Vediamo come lavorare nell’Intelligenza artificiale, i profili richiesti, come formarsi, gli stipendi e come candidarsi.
Il mondo del lavoro sta già facendo i conti con l’Intelligenza artificiale (IA), con lavori che sono spariti, altri che cambiano profondamente e altri ancora che sono completamente nuovi. Lavorare con l’IA può essere dunque indispensabile per il futuro, forse inevitabile, almeno per molti profili.
Ciò sta scatenando preoccupazioni, che sfociano spesso in un luddismo 3.0, che rievoca quello scatenato dalla Rivoluzione industriale nell’800 del secolo scorso e quello successivo con l’avvento di internet. Ma i cambiamenti non possono essere fermati, bensì, occorre regolarli e anche adattarsi.
L’IA comporta grandi rischi, certo, dovuti alla distorsione della realtà che può cogliere impreparati i meno avvezzi alla tecnologia o i più ingenui e poco preparati. Ma anche grandi opportunità e potenzialità di cui molte sconosciute, anche nel mondo del lavoro.
Vediamo di seguito quali sono i principali lavori con l’Intelligenza artificiale, i profili richiesti, come formarsi e come candidarsi per lavorare nell’IA.
Cos’è l’Intelligenza artificiale (IA)
Per intelligenza artificiale (IA) si intende la capacità di una macchina di mostrare capacità umane quali per esempio il saper ragionare, apprendere, pianificare e creare ex novo da zero.
Dunque, la grande novità di questa tecnologia è proprio questa: saper creare da zero, ragionare sulle cose, apprendere dall’ambiente circostante, riuscire a ragionare per arrivare a una risposta. Pertanto, è in grado di risolvere problemi in totale autonomia, raggiungere obiettivi.
Il computer riceve i dati, li processa e risponde.
L’IA capisce gli errori compiuti, tiene presente le azioni precedenti già compiute e da quelle si adegua per il futuro. Proprio come un essere umano.
Esistono 2 tipi di intelligenza artificiale:
- Software: assistenti virtuali, software di analisi di immagini, motori di ricerca, sistemi di riconoscimento facciale e vocale;
- Incorporata: robot, veicoli autonomi, droni, l’internet delle cose (IOT).
Principali lavori con l’Intelligenza artificiale (IA)
Vediamo quali sono i profili principali che lavorano con l’Intelligenza artificiale.
Data Scientist
E’ un esperto nella raccolta, organizzazione e analisi di grandi quantità di dati (dette Big Data), spesso con il supporto di software preposti allo scopo. Sono ormai diventati fondamentali per le aziende, per aiutarle a prendere decisioni di business più intelligenti e redditizie. In genere si tratta d matematici, esperti di computer ma anche scopritori di tendenze.
Ha dimestichezza con le tecniche matematico-statistiche, lo sviluppo e l’implementazione di algoritmi di ML, ha confidenza con molti linguaggi di programmazione (soprattutto R o Python) e gestisce gli Analytics. Sa estrarre dati dal database MySQL, ma anche utilizzare tabelle pivot in Excel. Altra capacità che gli spetta è quella di saper produrre visualizzazioni chiare e sintetiche destinate ai clienti o ai datori di lavoro affinché sappiano leggerli.
Sviluppatore di intelligenza artificiale
Una delle figure principali per lo sviluppo e la diffusione dell’IA. E’ infatti la figura che costruisce,, testa e distribuire algoritmi di ML e modelli di IA. Tali sistemi sono quelli che permettono la creazione di tutto quanto è basato sull’IA, come gli assistenti virtuali usati sui siti per i clienti, la robotica e le applicazioni di apprendimento automatico.
Le skills principali richieste sono: conoscenza della programmazione, della matematica e dell’apprendimento automatico.
Ingegneri dell’Intelligenza artificiale
Sono le figure che fanno da ponte tra le aziende e l’IA, per aiutarle a ridurre i costi, aumentare i profitti e prendere decisioni aziendali adeguate. Da un lato realizzano l’infrastruttura che le aziende poi sfrutteranno ma dall’altro le aiutano a interpretare i risultati per trovare sempre le soluzioni migliori e correggere gli errori.
Ingegnere dell’IOT
Per IOT si intende l’Internet of things, traducibile in Internet delle cose, ovvero il sistema che vede interconnesse persone, oggetti e animali. Sa realizzare dispositivi, piattaforme, software, hardware e sistemi IoT combinando dati, tecnologia e ricerca.
