Aprire concessionaria o autosalone conviene? Come fare, guadagni, costi, differenze

Aprire concessionaria o autosalone conviene? Come fare, guadagni, costi, differenze

In questa guida completa vediamo come aprire una concessionaria di auto e un autosalone, i costi, i guadagni, se conviene.

Aprire una concessionaria di auto o un autosalone è il sogno di molti, soprattutto, ovviamente, per chi ha una straordinaria passione per il mondo delle auto. Un mondo affascinante, in continua evoluzione, ma anche sottoposto a crisi cicliche talvolta anche pesanti.

Dunque, la passione per l’automotive non basta ma occorre anche grande capacità imprenditoriale, fiuto per gli affari, saper cogliere le novità del settore, tenere i piedi per terra quando le cose vanno bene. E, di contro, gestire i momenti difficili se le cose vanno male.

Di seguito vediamo dunque cos’è una concessionaria di auto, la differenza con l’autosalone, quali sono i potenziali guadagni e i potenziali costi, aprire una concessionaria di auto di lusso, differenze tra auto nuove e usate, come vendere anche le moto, come avere nel parco auto anche quelle elettriche, come funziona il leasing, se conviene davvero aprire una concessionaria di auto o un autosalone, ecc.

Si dice concessionario o concessionaria di auto?

Partiamo prima da una differenza squisitamente semantica. In realtà si può dire con entrambi i modi, dipende semplicemente a cosa si fa riferimento aiutandoci con l’enciclopedia Garzanti:

  1. Concessionaria di auto: società preposta alla vendita di auto;
  2. Concessionario di auto: il titolare della concessionaria, colui che ha ottenuto l’autorizzazione per vendere le auto.

Differenza tra concessionaria di auto e autosalone

Sebbene le due tipologie di attività siano spesso confuse, in realtà tra concessionaria e autosalone c’è una differenza neanche troppo sottile:

  1. Tramite l’autosalone è possibile vendere auto nuove e usate di più marchi, senza un mandato ufficiale di una casa madre;
  2. la concessionaria, invece, vende auto nuove di una casa sola con cui hai scelto di collaborare; oppure diversi marchi ma sempre afferenti alla stessa casa produttrice.

Dunque, la linea di confine non è certo così sottile e la scelta finale spetta chiaramente a chi decide di investire.

Meglio aprire autosalone o concessionaria? Quale conviene

Come immaginabile, le due attività portano in dote rispettivamente vari vantaggi e svantaggi da tenere presenti.

a) Vantaggi di una concessionaria di auto

La concessionaria fa sicuramente un’impressione più professionale e rassicurante, poiché lascia intendere che alle spalle abbia un marchio solido, soprattutto se riguarda una casa produttiva dalla storia importante e riconoscibile (Ford, Bmw, Volkswagen, Toyota, Tesla, ecc.). Si avrà quindi il vantaggio a inizio attività di poter poggiare su un brand già noto e avere clienti potenziali affezionati a esso o interessati a un suo modello.

b) Svantaggi di una concessionaria

La concessionaria, per esempio, ha molti più vincoli rispetto a un autosalone, poiché si è vincolati appunto a una casa madre, che imporrà il numero e il modello delle auto esposte, così come il prezzo, i servizi da aggiungere, le possibilità di sconto e finanziarie, perfino le dimensioni del locale. Si è come una sorta di franchising o succursale insomma. Occorre poi stabilire se si possa vendere anche auto usate. Altro grande svantaggio è che si è legati a doppio filo con l’azienda produttrice, nella buona e nella cattiva sorte. Dunque, in caso di flop di un modello, di uno scandalo o di una crisi profonda, si affonderà con essa.

c) Vantaggi di un autosalone

L’autosalone, invece, può esporre automobili di diverse marche, vendere non solo il nuovo ma anche l’usato e scegliere da chi acquistare le macchine (case produttrici o altri rivenditori). Ha dunque totale libertà di azione, anche su sconti e finanziarie da applicare.

d) Svantaggi di un autosalone

Lo svantaggio principale riguarda il fatto che, soprattutto agli inizi, occorre farsi conoscere. Quindi investire molto in pubblicità (volantinaggio, Social, cartellonistica) e lavorare di più per fidelizzare il cliente. Non si ha alle spalle un marchio che possa farci da volano iniziale e reggerci in itinere.

