Aprire una Posta privata conviene? Come fare, costi, guadagni, franchising

Aprire una Posta privata conviene? Come fare, costi, guadagni, franchising

In questa guida vediamo come aprire una posta privata, quali sono i costi e i guadagni, quali sono i requisiti e se conviene davvero.

Aprire una posta privata è diventata una forma imprenditoriale sempre più di successo, poiché consente varie forme di guadagno, grazie anche alla diffusione dell’e-commerce nel nostro paese, che movimenta migliaia di pacchi al giorno.

La posta privata è un servizio diventato praticamente indispensabile per tanti servizi: spedizione o prelievo di pacchi, pagamento di utenze, ricariche telefoniche, e tanto altro. Di grande supporto dunque a Poste italiane, ormai sempre più utilizzata per servizi finanziari o per completare le richieste di accesso per le varie forme di sostegno sociale in auge da anni.

Ma aprirne una comporta precisi requisiti, particolari attenzioni e un bacino di utenza importante perché si guadagna soprattutto sotto forma di commissioni sui servizi offerti. Dunque, vediamo meglio come aprire una posta privata, quali sono i costi e i guadagni, quali sono i requisiti e se conviene davvero.

Come si apre una posta privata?

Per poter aprire una posta privata occorre richiedere l’autorizzazione al Ministero dello Sviluppo Economico, tramite inoltro della richiesta al Dipartimento delle Comunicazioni. Dopo aver ottenuto il nulla osta, si potrà procedere alla regolamentazione dell’attività. Quest’ultimo passaggio non è richiesto se ci si aggrega a un franchising, perché è un marchio già operativo e attivo, quindi non serve ulteriore autorizzazione.

Le procedure burocratiche da espletare sono le seguenti:

  • Il titolare deve aprire Partita IVA, o aggiungere un codice ATECO 53.20.00 adeguato se già titolare;
  • Registrazione come ditta individuale o come società;
  • Iscrizione al Registro delle Imprese;
  • Regolarizzare la propria posizione rispetto a INPS e INAIL;
  • Comunicazione della SCIA e dell’Inizio Attività al Comune nel quale la posta privata avrà sede;
  • Richiedere il permesso per esporre un’insegna riconoscibile all’esterno dell’attività;
  • Mettere a norma il locale e gli impianti come previsto dall’ASL di riferimento;
  • Disbrigare tutte le pratiche legali e fiscali se si assumono dei dipendenti.

E’ possibile scegliere tra varie forme di società:

  • Ditta individuale: fa riferimento a un solo titolare, che figura come unico responsabile e promotore;
  • Società di persone: la ragione sociale è costituita dal nome di uno o più soci. In base alla forma scelta assume una denominazione particolare (S.s., S.n.c., S.a.s);
  • Società di capitali: organizzazione di persone e mezzi per l’esercizio in comune di un’attività produttiva, con piena autonomia patrimoniale (S.r.l., S.p.a., S.a.p.a);
  • Società cooperative: hanno uno scopo prevalentemente mutualistico (Soc. coop)

Diverse poi le tipologie di autorizzazioni che si possono ottenere dal Ministero dello Sviluppo Economico. Sono riconducibili a 2 grandi famiglie:

  1. autorizzazione generale: sarà possibile offrire servizi di gestione, accettazione, trasporto, smistamento e distribuzione di pacchi con peso superiore ai 2 kg, nonché distribuzione di pacchi con peso superiore ai 20 kg;
  2. licenza individuale: consente di operare a 360 gradi, senza limitazioni stringenti e con la possibilità di collaborare anche con Poste Italiane, diventandone di fatto una filiera pur preservando la propria indipendenza. Questa seconda opzione è consigliabile se si vuole aprire un centro multiservizi.

Ormai anche l’apertura di una Posta privata si svolge in formato telematico, grazie alla cosiddetta Comunicazione Unica, un documento da inviare in forma telematica, tramite PEC, alla Camera di Commercio locale.

Requisiti per aprire una Posta privata

I requisiti sono appunto quelli burocratici visti prima e per i quali si consiglia di rivolgersi allo SUAP (acronimo di Sportello unico per le attività produttive) locale e facendosi aiutare da un buon commercialista.

Poi ci sono i requisiti economici, poiché avviare una Posta privata (come vedremo nel paragrafo dedicato ai costi) comporta varie spese di avvio e di gestione. Che possono essere più o meno gravose in base al tipo di attività che si intende aprire, se si opta per un franchising (che ne ammortizza diverse ma richieste anche costi di affiliazione e comporta vantaggi e svantaggi che vedremo), dal numero di dipendenti, da costi relativi al locale (utenze, pigione, tasse locali e nazionali, ecc.)

