Lavorare nel personale ATA: come fare, requisiti, stipendio, se conviene

Lavorare nel personale ATA: come fare, requisiti, stipendio, se conviene

Vediamo come lavorare nel personale ATA, i requisiti necessari, i profili, qual è lo stipendio, se conviene davvero.

Lavorare nel personale ATA rappresenta un’ottima opportunità per inserirsi nel mondo della scuola in modo piuttosto semplice e veloce, fermo restando che occorrano determinati requisiti e titoli.

Infatti, sono tanti i profili per cui candidarsi e non occorre affrontare un concorso ma bisogna inserirsi in una graduatoria. Da alcuni anni, inoltre, occorre possedere almeno il Diploma di maturità, mentre prima bastava anche la Licenza di Terza Media. Oggi solo chi ha già fatto domanda quando era ancora possibile, puoi inoltrarla e aggiornare il profilo.

Vediamo dunque come lavorare nel personale ATA, quali sono i requisiti necessari, i profili per cui candidarsi, qual è lo stipendio, se conviene lavorare nel personale ATA. Qui invece abbiamo parlato di come diventare insegnanti.

Cosa significa Personale ATA

ATA” è un acronimo, che indica il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario statale che lavora nella scuola italiana. Dunque, parliamo del personale non docente, a cui sono conferiti incarichi di lavoro a tempo determinato, indeterminato, o sotto forma di supplenze.

Come funzionano le graduatorie del Personale ATA

Le graduatorie stabiliscono chi abbia la priorità per ottenere un incarico. Sono stabiliti sulla base di punteggi assegnati in base a una somma dei punti assegnati ad ogni titolo che possiede. In particolare, titoli di studio, certificati, anni di esperienza nelle scuole.

Le graduatorie sono suddivise tra quelle di circolo e di istituto, e quelle provinciali. Vediamo meglio come funziona la suddivisione.

GRADUATORIE DI CIRCOLO E D’ISTITUTO

Si tratta delle graduatorie utilizzate per le assunzioni a tempo determinato e le supplenze del personale ATA. Si dividono a loro volta in 3 fasce:

  • Graduatorie ATA prima fascia: Comprende i candidati inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti (24 mesi – art 554 del D.lgs 297/1994);
  • Graduatorie ATA seconda fascia: Comprende i candidati inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento per CS, negli elenchi provinciali ad esaurimento per AA, AT, CU, IF e GU (DM 75/2001), e negli elenchi provinciali ad esaurimento per CR (DM 35/2004);
  • Graduatorie ATA terza fascia: Viene redatta sulla base dell’apposito concorso personale ATA, che viene bandito dal MIUR ogni 3 anni per l’affidamento di incarichi di supplenza a tempo determinato.

GRADUATORIE ED ELENCHI PROVINCIALI

Sono propedeutiche alle assunzioni a tempo indeterminato e al conferimento di supplenze annuali e temporanee. A loro volta si suddividono in 2 tipologie:

  1. Graduatorie provinciali permanenti;
  2. Graduatorie ed elenchi provinciali ad esaurimento.

Come funzionano le graduatorie DSGA

Discorso a parte meritano i Direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA), per i quali sono previsti appositi bandi ordinari per assunzioni a tempo indeterminato. Va poi detto che le graduatorie DSGA redatte possono essere usate anche per l’affidamento di incarichi di lavoro temporanei.

Cosa fa il personale ATA

Le mansioni spettanti al personale ATA possono essere le più disparate. Semplifichiamo con questo elenco:

A seconda del profilo professionale di riferimento, infatti, può svolgere mansioni

  • amministrative
  • contabili
  • gestionali
  • strumentali
  • operative
  • sorveglianza

Quali sono i profili nel Personale ATA

Vediamo quali sono i profili previsti nel Personale ATA:

  • Collaboratori scolastici
  • Assistenti Amministrativi e Tecnici
  • Cuochi
  • Infermieri
  • Guardarobieri
  • Direttori

Come lavorare nel personale ATA

Come detto, occorre fare domanda sul portale di Istanze online, con i bandi che sono pubblicati periodicamente in base al tipo di profilo e di ruolo. La domanda può essere aggiornata quando si è già inoltrata, apportando modifiche laddove ci siano novità, con la possibilità di cambiare anche destinazione.

