Diventare guida turistica conviene? Come fare, requisiti, stipendio, sbocchi lavorativi

Diventare guida turistica conviene? Come fare, requisiti, stipendio, sbocchi lavorativi

Vediamo come diventare guida turistica, quanto guadagna, i requisiti, la differenza con l’accompagnatore turistico, se serve la laurea e la Partita Iva, gli sbocchi.

Il settore delle guide turistiche è stato oggetto di una profonda riforma tramite la nuova legge 2023-2024 che disciplina la professione. Pertanto, diventare guida turistica comporta vantare una serie di requisiti, nonché sostenere un esame per conseguire l’abilitazione e dunque l’iscrizione dell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche.

Del resto, per un paese come l’Italia che vanta un patrimonio culturale incredibile, svolgere il ruolo di guida turistica è senza esagerazioni delicato, poiché è chiamato a presentarlo ai turisti nostrani e stranieri che vogliono conoscerlo e apprezzarlo. Dunque, serve grande preparazione e, ovviamente, altre “soft skills nice to have” come grande empatia.

Dunque, vediamo di seguito cosa fa una guida turistica, come si diventa guida turistica, quanto guadagna, i requisiti che deve vantare, la differenza tra guida turistica e accompagnatore turistico, se serve la laurea e la Partita Iva, gli sbocchi lavorativi, i vantaggi e svantaggi.

Cosa fa una guida turistica: le mansioni

La guida turistica è un professionista abilitato ad accogliere e ad accompagnare turisti sia italiani che stranieri – in gruppo, in coppia o da soli – nella visita di luoghi culturali al chiuso o all’aperto. Questi ultimi possono essere musei, parchi archeologici, giardini, gallerie d’arte, edifici storici (castelli, ruderi, palazzi reali, ecc.), luoghi sacri, e così via.

La guida turistica ne illustra la storia, il significato, i punti più importanti, risponde alle loro curiosità. L’esposizione non deve essere solo precisa e didascalica, ma anche alleggerita da aneddoti e leggende (ove esistono e si tramandano), oltre che battute e sorrisi. Purché sempre rientrando nei ranghi del ruolo che riveste. Così da rendere la visita coinvolgente e non pesante.

Queste, in sintesi, le mansioni svolte da una guida turistica:

  • pianifica gli itinerari migliori possibili da proporre ai turisti, massimizzando i tempi;
  • predispone il materiale informativo (brochure e dépliant cartacei), le mappe ed eventuali supporti audio che possono essere utili per la visita e di supporto alla sua spiegazione;
  • accoglie i visitatori in punti prestabiliti;
  • garantisce il rispetto del programma e degli orari;
  • fornisce informazioni approfondite di carattere storico-artistico, le impreziosisce con curiosità e aneddoti, risponde con gentilezza a tutte le loro domande e curiosità. Invitando anche i visitatori a porle;
  • illustra a fine visita altri luoghi culturali non di sua competenza ma che i turisti potrebbero visitare. Anche per creare una rete tra i vari siti culturali della zona;
  • far conoscere le tradizioni, le attività culturali e l’offerta enogastronomica del territorio, sempre per il motivo detto poc’anzi.

Una guida turistica potrebbe però anche lavorare in zone impervie, selvagge, quando l’itinerario è soprattutto naturalistico.

Quali sono i requisiti per fare la guida turistica

Una guida turistica deve avere 6 tipi di requisiti:

  1. profonda formazione storico-artistica dei luoghi che è chiamata a illustrare;
  2. conoscenza di più lingue, in primis l’inglese;
  3. abilità organizzative generali;
  4. empatia e predisposizione verso il prossimo;
  5. buona salute fisica e mentale, poiché si passano tante ore in piedi e camminando, oltre che a contatto con molte persone;
  6. requisiti obbligatori previsti per legge.

Quanto alla prima caratteristica, va da sé che una guida turistica deve conoscere bene il sito culturale che presenta ai visitatori (storia ufficiale, leggende, aneddoti curiosi e simpatici). Anche per rispondere alle loro domande. Del resto, molti turisti già si informano sul web prima di visitare un luogo culturale e potrebbero coglierci impreparati su alcuni aspetti che avevamo tralasciato o ignorato.

Essenziale poi la conoscenza di più lingue. L’inglese va conosciuto alla perfezione, giacché è la lingua Universale. Altre lingue fondamentali sono lo spagnolo e il francese, lingue molto parlare, soprattutto in America latina la prima e in Africa la seconda. Importante sarebbe poi conoscere il tedesco, visto che molti turisti che giungono in Italia sono proprio i tedeschi e non tutti accettano di parlare inglese (un po’ come i francesi). In base poi agli afflussi, potrebbe essere richiesta anche una o più lingue asiatiche (cinese, giapponese o arabo). In genere, negli annunci e nei concorsi le lingue da conoscenre sono comunque riportate.