Quale marchio scegliere per aprire una concessionaria di auto?

Prima di vedere l’iter burocratico da seguire, è scontato che bisogna in primis scegliere quale marchio rappresenterà la concessionaria di auto che si sta aprendo. Dunque, servirà un’attenta analisi del mercato, che fotografi passato, presente e soprattutto prospettive future delle varie case automobilistiche.

Ciò servirà per non commettere l’errore di puntare su una casa automobilistica dal passato glorioso ma che non è riuscita ad aggiornarsi alle nuove tendenze (si pensi alla digitalizzazione e alle auto elettriche). Oppure che sta vivendo un buon momento attuale, ma che si tratta di fuoco di paglia.

Insomma, servirebbe un buon compromesso scegliendo un brand dal passato solido ma che si sta aggiornando passo passo con le nuove tecnologie e i nuovi gusti degli automobilisti.

Come aprire una concessionaria di auto: iter burocratico

Inutile dire che, per avviare una concessionaria di auto in Italia, occorre un importante iter burocratico, tipico del nostro paese. In primis, avere una partita IVA con codice ATECO 45.11.01 (“Commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e autoveicoli leggeri”). Registrare poi l’impresa presso il Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territoriale di riferimento. Inoltre, bisogna comunicare al Comune dove essa ha sede l’inizio dell’attività (ottenere la cosiddetta SCIA). al Comune andrà poi richiesta l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna.

Occorre poi richiedere al Comando dei vigili urbani il certificato di prevenzione incendi, che sarà rilasciato solo dopo ispezione che stabilirà se il locale è adeguato alla normativa anti-incendio. Non mancherà poi l’iscrizione all’INPS e all’INAIL per sé e per i propri dipendenti.

L’ideale sarebbe sempre farsi aiutare da un consulente fiscale, poiché le leggi italiane sono diverse e cambiano spesso.

Molto importante sarà la scelta del locale o dei locali presso cui esporre le auto. I quali devono rispondere ai requisiti di sicurezza e igiene prescritti dalla legge. Devono essere molto spaziosi, per poter esporre il parco auto sia all’interno che all’esterno. Così per rendere anche confortevole la visita dei clienti, dotandosi anche di poltroncine per eventuali attese.

Importante poi che ci siano degli uffici ben arredati dove accoglierli per stabilire tutti i dettagli. Sarà importante dare un senso di serietà, professionalità e familiarità al cliente.

Potrebbe anche essere utile dotarsi di servizi aggiuntivi. Come una società assicurativa ubicata all’interno della concessionaria, così da agevolare l’assicurazione dell’auto contestualmente al suo acquisto e magari avere un’entrata in più facendosi pagare l’affitto dell’ufficio dove l’assicurazione ha sede.

Così come dotarsi di un’officina meccanico/elettrauto per i tagliandi futuri o risolvere eventuali difetti di produzione o post-vendita dell’auto. Anche ciò da un senso di essere un’azienda multiservizi e professionale, oltre a garantire un’altra entrata.

Accordarsi con banche e società finanziarie per poter attivare in loco finanziarie per i clienti.

Come aprire un autosalone: iter burocratico

Dato che si tratta di due attività molto simili, almeno nella pratica, l’iter è lo stesso di quello visto per la concessionaria. Cambia solo il fatto che, vendendo auto nuove e usate di più marche, non occorrerà fare prima un’indagine di mercato per individuare il brand migliore. Ma, in questo caso, si può puntare su più marchi che poi possono essere modificati in base all’andamento del mercato.

Ricapitoliamo i passaggi da seguire per aprire un’autosalone:

  • attribuzione della partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate territoriale (codice ATECO 45.11.01 “Commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e autoveicoli leggeri”);
  • iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio territoriale di riferimento;
  • comunicazione di avvio attività presso il comune (SCIA);
  • permesso da parte del Comune di esporre un’insegna;
  • certificato di prevenzione incendi rilasciato dal Comando dei vigili;
  • iscrizione all’INPS e all’INAIL.

A ciò occorre aggiungere la possibilità di dotarsi di servizi aggiuntivi, e quindi di altri procedimenti per dotarsi degli stessi:

  • accordi con banche o società di prestiti per concedere finanziarie ai clienti;
  • avvalersi di un’officina, quindi avere un locale adeguato aggiuntivo e un team specializzato. Scelta quanto mai azzeccata se si vendono anche auto usate, più soggette a problemi;
  • scegliere una società assicuratrice che abbia sede all’interno dell’autosalone, per facilitare le pratiche assicurative per il cliente.