Infine, ci sono i requisiti squisitamente caratteriali, relativi alla predisposizione verso gli altri, all’empatia, alla pazienza. Poiché si avrà a che fare con tanti tipi di clienti ogni giorno, essere sempre aggiornati sulle nuove opportunità e normative, aver a che fare con i corrieri, saper gestire i dipendenti e tanto altro.

Quanto costa aprire una posta privata

Quali sono i costi da sostenere per aprire una posta privata? I costi sono quelli di avvio per aprire una Partita iva, per acquisire le varie licenze, espletare le varie incombenze burocratiche, dotarsi della strumentazione tecnologica adeguata.

Poi ci sono i vari costi che si affronteranno durante l’attività, come il pagamento degli stipendi dei dipendenti, il pagamento delle utenze, il pagamento dell’affitto del locale presso cui ha sede l’attività (che varia in base alla centralità della sede sul territorio e dalla visibilità rispetto alla strada), il pagamento della tassa sui rifiuti che è basata sulla grandezza del locale, le tasse comunali e regionali. Occorre poi acquistare e aggiornare l’inventario relativo a tutto il materiale relativo agli imballaggi, la cancelleria, le divise del personale ove previste, ecc.

Se si parte da indipendenti, occorre anche farsi conoscere con una ficcante attività pubblicitaria. Quindi distribuzione di volantini cartacei, pubblicazione di post sui Social (magari facendosi aiutare da un Social media manager) e cartellonistica.

Se invece ci si affilia a un franchising, il costo può variare da un minimo di € 5.000 fino a un massimo di € 24.000.

Volendo quantificare i costi relativi alla burocrazia, grosso modo sono i seguenti:

  • 90/110 € a titolo di diritto camerale anticipato;
  • circa 40 € per i bolli e i diritti di segreteria;
  • almeno 70 € mensili per l’assistenza di un professionista;
  • 582,00 € per la licenza individuale;
  • 290,00 € come contributo annuale per controlli e verifiche, da corrispondersi entro un mese dalla consegna della licenza e poi annualmente.

Quanti soldi servono per aprire una Posta privata?

Le cifre riguardanti il denaro che occorre per aprire una Posta privata sono ovviamente puramente indicative e approssimative. Diciamo che può oscillare tra un minimo di 15.000 ai 40.000 euro. Le reti di poste private in franchising richiedono un investimento più ridotto, a partire da meno di 4.000 euro, sebbene poi si sarà meno indipendenti e occorrerà operare secondo le direttive indicate dal franchiser.

Inoltre, il costo di affiliazione è molto vario, ci sono franchiser che richiedono poco inizialmente ma poi pretendono le royalties durante l’attività (come appunto 4mila euro se non meno). O, viceversa, un investimento più massiccio all’inizio (anche di 20mila euro) ma poi pretendono poco o nulla in corso d’opera.

Posta privata: meglio franchising o indipendente?

Come tutte le cose, decidere di affiliarsi ad un franchising ha sia vantaggi che svantaggi.

Tra i vantaggi annoveriamo:

  • assistenza e formazione continua per affiliato e dipendenti;
  • assistenza tecnica e gestionale;
  • allestimento del locale già presente e quasi sempre spesato;
  • consulenza commerciale;
  • dotazione del materiale per operare (cancelleria, dispositivi tecnologici, divise, ecc.);
  • predisposizione dei contatti con i corrieri e le piattaforme e-commerce già avviati;
  • individuazione sul territorio di una location strategica per il successo dell’attività
  • godere di un brand già conosciuto e conoscibile, senza necessità di doversi far conoscere sul territorio tramite pubblicità.

Tra gli svantaggi di operare in franchising invece annoveriamo:

  • scarso o nullo margine decisionale, dato che tutto o quasi viene “imposto dall’alto”;
  • costo d’ingresso per affiliarsi oneroso o, in alternativo, royalties continua da versare.

Volendo rispondere alla domanda di partenza, affiliarsi a un franchising potrebbe essere utile quando si ha poco capitale iniziale e magari si opta per un’affiliazione che ci richiederà una royalties su base mensile o annuale. Al limite, una volta acquisita dimestichezza col settore e si ha un capitale maggiore da investire, ci si può anche sganciare dal franchiser e intraprendere l’attività indipendente facendo fede sulla fidelizzazione dei clienti acquisiti negli anni.