La terza skill riguarda le abilità organizzative e di problem solving, visto che, come abbiamo detto, una guida turistica è chiamata a fornire materiale formativo ai visitatori, pianificare la loro visita nel rispetto dei tempi, nonché risolvere sul posto eventuali imprevisti e non farli pesare troppo ai visitatori.

Infine, l’ultimo requisito riguarda le doti relazionali ed empatiche, dato che si ha a che fare con molti visitatori ogni giorno. Mai perdere la pazienza e cercare di gestire anche gruppi o singoli visitatori indisciplinati. In casi di pericolo o comportamenti vandalici, meglio chiamare addetti alla sicurezza e non prendere decisioni avventate.

Quanto ai requisiti obbligatori previsti dalla legge ce ne occupiamo nel prossimo paragrafo, dove rispondiamo alla domanda “cosa serve per fare la guida turistica”?

Come si diventa guida turistica

Vediamo ora qual è l’iter da seguire per diventare una guida turistica, alla luce delle ultime novità introdotte nel settore.

Occorre innanzitutto sapere che per svolgere la professione di guida turistica è necessario superare l’esame di abilitazione, propedeutico all’iscrizione all’Elenco Nazionale delle guide turistiche istituito dal Ministero della cultura.

Questi i requisiti necessari per accedere all’esame per diventare guida turistica:

  • avere compiuto 18 anni di età, quindi essere maggiorenni;
  • essere cittadino italiano o di uno stato membro dell’Unione europea (poi eventualmente mettersi in regola con la permanenza nel nostro paese). In caso di cittadini extracomunitari, ovvero non appartenenti a Stati dell’Unione europea, occorre essere in regola con la normativa in materia di immigrazione e di lavoro;
  • godere dei diritti civili e politici, quindi non aver subìto o riportato condanne;
  • vantare una laurea triennale o una laurea magistrale o di vecchio ordinamento (più avanti vedremo qual è preferibile);
  • certificazioni di almeno due lingue: una di livello C1 e la seconda di livello B2. Quali sono solitamente indicate nel bando.

Di seguito vediamo come funziona l’esame per diventare guida turistica.

Come funziona l’esame per diventare guida turistica

Per conoscere le date dell’Esame per l’abilitazione alla professione di Guida Turistica, stabilite dal Ministero del Turismo ogni anno tramite apposito bando, occorre riferirsi alla Gazzetta ufficiale.

L’esame consta di 3 prove:

  1. scritta
  2. orale
  3. tecnico-pratica

Superato l’esame, si ottiene come detto l’iscrizione all’Elenco Nazionale delle guide turistiche, ma occorre anche in seguito seguire corsi di specializzazione e di aggiornamento autorizzati dal Ministero del Turismo, della durata minima di cinquanta ore e con cadenza triennale. Ciò consentirà anche di avere più opportunità lavorative, nonché iscriversi in appositi sezioni dell’Elenco Nazionale, dunque specializzarsi.

Quali sono le materie dell’esame per diventare guida turistica

Parliamo ora specificamente delle materie inerenti all’esame per diventare guida turistica.

a) Materie della prova scritta

La prova scritta consta di quesiti a risposta multipla e domande generali su:

legislazione, organizzazione turistica e Storia dell’Arte italiana, con particolare riguardo ai siti artistici oggetto di domanda per la specifica abilitazione, ossia quelli del territorio per il quale si intende ottenere il patentino.

b) Materie della prova orale

Le materie della prova orale dell’esame per diventare guida turistica sono praticamente le stesse affrontate per la prova scritta, a cui però aggiungere domande per verificare le competenze linguistiche richieste.

c) Prova tecnico-pratica

Il candidato viene sottoposto a una simulazione di una visita guidata, utilizzando anche supporti multimediali. In questo modo dovrà dimostrare dimestichezza con l’organizzazione della visita, ma anche empatia con i turisti e capacità di guidarli. Oltre che, ovviamente, conoscenza del luogo culturale che è chiamata ad illustrare.

Per fare la guida turistica serve la laurea?

Sì, come detto, secondo le nuove disposizioni, occorre una laurea triennale o una laurea magistrale o una laurea di vecchio ordinamento. Ogni bando poi dovrebbe riportare anche l’indirizzo specifico richiesto. Generalmente, è afferente a una o più tra le seguenti discipline:

  • Lettere
  • Archeologia
  • Storia dell’arte
  • Lingue e letterature straniere
  • Storia dell’Arte
  • Conservazione dei beni culturali
  • Turismo

Oltre alla laurea, si potrebbe ulteriormente arricchire la propria conoscenza e il proprio Cv con un Master in turismo.

Per fare la guida turistica occorre aprire la Partita Iva?

Non necessariamente, dipende dal contesto in cui si lavora. Infatti, una guida turistica potrebbe essere assunta come dipendente a tempo indeterminato, per esempio quando lavora come figura fissa in un museo, un parco archeologico o altri siti pubblici culturali.

