Mental coach: come si diventa, quanto guadagna, differenze con Life coach

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Vediamo come diventare Mental coach, quanto guadagna, i requisiti, gli sbocchi, la differenza con Life coach, se conviene.

La figura del Mental coach è sempre più richiesta e in più ambiti. Letteralmente traducibile in “allenatore della mente” è una figura professionale che agisce allo scopo di stimolare il paziente, aiutarlo a ritrovare fiducia in se stesso, raggiungere i suoi obiettivi e quelli del team per cui lavora, ecc. Una figura che non va confusa con il Life coach.

In tempi di massima competizione ma anche massima incertezza nel futuro e crollo di ogni certezza tradizionale, come quelli in cui viviamo, questa professione sta assumendo un ruolo centrale.

Dunque, potrebbe essere uno sbocco lavorativo molto interessante. Di seguito, vediamo quindi come diventare Mental coach, quanto guadagna (stipendio ideale), quali sono i requisiti, gli sbocchi, se conviene davvero svolgere questa professione. Una diramazione moderna della psicologia.

Mental coach: chi è e cosa fa

Partiamo dalle basi. Una mental coach supporta il o la cliente, – dett* coachee – per aiutarl* a raggiungere gli obiettivi prefissati, fornendogli gli strumenti necessari per far emergere le potenzialità personali. Ma anche allenarle e migliorarle.

Dunque, questa figura professionale lavora sul cliente affinché acquisisca consapevolezza di sé. Del resto, quanti si rivolgono a un Mental coach hanno proprio questo problema: hanno perso fiducia in loro stessi, dopo un esame andato male, dopo alcune ramanzine dei superiori, dopo aver perso il lavoro, dopo una serie di fallimenti sportivi, e così via.

A volte la perdita di fiducia in se stessi sopraggiunge senza un particolare motivo. Si tratta di blocchi improvvisi, imprevisti, perfino senza ragioni. E proprio il fatto di non riuscire a spiegarci il perché, finiamo per crollare psicologicamente e peggiorare la situazione. Qui subentra il mental coach e la sua capacità di lavorare sul cliente.

Sintentizzando in pochi passaggi cosa fa un allenatore mentale:

  • stabilisce una relazione di fiducia con il cliente, ascoltando le sue problematiche;
  • stabilisce gli obiettivi specifici che dovranno raggiungere insieme, proprio come un atleta e un allenatore;
  • individua ciò che il cliente percepisce come ostacolo verso la realizzazione del suo obiettivo;
  • offre al cliente gli strumenti adatti per superare quanto lo blocca, compresi i giudizi altrui e lo stress;
  • aiuta il cliente a non auto-sabotarsi e ad accrescere la sua autostima.

Dove lavora un Mental coach: sbocchi lavorativi

La figura del Mental coach viene spesso associata al settore sportivo. Per aiutare gli atleti ma anche gli allenatori a superare un momento di blocco. Ma ormai è chiamato in causa in tanti ambiti:

  • in aziende, per aiutare manager, quadri o dipendenti a superare i propri obiettivi, che sono quelli di tutta la società;
  • per freelance e liberi professionisti (dai copywriter agli artisti passando per commercianti e architetti, ecc.) aiutandoli a ritrovare la creatività e il successo con i propri clienti nel vendere i propri prodotti e servizi.

Come diventare Mental coach

Partiamo col dire che non esiste né un corso di laurea specifico per diventare Mental coach, né un Albo. Tuttavia, sarebbe sbagliato credere che si tratti di un ambito professionale dove regni l’anarchia.

Infatti, viene regolamentato dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 che ne definisce per grandi linee come dovrebbe agire. Inoltre, tale legge consente di iscriversi su base volontaria alle associazioni di categoria professionali inserite negli elenchi del Ministero dello Sviluppo economico. Tali associazioni potranno poi rilasciare un attestato di qualifica professionale dei servizi prestati dai soci.

Pertanto, al fine di avere un riconoscimento, sarebbe opportuno rivolgersi ad Associazioni come:

  • Associazione Italiana Coach Professionisti
  • Associazione Professionale Nazionale del Coaching
  • Associazione Coaching Italia

In genere si tratta di corsi che durano 150 ore, nel corso dei quali si affrontano argomenti come:

  • team coaching;
  • fondamenti e caratteristiche della leadership;
  • coaching per le realtà aziendali;
  • feedback da offrire ai clienti.

