Vediamo dunque come diventare stilista di moda, i requisiti, quanto guadagna, gli sbocchi possibili, se conviene.
Lo stilista di moda – noto a livello internazionale come Fashion designer – è colui che disegna capi di abbigliamento e/o accessori per un singolo brand o più brand. Può specializzarsi in un singolo stile o decidere di approcciarne più tipi.
Occorre naturalmente un talento naturale, una passione per il disegno, una spiccata vena creativa e, ovviamente, tanta passione per il mondo della moda e le nuove tendenze. Tuttavia, queste doti da sole non bastano. Occorre anche affinarle tramite corsi di formazione e tanta esperienza.
L’Italia ha fatto scuola in questo settore, con tanti stilisti di fama internazionale. Tanto che Milano, insieme a Parigi, è considerata la capitale mondiale della Moda.
Vediamo dunque come diventare stilista di moda, i requisiti, quanto guadagna, gli sbocchi possibili.
Come si diventa stilista di moda
Per diventare fashion designer, come detto, servono doti innate e predisposizioni, ma sarebbe sempre opportuno affinarle seguendo dei corsi di formazione adeguati. Si potrebbe però già partire dalla scuola, seguendo un percorso che porti già un approccio all’arte e al disegno. Come il liceo artistico.
Non esistono in Italia percorsi universitari specifici, uno dei tanti paradossi di un paese che vede la Moda tra le sue tante eccellenze. Dunque sarebbe ideale seguire una Scuola di moda, cercando però di verificarne sempre la serietà, le recensioni veritiere di chi l’ha frequentata già (meglio affidarsi a piattaforme come Google o Truspilot e non alle recensioni riportate sui siti ufficiali), se offre la possibilità di uno stage.
Inoltre, può essere anche utile viaggiare all’estero, confrontarsi con altre realtà. Partecipare a sfilate, contest, eventi. Per respirare l’ambiente e il Fashion system.
Qual è la migliore Scuola di Moda in Italia
Ecco un elenco delle migliori scuole di moda presenti in Italia al momento della scrittura. Per ciascuna è possibile arrivare al sito cliccando sul nome. Come immaginabile, si trovano tutte a Milano, Roma o Firenze.
Non è detto comunque che vicino casa vostra non ci siano scuole di moda o enti di formazione accreditati che offrano un’adeguata formazione come fashion designer.
- Accademia Costume & Moda (ACM), sede a Roma
- Polimoda, sede a Firenze
- Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), di Milano
- Istituto Europeo di Design (IED), con sede a Milano
- Istituto Marangoni, sedi a Milano e Firenze
- Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), corso di Laurea Triennale in Design della moda e Arti multimediali;
- IFDA, con sede a Mlano
- Modartech, con sede a Pontedera
Qual è la migliore Scuola di Moda nel Mondo
Se invece avete la possibilità e il desiderio di iscrivervi a una Scuola di moda internazionale, ecco quelle che ad oggi sono considerate le migliori:
- Parsons School of Design, con sede a New York;
- Fashion Institute of Technology (FIT), con sede a Manhattan;
- London College of Fashion, presso la University of the Arts di Londra;
- Drexel Westphal College of Media Arts & Design, con sede in Pennsylvania;
- ESMOD (École supérieure des arts et techniques de la mode), con sede a Parigi;
- Royal College of Art (RCA) con sede a Londra;
- Central Saint Martins (CSM) con se a Londra;
- Swedish School of Textiles – University of Borås, a Boras in Svezia;
- National Institute of Fashion Technology (NIFT), in India.
Requisiti per diventare stilista di moda
Riepiloghiamo quelli che sono i requisiti principali per svolgere il lavoro di Fashion designer. Vedremo che, in linea di massima, uno stilista di moda deve essere competente in disegno, figurinismo, illustrazione digitale, merceologia dei materiali, lavorazioni e tecniche artigianali e industriali, modellistica e prototipia, essere visionari e sociologi. Ma saper utilizzare anche software e programmi specifici. Ma entriamo nello specifico.
