriche di frontiera, una sorta di lista nera.
Come funziona la Green Card in America
Esiste un’alternativa alla procedura prima elencata, che è quella di partecipazione a una lotteria annuale che consente di aggiudicarsi la Green Card, chiamata anche visto DV – Diversity.
Tramite la Green Card è possibile risiedere negli Stati Uniti d’America a tempo illimitato, ottenendo così gli stessi diritti conferiti dalla cittadinanza americana, tranne il diritto di voto.
Per ottenere la Green Card è necessario avere vari requisiti di natura culturale e professionale. I posti in palio sono 50.000 ogni anno e i fortunati potranno trasferirsi con eventuali familiari. Per avere maggiori informazioni ci si può riferire al sito del Dipartimento di Stato americano.
Quali sono i visti per il lavoro temporaneo in America
Per quanto concerne i lavori temporanei, sono tanti i visti previsti negli Stati Uniti. Ecco un riepilogo:
- H1B: per personale altamente specializzato con un elevato livello d’istruzione;
- H2A: lavoratori agricoli;
- H2B: lavoratori non agricoli;
- H3: per chi esegue un tirocinio che non sia medico o accademico. Vi rientrano anche gli educatori dei bambini disabili;
- L: per quanti hanno già lavorato in un’azienda con sede negli Usa con mansioni manageriali, direttive o altamente specializzate;
- O: destinato ad individui con una straordinaria abilità nelle scienze, nelle arti, nell’istruzione, negli affari, nel commercio, in campo atletico, cinematografico o televisivo;
- P: atleti, a squadre sportive o a membri di gruppi di intrattenimento riconosciuti in campo internazionale;
- Q1: partecipanti a programmi di scambio culturale internazionale;
- R1: per quanto svolgono funzioni religiose in via temporanea.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti, meglio riferirsi ai siti ufficiali Working in the U.S. e Temporary (Nonimmigrant) Workers del sito dell’USCIS.
Quali sono i requisiti per lavorare in America
E’ difficile riassumere e classificare in modo generico i requisiti per poter lavorare negli Stati Uniti d’America, dato che esiste una molteplicità di visti d’ingresso. In generale:
- occorre produrre dei certificati medici per dimostrare di godere di buona salute e di non patire malattie trasmissibili o che andrebbero a gravare sul sistema sanitario americano (notoriamente poco generoso);
- dimostrare di avere già un contratto di lavoro o comunque uno sponsor americano;
- esibire una lettera di accettazione dell’università, per quanti sono riusciti ad entrare in un ateneo americano come studente, ricercatore o insegnante;
- vantare una fedina penale pulita;
- avere la maggiore età.
Come ottenere uno sponsor in America: requisiti e iter
Il visto H-1B è stato ideato con l’intento di dare alle aziende la possibilità di assumere lavoratori stranieri specializzati per un periodo temporaneo e dunque facilitare l’ingresso nel paese.
Tra i requisiti principali troviamo:
- essere in possesso di almeno una laurea triennale (negli Usa prende il nome di bachelor’s degree) nel proprio campo di specializzazione;
- ove previsto, disporre di una licenza o certificazione che autorizzi ad esercitare la propria professione;
- Le autorità statunitensi hanno comunque piena facoltà di approvare o rifiutare la richiesta di sponsorizzazione dell’azienda.
Ottenuto il tanto agognato visto H-1B, sarà possibile rimanere negli Stati Uniti per 3 anni, fino a un massimo di 6. Tuttavia, una volta ottenuto il visto H-1B, sarà possibile richiedere una Green Card o residenza permanente negli USA per quanti fossero interessati a restare negli Usa in modo permanente.
Quali sono i lavori più richiesti in America
Negli Stati Uniti è possibile trovare ogni tipo di impiego. Dipende dalle proprie attitudini, ambizioni, esperienze, titoli.