Quanto costa aprire una concessionaria di auto

I costi a cui si va incontro sono molteplici:

  • tutte le tasse per avviare l’attività e durante il suo corso;
  • il locale: affitto, pagamento di tasse (utenze, tassa dei rifiuti, IMU, ecc.), manutenzione e pulizia;
  • showroom: pulizia delle auto;
  • personale: stipendio e contributo per i dipendenti, del team dell’officina meccanica annessa (se presente e se internalizzata);
  • arredamento: da acquistare inizialmente e da manutenere nel tempo;
  • acquisto delle automobili, in base agli accordi con la casa madre;
  • costi per la pubblicità: creazione e gestione di un sito web, un Social Media Manager per curare il profilo sui Social, volantinaggio, cartellonistica, inserzioni sui giornali, spot televisivi e/o radiofonici, ecc.;
  • eventi per mostrare il proprio parco auto, prevedendo magari un catering e pagando lo straordinario ai dipendenti se si tiene di domenica.

Dunque, non è facile rispondere alla domanda “quanto costa aprire una concessionaria di auto?“. Ma è intuibile che parliamo di spese iniziali di centinaia di migliaia di euro. Poi dipende da alcune scelte che si fanno sui servizi da proporre, la proprietà o meno del locale (scelta che alla lunga può pagare sicuramente), il numero di dipendenti, le attività di marketing, gli accordi con la casa madre, ecc.

Quanto costa aprire un autosalone

I costi per aprire un autosalone sono pressoché uguali a quelli visti per una concessionaria di auto. Sebbene cambi l’acquisto delle auto, poiché dovrà essere il titolare a essere bravo a scegliere il nuovo e l’usato da proporre sulla base delle tendenze del mercato.

Se si punta più sull’usato e a un locale inizialmente dalle dimensioni ridotte con poche auto esposte, e giusto 2-3 dipendenti, si può partire con gradualità per farsi conoscere al fine di testare il mercato e farsi un’idea. Per poi, eventualmente, espandersi.

Un’autosalone offre maggiori margini di azione.

Quanto si guadagna con una concessionaria di auto?

Inutile dire che anche qui le cifre sono difficili da formulare. Di solito, il concessionario guadagna una percentuale sul costo di ogni auto venduta intorno al 5%. Ma dipende anche dalla casa madre. Ci sono anche brand che offrono i 2/3 di ricavi sul prezzo dell’auto venduta.

Occorre poi sempre ricordare che al proprio guadagno occorre sottrarre tutti i costi fissi e variabili legati all’attività. Pertanto, molto dipende dal numero di auto vendute ogni anno, dal loro prezzo (legato al segmento di appartenenza), dal margine di guadagno concesso dalla casa madre per ogni vettura venduta e dai servizi offerti al cliente che possono portare entrate aggiuntive.

Quanto si guadagna con un autosalone?

Per quanto riguarda i guadagni derivanti da un’autosalone, anche qui bisogna dire che dipenderà molto dal numero di auto vendute ogni anno, dal loro prezzo (al quale occorrerà sottrarre quanto l’abbiamo pagata) e dai servizi aggiuntivi che offriamo ai clienti. Occorrerà poi sottrarre tutti i costi fissi e variabili legati all’attività.

Se si ingrana e ci si sa fare, i margini di guadagno possono essere notevoli, ma i rischi di acquistare auto rimaste poi invendute o che hanno presentato molti difetti post-vendita (si pensi a quelle usate) sono sempre in agguato.

Requisiti per aprire una concessionaria di auto

I requisiti sono sostanzialmente tre:

  1. possibilità economica: per aprire e gestire una concessionaria di auto servono ingenti capitali, ovvero centinaia di migliaia di euro. E’ possibile anche mettersi in società ma scegliendo bene i compagni di viaggio perché truffe, malintesi e sgarri sono all’ordine del giorno. Se non si dispone di denaro a sufficienza è preferibile non lanciarsi in questa avventura, perché si rischia un indebitamento che potrà solo aggravarsi, finendo in una drammatica spirale;
  2. passione e conoscenza per il mondo delle auto: la scelta di una casa madre è fondamentale e richiede un’approfondita conoscenza dell’automotive. Così come per le successive scelte strategiche, sebbene i margini siano ridotti perché molte cose ci verranno imposte dal brand. Importante sarà anche consigliare l’auto e per fare ciò, occorre conoscere bene la vettura (ma si può anche essere solo titolari mentre per il rapporto col pubblico ci si avvale di personale specializzato;
  3. restare aggiornati su leggi e burocrazia: occorre sempre stare al passo con le nuove leggi e le possibilità di finanziamento che i governi offrono (per esempio, i cosiddetti ecoincentivi);
  4. predisposizione verso gli altri: questo è un lavoro ideale per chi ha pazienza e grandi doti dialettiche e persuasive al fine di vendere il prodotto, magari a proprio vantaggio. Salvo il caso in cui non ci si avvalga di personale specializzato per il contatto e la vendita con i clienti (car seller). Ma anche se si è titolari, occorre comunque rapportarsi con fornitori, soci e dipendenti.

Requisiti per aprire un autosalone

  1. possibilità economica: per aprire e gestire un autosalone occorrono ingenti capitali, ovvero centinaia di migliaia di euro. E’ possibile anche mettersi in società ma scegliendo bene i compagni di viaggio perché truffe, malintesi e sgarri sono all’ordine del giorno. Si può anche iniziare con un piccolo locale, pochi dipendenti e poche auto, così da non fare il passo più grande della gamba. Se non si dispone di denaro a sufficienza è preferibile non lanciarsi in questa avventura, perché si rischia un indebitamento che potrà solo aggravarsi, finendo in una drammatica spirale;
  2. passione e conoscenza per il mondo delle auto: occorre scegliere in modo accurato le auto che hanno maggiore possibilità di essere vendute. Quanto all’usato, inoltre, occorre farsi avvalere di specialisti che la esaminino bene, per evitare poi problemi con il cliente;
  3. restare aggiornati su leggi e burocrazia: occorre sempre stare al passo con le nuove leggi e le possibilità di finanziamento che i governi offrono (per esempio, i cosiddetti ecoincentivi);
  4. predisposizione verso gli altri: questo è un lavoro ideale per chi ha pazienza e grandi doti dialettiche e persuasive al fine di vendere il prodotto, magari a proprio vantaggio. Salvo il caso in cui non ci si avvalga di personale specializzato per il contatto e la vendita con i clienti (car seller). Ma anche se si è titolari, occorre comunque rapportarsi con fornitori, soci e dipendenti.

Cos’è e come funziona il leasing

Per entrambe le formule è anche possibile aggiungere un servizio di leasing, ovvero di noleggio auto solitamente per un periodo breve che può andare da uno o due anni. Se prima il leasing era concesso solo a chi ha Partita Iva, da qualche anno viene stipulato anche a chi non possiede Partita Iva. Alla fine del cojntratto, il cliente può scegliere di riscattare l’auto e diventarne proprietario, a un prezzo inferiore rispetto a quanto avrebbe pagato acquistandola dal primo momento.

Si tratta della possibilità di un guadagno aggiuntivo per un concessionario o chi possiede un autosalone. Occorre mettere “nero su bianco tutte le condizioni e i servizi appannaggio del cliente, come la copertura dei danni, l’assicurazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria, ecc. Più servizi son inclusi, più la rata mensile è ovviamente alta.

Conclusioni: conviene aprire una concessionaria o un autosalone?

Dunque, nel corso di questa guida completa abbiamo visto tutti gli aspetti che riguardano aprire una concessionaria e aprire un autosalone. Le due tipologie di attività convergono su alcuni aspetti mentre divergono su altri e hanno entrambe vantaggi e svantaggi.

Per entrambi valgono comunque gli stessi requisiti, sebbene cambi soprattutto la scelta delle auto che si fa molto più evidente, strategica e delicata per il proprietario di un autosalone. Mentre chi opta per una concessionaria troverà decisivo questo passaggio a inizio attività, riguardo il brand da rappresentare.

In generale, occorre tener presente che il settore delle auto sta vivendo profonde trasformazioni, spinte soprattutto dal digitale e dall’elettrico, quindi si può dire che sia molto diverso da quanto si viveva fino a una decina di anni fa. Inoltre, è un settore che vive di continue cadute e riprese, quindi bisogna gestire bene sia i momenti positivi che i momenti negativi.

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