Viceversa, se si ha un importante capitale iniziale da investire (almeno 50mila euro), spirito imprenditoriale e voglia di cimentarsi in questa attività in grande espansione e ormai consolidata in tutta Italia, allora si può scegliere da subito l’indipendenza.

Migliori Franchising di Posta privata

Ecco, al momento della scrittura, i migliori franchising di Posta privata divisi per Nome, tipo di servizio proposto e costi previsti*:

NomeDescrizioneCosti
MavapayFranchising multi servizi con piattaforma innovativa e completa.Canone annuo di 400 € + IVA.
Dottor InkNegozio di Cartucce, Cartoleria e Servizi.Dai 5.000 euro in su.
La Posta Privata NazionaleAgenzia di posta privata e multi servizi tra le più diffuse in Italia.Dai 7.000 euro in su.
Centro PostaPosta privata e centro multiservizi, anche con formula corner in attività già avviate.Da 7.900 euro in su.
La Post@ NazionaleFondata nel 2009, vanta un know-how solido, esperienza matura, ed un format snello senza fee né royalty.A partire da € 1.599.
Posta CentraleNetwork di servizi postali con oltre 70 agenzie aperte sul territorio Italiano.A partire da € 6.400.
SiPostaInvestimento modulabile sulle esigenze dell’affiliato, con possibilità di finanziamento totale.Da concordare.
ParcelValueSi rivolge soprattutto alle PMI.A partire da € 7.300.
Mail Boxes Etc.Uno dei primissimi ad avviare tale servizio, di livello internazionale, offre inoltre la possibilità di finanziamento dell’investimento. Da concordare.
QuiPosteGrazie alla sua grande rete capillare, ad un format snello ed all’investimento accessibile.A partire da € 4.900, CORNER a partire da € 99.
Smmart POINTPiù grande fornitore di servizi di stampa industriale e postale in Italia: Velocè Industry.A partire da € 2.600 con corner formula “Indipendent”.
*Per i costi si consiglia sempre un passaggio sul sito ufficiale per eventuali aggiornamenti.

Quanto si guadagna con una Posta privata

Quali sono i guadagni derivanti da una Posta privata? Anche qui le cifre sono da intendersi indicative. Occorre comunque partire dai grandi numeri, relativi al settore: ormai il settore relativo agli operatori postali macina fatturati che viaggiano verso i 7 miliardi di euro all’anno, con una crescita costante da qualche anno.

Si stima che il guadagno medio di una posta privata oscilli tra i 30mila ai 60mila euro l’anno. Tutto dipende da quanti pacchi in entrata e in uscita vengono gestiti, dal numero di bollette pagate, se si fa parte di un franchising o meno e così via.

Dipende principalmente dal tipo di servizio offerto e dal numero di operazioni svolte. Certo, un guadagno annuo una volta andati a regime inferiore ai 30mila euro potrebbe rivelarsi insostenibile, alla luce dei tanti costi da sostenere.

Corner Poste private: cos’è e come funziona

Un’alternativa potrebbe essere quella di aggiungere un’attività di Poste Private all’interno di un’attività già avviata. Si pensi ad Agenzie di Viaggi, di Lavoro o di Grafica & Stampa, così come Ferramenta, Tabacchini e così via. Abbiamo approfondito questa possibilità Qui quando abbiamo parlato di come aprire un Punto di ritiro Amazon (Hub).

Aprire una Posta privata conviene?

Parliamo di un’attività fortemente in ascesa, che richiede vari costi, una certa predisposizione agli altri e allo stress, ma che può rivelarsi vincente una volta ingranato. Anche perché l’e-commerce è entrato a pieno regime nelle abitudini degli italiani, così come la disaffezione a un servizio come quello offerto da Poste italiane (per quanto molto migliorato rispetto al passato).

Dunque, bisogna farsi due conti in tasca e capire se si è pronti ad affrontare quella che è a tutti gli effetti un’avventura imprenditoriale. Prendendo anche in considerazione la strada del franchising.

Conclusioni

Le Poste private rappresentano ormai un punto di riferimento territoriale per quanti devono spedire o ritirare pacchi e per quanti devono pagare le varie utenze. E, dunque, sono diventate anche un’occasione imprenditoriale.

  • Per aprire una Posta privata bisogna espletare varie pratiche legali e burocratiche;
  • I costi di avvio e di gestione in itinere sono diversi, alcuni fissi, altri variabili;
  • I guadagni dipendono molto dal tipo e dal numero di operazioni concluse ogni giorni;
  • La scelta o meno del Franchising dipende se vogliamo far parte di un’attività già riconosciuta e avviata oppure vogliamo partire in modo indipendente. Non mancano vantaggi e svantaggi.


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