In generale per quanti non hanno una laurea, gli sbocchi più diffusi sono:
- Agente di polizia
- Badante e collaboratore sanitario a casa
- Elettricista (qui abbiamo descritto come formarsi in questa professione)
- Tecnico di pannelli solari o turbine eoliche (qui abbiamo descritto come formarsi in questa professione)
- Cuoco o cameriere
- Commerciale
Mentre le professioni più richieste senza laurea sono:
- Medici
- Ingegneri
- Scienziati e ricercatori
- Psicologi
- Veterinari
- Commercialista
Un buon vantaggio è il fatto che negli Usa siano attive tantissime aziende italiane (circa 1.200), quindi si potrebbe facilitare la procedura di assunzione contattando queste e dimostrando la propria volontà di lavorare.
Ecco i settori con la maggiore presenza di aziende italiane:
- meccanica e dei mezzi di trasporto (35,1%)
- arredamento-edilizia (15,5%)
- moda (11,8/9%)
- servizi (11,7%)
- agroalimentare (8,6%)
Negli Usa sono presenti circa 17,3 milioni di italiani, ma il consiglio è quello di non frequentare solo italiani, al fine di imparare bene l’inglese e la cultura locale. In generale molto variegata complice la varietà di culture presenti.
Come trovare lavoro in America
Vediamo ora quali sono i principali canali per trovare lavoro in America, dividendoli, come sempre facciamo, in categorie.
a) Siti specializzati in annunci
- Careerjet
- Jobsite
- Jobted
- SimplyHired
- The Muse
- Goinglobal
- SummerJobs.com (per il lavoro stagionale)
b) Proporsi direttamente alle aziende
Ogni azienda ha un proprio sito ufficiale con una sezione Lavora con noi, o simili. E’ possibile anche esprimere la propria candidatura direttamente lì. Su Yellow Pages (le nostre vecchie Pagine gialle) è possibile trovare un elenco.
c) Agenzie di lavoro interinale
E’ anche possibile riferirsi alle agenzie di lavoro interinale, che riportano gli annunci di lavoro e fungono da ponte tra domanda e offerta di lavoro. Ecco le principali:
d) Consultare gli annunci su quotidiani e riviste
I giornali (newspapers) – dai quotidiani ai periodici alle riviste – solitamente pubblicano anche annunci di lavoro. Tra i principali troviamo:
- The New York Times
- The Wall Street Journal
- The Washington Post
- USA Today
- Chicago Tribune
- The Boston Globe
- Star Tribune
- New York Post
- Newsday
- Los Angeles Times
e) Occasioni per studenti
Esistono diverse occasioni lavorative per studenti e studentesse, si può dare uno sguardo ai siti delle varie agenzie di Work & study presenti negli Usa.
f) Candidarsi direttamente sui siti delle aziende
Ultima opzione, entrare nei siti ufficiali delle aziende e candidarsi dalla sezione apposita per questo, in genere intitolata Application o Contact us.
Come lavorare nel turismo in America: ristoranti, alberghi, parchi, centri vacanza
Sono tante le occasioni per lavorare in America nel settore della ristorazione, degli alberghi, dei centri vacanza o dei parchi a tema.
Ecco alcuni siti utili per candidarsi.
- Per trovare gli alberghi: Catererglobal.
- Per trovare gli ostelli: HI USA.
- Per lavorare nei campi e centri vacanza:
- Per lavorare nei parchi a tema:
Come trovare casa in America
Gli Stati Uniti d’America, come detto, sono composti da ben 50 Stati. Ciascuno con proprie peculiarità di prezzo immobiliare.
Per risparmiare, almeno agli inizi, è suggeribile come opzione un appartamento condiviso. Ecco 2 siti interessanti per trovare le migliori occasioni:
Come scrivere un curriculum per candidarsi in America
Occorre innanzitutto sapere che negli USA non adopera il Curriculum vitae formato europeo, ma un Resume, ovvero, una sintesi del CV. D’altronde, è noto quanto gli americani siano pratici e pragmatici.
Il CV in realtà si usa solo in certi settori, come l’insegnamento o la ricerca. Per quelli esistono dei modelli preformattati.
Il Resume dovrà contenere:
- i propri contatti;
- la formazione;
- le esperienze lavorative che più possono interessare il datore di lavoro;
- le soft e le hard skills inerenti però sempre al profilo per cui ci si candida.