E’ anche possibile seguire corsi individuali organizzati da Mental coach rinomati, che solitamente si svolgono online, in streaming, tra videocall e materiale didattico offerto su un sito web dedicato.

A prescindere che si tratti di enti o singoli professionisti, l’importante è affidarsi a persone competenti, qualificati, riconosciute come tali. Meglio accertarsene anche tramite le recensioni oggettive rilasciate da chi ha già seguito i loro corsi. Il rischio è di perdere soldi e tempo, cosa che di questi tempi non può permettersi più nessuno.

Differenze Mental coach e Life coach

In realtà, un ambito molto simile a quello del Mental coach, è il Life coach. Per quanto le due figure professionali sembrino simili e facilmente confondibili, esistono delle differenze sostanzali.

  • Life coach: si concentra sul supporto individuale per il raggiungimento degli obiettivi personali e professionali nella vita quotidiana;
  • Mental coach: specializzato nel miglioramento delle prestazioni mentali e psicologiche degli individui, soprattutto in contesti competitivi come lo sport, gli affari e le prestazioni artistiche.

Quindi, riassumendo, se il Life coach aiuta il cliente ad affrontare le difficoltà del quotidiano, il Mental coach aiuta il cliente a superare obiettivi nel suo ambito professionale. Che si tratti di sport, aziende, attività autonoma, ecc.

Quali sono i requisiti per diventare Mental coach

Vediamo quali sono alcuni dei requisiti che chi vuole intraprendere la carriera di allenatore mentale deve avere:

  • Capacità di ascolto;
  • Tanta pazienza;
  • Forte empatia;
  • Saper porre le domande giuste;
  • Ottima capacità organizzativa;
  • Competenze di marketing e comunicazione.

Quale laurea serve per fare il Mental coach?

Come detto, non esiste al momento della scrittura, un corso di laurea specifico per svolgere questa professione. Sicuramente, può aiutare seguire un corso di laurea affine alla comprensione della psiche umana, alla capacità di stimolare persone giù di morale alla capacità di ascolto degli altri.

Lauree affini potrebbero essere Psicologia e Scienze motorie, le quali conferiscono una infarinatura solida.

Quanto guadagna un Mental coach: lo stipendio

Non esiste uno stipendio fisso per un Mental coach, almeno che non lavori come dipendente per una società che si occupa di ciò.

In genere, una sessione con un cliente dura un’ora e la parcella dipende da vari fattori: la propria esperienza, l’ambito di cui si occupa, il target dei clienti. In genere può andare dagli 80 euro fino ai mille euro. La media invece si attesta intorno ai 250 euro a seduta.

Ovviamente, quando si è agli inizi, si può chiedere anche meno, come 30-50 euro a sessione. Certo, non bisogna neppure sminuirsi troppo.

Pertanto, i compensi possono variare tantissimo e non si può dare una cifra fissa. Ma se si diventa bravi e la propria clientela è fatta da Vip e manager importanti, i guadagni potranno essere notevoli.

Per fare il Mental coach serve la Partita Iva?

Se la professione viene svolta in modo continuativo ed è prevalente, allora sì. Altrimenti può bastare una ritenuta d’acconto per mettersi in regola col Fisco.

La Partita Iva diventa necessaria se i compensi annui superano i 5mila euro lordi all’anno. Il codice Ateco sarà

85.59.20 – “Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale”

Il consiglio è comunque di chiedere consigli ed eventualmente farsi assistere da un commercialista, giacché questa materia è molto intricata ed è facile sbagliare.

Conviene fare il Mental coach? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di fare il mental coach.

Vantaggi

  • Lavoro stimolante e gratificante;
  • Non esiste un percorso accademico da svolgere e questo può essere un vantaggio per chi ha già una certa predisposizione a svolgere questo lavoro e non ha voglia di studiare;
  • Ottime prospettive di guadagno.

Svantaggi

  • Figura professionale non ancora diffusa e pienamente riconosciuta in Italia;
  • I guadagni possono variare tanto e nei primi anni la strada potrebbe essere in salita;
  • Professione svolta da molti Vip ed ex atleti, dunque non manca la concorrenza.

Qui abbiamo parlato di come diventare un Personal trainer.

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