Oppure, potrebbe lavorare sempre come lavoratore dipendente ma con contratti a termine, quindi a tempo determinato o stagionali. Per esempio, per quelle strutture o sito all’aperto, che aprono solo in determinati periodi dell’anno, quando, per la zona in cui si trova, l’afflusso dei turisti è maggiore (in genere nella stagione estiva, o, di contro, invernale).

Infine, potrebbe lavorare come collaboratore esterno venendogli richiesto esplicitamente il possesso della Partita Iva. Il codice Ateco per le guide turistiche o gli accompagnatori turistici è

ATECO 79.90.20 – attività delle guide e degli accompagnatori turistici

La Partita Iva può essere avviata in modo indipendente, disbrigando le pratiche da soli, oppure tramite commercialista. Quest’ultima è la scelta preferibile, poiché commettere qualche errore è sempre possibile. Inoltre, il commercialista potrebbe curare anche tutti i successivi aspetti fiscali e tributari. Aprire una Partita Iva comporta vari obblighi fiscali e contributivi, che si possono mitigare aderendo a un regime forfettario (purché non si superino i limiti reddituali annuali previsti per legge).

Quanto guadagna una guida turistica: stipendio

Lo stipendio medio mensile di una guida turistica dipenderà da diversi fattori:

  1. esperienza lavorativa;
  2. datore per cui lavora;
  3. tipo di contratto;
  4. se lavora anche in festivi e nelle ore serali.

Secondo le stime dell’agenzia di lavoro interinale Ranstad, lo stipendio medio di una guida turistica è di circa 1300€. Mentre altre statistiche parlano di uno stipendio di circa € 28.000 lordi annui. Si potrebbero però anche toccare punte più alte, superiori a € 36.000 l’anno. Di contro, potrebbe anche lavorare per periodi ristretti con contratti stagionali o addirittura a gettone in base alle prenotazioni.

Qual è la differenza tra guida turistica e accompagnatore turistico

Occorre poi vedere quali sono le differenze tra guida turistica e accompagnatore turistico, facilmente confondibili.

L’accompagnatore turistico ha una professionalità più limitata rispetto alla guida turistica. Infatti, il suo ruolo è semplicemente (per modo di dire, si tratta comunque di un lavoro importante e di tutto rispetto, specie nelle zone più ostili) quello di guidare e supportare i turisti e i visitatori negli spostamenti alla scoperta di luoghi e itinerari nazionali ed esteri, di solito organizzati da tour operator e agenzie di viaggi.

Tuttavia, rispetto a quanto fa una guida turistica, non deve fornire spiegazioni e informazioni di carattere storico-culturali. Pertanto, si occupa soprattutto degli aspetti pratici, amministrativi e burocratici del viaggio. Vanta alcuni medesimi requisiti di una guida turistica, tranne per la conoscenza approfondita del luogo culturale per cui lavora e l’iter di abilitazione, che è differente. E che vedremo nel prossimo paragrafo.

Come si diventa accompagnatore turistico

Per diventare accompagnatore turistico occorre possedere un diploma di secondo grado (più volgarmente conosciuto come diploma di scuola superiore) e il patentino che si ottiene sostenendo e superando un esame. Almeno che non si sia laureati in ambito umanistico o turistico.

L’esame si divide in una prova scritta e una orale, vertenti sulle seguenti materie:

  • geografia turistica
  • normativa del turismo
  • una o più lingue straniere scelte dal candidato.

Dove lavora una guida turistica: gli sbocchi

Vediamo dove generalmente lavora una guida turistica:

  • musei, gallerie d’arte o mostre;
  • città d’arte, nei borghi o in siti naturalistici;
  • parchi e scavi archeologici;
  • in tutti i luoghi culturali che si fregiano di appartenere al patrimonio UNESCO;
  • chiese, santuari e altri luoghi di culto;
  • luoghi legati all’enogastronomia;
  • zone selvatiche e immerse nella natura (itinerari naturalistici anche con risvolti culturali).

Conviene fare la guida turistica? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare come guida turistica.

a) Vantaggi di fare la guida turistica:

  • Lavoro appassionante, soprattutto per chi ama la cultura ed è appassionato anche nel divulgarla;
  • Professione a contatto con tante persone ogni giorno, provenienti da paesi e culture diverse;

b) Svantaggi di fare la guida turistica:

  • Non sempre il guadagno è commisurato al lavoro svolto in termini di abnegazione e conoscenze. Inoltre, potrebbe essere richiesta l’apertura di una Partita Iva, svantaggiosa per diversi aspetti rispetto a un contratto da lavoro dipendente.
  • Lavoro spesso precario, a gettone o a tempo determinato.

Qui abbiamo parlato di come aprire un’agenzia di viaggi.

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