Sul web è possibile trovare tanti esempi di Resume ideali.
Il datore di lavoro non si fermerà alle info che gli abbiamo scritto, ma cercherà altre informazioni online, per comprendere la nostra reputazione. Pertanto, si consiglia di controllare i propri profili Social ed eliminare post, video e foto che potrebbero comprometterla.
Occorre poi corredare il Resume con una Cover letter, cioè una lettera di presentazione. Anche per esso ci sono vari suggerimenti.
In genere, anche negli Usa sempre più aziende preferiscono che si compili un form dal loro sito ufficiale. Fermo restando che poi venga richiesto di caricare sia Resume che Cover letter.
Negli Usa è molto diffuso anche l’uso di Linkedin, che molte aziende richiedono in modo perfino obbligatorio. Una prassi che comincia a prendere piede anche in Italia.
Come sono gli stipendi in America
Gli stipendi più alti si trovano soprattutto nelle grandi città, come New York, Los Angeles e San Francisco. Ma, al contempo, anche la vita è molto cara.
Quantificare uno stipendio medio è molto difficile, perché la situazione cambia da Stato a Stato (ben 50!). Inoltre, occorre tenere conto che l’America è il quarto paese più grande del mondo, solo dietro India, Cina e Russia. E’ come se parlassimo di tutta l’Unione europea. Inoltre, dipende dal periodo storico, dal lavoro che si svolge, dalla propria esperienza professionale, ecc.
Volendo comunque dare delle cifre, parliamo di uno stipendio medio che si aggira intorno ai 47 mila dollari (43 mila euro) annui per un lavoro full-time.
Tra le professioni che vantano uno stipendio medio annuo piuttosto elevato troviamo:
- Medico chirurgo: 338 mila
- Anestesista: 350 mila
- Radiologo: 350 mila
- Psichiatra: 220 mila
- Dentista: 165 mila
- Ingegnere informatico: 170 mila
- Direttore product manager: 160 mila
- Commercialista: 160 mila
La vita in America è cara?
Il costo della vita in America è tendenzialmente più alto. Vediamo la situazione per le 4 principali voci di spesa:
- Spesa alimentare: il costo medio di una spesa alimentare mensile per una persona si aggira sui $150-200. Ci sono tanti discount e supermercati per risparmiare. Il costo dei ristoranti è pressoché simile all’Italia;
- Trasporti: generalmente, il costo per i trasporti locali varia dai $1,25 ai $4,00. Mentre l’abbonamento mensile può costare tra i $35,00 e i $129,00. Dipende dal tipo di mezzo pubblico in questione, se il viaggio coinvolge più città diverse, dallo stato nel quale ci si muove e se ci si muove tra stati diversi;
- Alloggio: qui incidono varie cose, come lo stato in cui ci si trova, se ci si trova in zona periferica o centrale, dalla grandezza dell’alloggio, ecc. Si può andare dai $300 in su. A New York, una semplice stanza può costare non meno di $1000 al mese al centro;
- Bollette: i costi possono variare tra i $100,66 e i $330,56 al mese, ma dipende anche dai nostri consumi, dalla compagnia, ecc.;
- Vestiario: negli Usa ci sono tanti centri commerciali (Mall) e negozi anche di merce a bassissimo costo per risparmiare. Inoltre, c’è sempre l’opzione di Amazon.
Come avviare un’attività in America e se conviene
Per quanti fossero interessati ad aprire un’attività negli Stati Uniti, occorre sapere che esistono 3 tipi principali di società:
- Corporation: composta da più azionisti (stockholders) ognuno con una propria quota. A sua volta, esiste una sotto-categoria particolarmente diffusa: la C-Corporation;
- Limited Liability Company (LLC): la Società a responsabilità limitata, dove non parliamo più di azionisti ma di soci. Deve essere presente almeno un amministratore delegato. Rispetto a una Corporation, le LLCs non sono tassate come entità commerciali separate. Quindi, tutti i profitti e le perdite vengono spostati dal conto aziendale ai membri della LLC, che segnalano profitti e perdite nella rispettiva dichiarazione dei redditi personale. I membri però non sono personalmente responsabili per le decisioni aziendali o azioni della società in questione. Ciò comporta tanti vantaggi burocratici. E’ preferibile soprattutto per avviare aziende di medie-piccole dimensioni;
- Sole Proprietorship: quando c’è un unico titolare della società, quindi parliamo di un freelance o piccolo commerciante. Non prevede quindi altri soci né dipendenti. E’ un po’ quello che in Italia intendiamo per libero professionista. Negli Usa però non esiste la Partita Iva.