La selezione come detto avviene solo per titoli, dunque non avvengono prove scritte e orali come accade solitamente per i concorsi pubblici.

I titoli da possedere si dividono in:

  1. titoli culturali: titoli di studio, qualifiche, certificati, ecc.;
  2. titoli servizio: gli anni di lavoro svolti nel ruolo per cui ci si candida o in altri.

C’è però una eccezione: il concorso DSGA per i posti di Direttore dei servizi generali ed amministrativi, che invece è per titoli ed esami.

Il punteggio viene assegnato in base al tipo di titolo posseduto e di recente, per evitare la piaga dei diplomifici e delle fabbriche di certificati, si è rinnovato il punteggio assegnato per ciascun titolo. Generalmente andando al ribasso, per evitare la corsa all’acquisizione di titoli, spesso in modo piuttosto facilitato. Il che penalizza invece chi invece se li è sudati.

Quali sono i requisiti per lavorare nel Personale ATA

Il personale ATA è suddiviso in 4 Aree principali, che mostriamo di seguito.

AREA A

Si tratta dei Collaboratori scolastici (CS). Per svolgere questo ruolo, occorre avere uno dei seguenti titoli:

  • diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale;
  • diploma di maestro d’arte;
  • diploma di scuola magistrale per l’infanzia;
  • diploma di maturità;
  • attestati e/o diplomi di qualifica professionale, della durata di 3 anni, rilasciati o riconosciuti dalle Regioni.

AREA AS

Qui rientrano i Collaboratori scolastici addetti all’azienda agraria (CR), i quali lavorano specificamente presso gli istituti agrari.

Devono possedere uno dei seguenti titoli:

  • diploma di qualifica professionale di operatore agrituristico;
  • operatore agro industriale o operatore agro ambientale.

AREA B

Qui troviamo più profili:

  • Assistenti Amministrativi (AA): possesso del diploma di maturità.
  • Assistenti Tecnici (AT): lavorano presso le scuole secondarie di secondo grado. E devono possedere un diploma di maturità che dia accesso a una o più aree di laboratorio previste specificamente nel bando.
  • Cuochi (CU): lavorano presso convitti ed educandati. Devono possedere un diploma di qualifica professionale di Operatore dei servizi di ristorazione – settore cucina.
  • Profilo: Infermieri (IF): lavorano presso convitti ed educandati. Devono possedere una laurea in Scienze Infermieristiche o titoli omogenei per esercitare la professione di Infermiere.
  • Profilo: Guardarobieri (GU): lavorano presso convitti ed educandati. Occorre possedere il diploma di qualifica professionale di Operatore della moda.

AREA D

In questa ultima area rientrano i Direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA). Devono possedere uno dei seguenti titoli:

  • laurea in Giurisprudenza;
  • laurea in Scienze Politiche Sociali e Amministrative o Economia e Commercio;
  • titoli equipollenti.

Qual è lo stipendio del Personale ATA?

Gli stipendi del Personale ATA sono stabiliti dal CCNL Istruzione e Ricerca. Ecco le retribuzioni lorde mensili di base, soggette ovviamente a variazioni periodiche in base al rinnovo contrattuale:

  • collaboratori scolastici: 1.294 euro;
  • collaboratori dei servizi/addetti aziende agrarie: 1.327 euro;
  • assistenti amministrativo e tecnici: 1.450 euro;
  • cuochi: 1.450 euro;
  • infermieri: 1.450 euro;
  • guardarobieri: 1.450 euro;
  • coordinatori amministrativi e tecnici: 1.658 euro;
  • direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA): 1.916 euro.

Conviene lavorare nel Personale ATA?

Possiamo dire che sicuramente tentare di entrare nel Personale ATA può essere un’ottima possibilità per trovare lavoro, soprattutto per la Terza fascia, dove, a parte un diploma di scuola secondaria, non servono particolari qualifiche. Se non da acquisire per aumentare il proprio punteggio.

Certo, resta da individuare la provincia dove c’è più possibilità di entrare in base al proprio profilo. Inoltre, occorre fare i conti con il costo della vita locale, che talvolta può essere troppo alto e non alla portata del proprio stipendio effettivo.

Qui abbiamo parlato delle lauree che danno le maggiori possibilità di lavorare.

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