Ottime capacità di disegno
Il fashion blogger deve, per forza di cose, saper disegnare. Dai bozzetti iniziali fino al prodotto finale.
Saper usare le tecnologie
Anche il lavoro di fashion designer si è sempre più tecnologizzato, con l’uso di software per disegnare i modelli. Certo, utilizzare ancora un banco di lavoro classico con penna e matita è romantico e da veri stilisti. Ma spesso sono le stesse case di moda ad esigerlo, anche per essere competitivi. Del resto, i software consentono di riprodurre i modelli in 3D, quindi più dettagliati. Oltretutto, anche qui sta prendendo sempre più piede l’Intelligenza artificiale.
Conoscenza dei materiali
Per realizzare il disegno di un abito o di un accessorio indossabile, il fashion designer deve anche conoscere i materiali con cui sarà realizzato. Per capire anche quanto possa essere davvero realizzabile come lo ha immaginato.
Capacità di aggiornarsi e capire la società che lo circonda
Il fashion designer conosce ed interpreta la società che lo circonda, per far sì che le sue creazioni possano avere un mercato. Possiede quindi anche conoscenze sociali e antropologiche. Poi la moda è anche fatta per plagiare la società e plasmarla a propria volta. Ma a fare ciò ci riescono pochi stilisti Top e dopo anni di esperienza.
Gestione dello stress
Un fashion designer deve anche gestire lo stress, le pressioni di chi vuole un risultato e dà scadenze. Spesso per trovare il modello definitivo servono molti tentativi e tante bozze.
Essere visionari
Uno stilista deve avere anche una forte immaginazione, nonché vera e propria attitudine visionaria.
Dove lavora uno stilista di Moda: gli sbocchi lavorativi
Un fashion designer può ricoprire tanti ruoli:
- Fashion Designer
- Assistant Designer
- Product developer
- Fashion Stylist
- Cool Hunter
- Fashion Graphic Design
Può lavorare per enti di ricerca e sviluppo nell’area della cultura dell’abbigliamento e come disegnatore di costumi di scena per teatro, cinema, televisione.
Lavora come autonomo per una o più aziende o professionisti, ma anche come dipendente.
Per fare lo stilista di moda serve la Partita Iva?
Non sempre, dipende. Se si lavora come dipendente ovviamente no. Se si lavora come libero professionista, diventa necessaria se si tratta del proprio lavoro prevalente e se si superano i 5mila euro lordi all’anno di guadagno. Altrimenti, possono anche andare bene pagamenti tramite ritenuta d’acconto.
In caso di apertura della Partita Iva, occorrerà aprirla con Codice Ateco codici Ateco: 74.10.10 – “Attività di design di moda e design industriale“.
Per quanto riguarda la posizione pensionistica, occorrerà iscriversi alla gestione Artigiana INPS che prevede ogni anno un versamento di due quote:
- una fissa, equivalente a 4.208,40 € annuali;
- una del 24% sul reddito eccedente al minimale di 17.504 €.
Consigliamo comunque di chiedere assistenza a uno studio commercialista, anche per tutte le incombenze fiscali e burocratiche successive.
Conviene fare lo stilista di moda? Vantaggi e svantaggi
Vediamo quali sono i Pro e i Contro di fare il Fashion designer.
Vantaggi
- Possibilità di dare sfogo alla vostra vena creativa, con sempre nuovi progetti;
- Possibilità di lavorare su più tipologie di prodotti (abiti, intimo, accessori), divise, ecc.);
- Ottime prospettive di guadagno, soprattutto raggiunta una certa notorietà ed esperienza;
Svantaggi
- Non è facile emergere subito, ci vorranno probabilmente diversi anni per emergere definitivamente e non è detto che accada;
- Occorre una certa predisposizione allo stress. Saper avere la mente lucida nonostante aspettative, pressioni e richieste;
- Rispetto ad altra professioni, lavora poco con il pubblico e molto da libero professionista. E ciò può essere un problema per chi cerca un’occupazione stabile.
Qui abbiamo parlato di come aprire un negozio di abbigliamento.