Per il resto, ogni Stato può prevedere propri passaggi burocratici particolari, restrizioni e divieti. Dunque è meglio sempre informarsi sulla legislazione locale.
Serviranno poi alcuni codici identificativi, come:
- EIN: utilizzato per l’identificazione nella dichiarazione dei redditi;
- SSN: Numero di previdenza sociale statunitense;
- ITIN: numero d’identificazione fiscale (ITIN).
Occorrono poi anche un indirizzo postale statunitense, quindi avere un indirizzo fisico.
Riguardo ai costi di avviamento di una società in America, i costi principali sono:
- processo di registrazione dell’attività e il pagamento all’agente registrato: da 600 $ a 1400 $;
- indirizzo postale (circa 65 $);
- apertura di un conto bancario (circa 15 $).
Per quanto concerne le tasse, gli Usa prevedono una tassa sugli utili, con un’aliquota del 21% sul profitto utile generato ogni anno. Evadere le tasse è fortemente sconsigliato, poiché il sistema americano è molto severo e rigido.
Meglio comunque informarsi e magari farsi aiutare da un consulente fiscale americano.
Migliori zone dove trasferirsi per lavorare in America
Il discorso è sempre lo stesso relativo al fatto che dipende dai lavori a cui si punta.
Secondo una recente indagine di Secondo Ladders – il sito di carriera numero uno in America per i professionisti che cercano lavori a sei cifre – sono queste le zone con più posti di lavoro disponibili per professionisti ad alto profilo e meglio retribuiti:
- San Francisco, CA
- New York, NY
- Washington DC
- Boston, MA
- Los Angeles, CA
- Chicago, IL
- Dallas, TX
- Seattle, WA
- Atlanta, GA
- Austin, TX
La patente italiana vale in America?
Sì, si può circolare tranquillamente in America con una patente italiana e noleggiare un’auto. Meglio però avere sempre con sé il passaporto in caso di controlli e posti di blocco.
Tuttavia, in alcuni Stati potrebbe essere richiesto di circolare con una patente internazionale, sancita dalla Convenzione di Ginevra del 1949.
La si può già richiedere in Italia e si hanno 2 opzioni a disposizione:
- riferirsi agli uffici della Motorizzazione Civile
- chiedere supporto all’ACI in Italia, ma ciò comporterà dei costi in più.
Riguardo ai tempi, è consigliabile fare la richiesta almeno 2 mesi prima.
La patente di guida internazionale ha una validità temporale di 1 anno e non può venire rinnovata. Ma la pratica va fatta ex novo ogni volta.
Occorre poi avere sempre con sé il passaporto, anche qualora si sia in possesso della patente internazionale.
Conviene lavorare in America? Vantaggi e svantaggi
Vediamo ora quali sono i Pro e i Contro di lavorare negli Stati Uniti.
a) Vantaggi di lavorare in America:
- Mercato del lavoro dinamico, dunque è facile cambiare lavoro e migliorare;
- I professionisti qualificati sono pagati molto bene e riconosciuti;
- Stipendi mediamente più alti che in Italia al pari di un caro vita molto simile. Ma dipende dagli Stati.
b) Svantaggi di lavorare in America:
- Mercato del lavoro molto libero e precario, con meno garanzie e protezioni che in Italia;
- Il sistema sanitario prevede molte criticità e spesso anche se assicurati occorre affrontare spese aggiuntive spesso molto onerose in base al problema;
- Non è facile restare a tempo indeterminato e si rischia di vivere per anni in una situazione precaria con pochi diritti.
Qui abbiamo parlato di come lavorare a Londra.