Tra le skills richieste troviamo conoscenze nella programmazione informatica e nella sicurezza della rete. Ma anche competenze in architettura e dei principi IoT, ML e ovviamente nell’IA.
Ricercatore dell’IA
E’ la figura che deve trovare il modo affinché un software basato sull’Intelligenza artificiale sappia eseguire processi cognitivi che imitano la mente umana. Generalmente lavorano nella robotica, elaborazione del linguaggio naturale, bioingegneria e nel machine learning.
Consulente dell’IA
In parole povere, è colui che “vende” i software ad aziende, istituzioni e privati che possano sfruttarle appieno, presentando loro i vantaggi e, si spera, anche i rischi che essi comportano.
Oltre alla mera vendita, devono anche saper guidare il cliente verso il loro miglior utilizzo.
Specialista di etica dell’Intelligenza artificiale
E’ la figura che mostra tutti i possibili rischi dell’intelligenza agli attori che devono poi andranno ad utilizzarla. Deve quindi aiutare a tracciare linee guida e politiche pronte a comprendere i problemi futuri e a risolverli. Quindi, oltre ai potenziali destinatari, è una figura di riferimento essenziale anche per i legislatori che devono limitare l’utilizzo di questa tecnologia.
Esperto in elaborazione del linguaggio naturale
E’ la figura che cerca di fare in modo che l’Intelligenza artificiale comprenda il più possibile il linguaggio umano. Si pensi per esempio a Chatgpt e alla necessità che comprenda quanto gli viene richiesto di eseguire. Oppure agli assistenti artificiali che rispondono alle chat.
Le risposte devono essere quanto più coerenti alle domande poste.
Esperto di robotica
La robotica è un altro settore che sta sfruttando e sfrutterà sempre più l’IA. Questa figura si occupa di far in modo che i robot migliorino sempre più le prestazioni e l’autonomia nello svolgimento delle diverse mansioni che sono chiamati a svolgere: nel mondo del lavoro, dell’assistenza alle persone, dell’accoglienza ai clienti, nel servire ai tavoli, ecc.
E’ una figura che sa mixare competenze informatiche a competenze elettroniche e meccaniche.
Esperto di cybersecurity
L’Intelligenza artificiale è sempre più chiamata a rilevare virus e minacce informatiche, combatterle e finanche prevenirle. Del resto, ormai la guerra si combatte anche con gli strumenti informatici e ciò prenderà sempre più il posto delle armi. Questa figura deve quindi saper introdurre e sempre più inserire l’IA in questo settore.
Esperto di IA nella sanità
L’intelligenza artificiale sarà sempre più usata anche in ambito sanitario, diventando un valido alleato per i medici e per i pazienti. In tal caso, oltre a conoscenze in ambito IA, occorrono anche conoscenze nella biomedicina.
Fintech Business Analyst
E’ l’esperto di Fintech, ovvero della tecnologia nella finanza. Si pensi all’Home banking, alle piattaforme di investimento, ecc.
Deve dunque saper sviluppare gli strumenti digitali che saranno applicati in ambito finanziario, analizzando le esigenze aziendali nel contesto dei servizi finanziari.
Specialista della trasformazione digitale
E’ colui che si occupa dei processi di trasformazione dei formati tradizionali dei vari settori in formato digitale. La cosiddetta digital transition, aiutando aziende, privati e istituzioni a convertire il proprio operato adeguandolo alle moderne esigenze.
Prompt designer
E’ colui specializzato nel dare le istruzioni all’AI in modo che esegua un compito. Che può essere realizzare un testo, elaborare un’immagine, eseguire una conversazione, compiere un gesto, ecc.
Cosa studiare per lavorare nell’Intelligenza artificiale
Dipende ovviamente dalla figura che siamo preposti a svolgere, o che ambiamo ad essere.
Ormai le università italiane si stanno adeguando realizzando corsi con indirizzi specifici. I corsi di laurea più adeguati sono:
- Ingegneria meccanica
- Ingegneria informatica
- Ingegneria gestionale
- Ingegneria elettronica
Tuttavia, anche le facoltà umanistiche si stanno sempre più adeguando a questa trasformazione della società e del mercato del lavoro dovuta all’IA. In particolare:
- Giurisprudenza
- Sociologia
- Psicologia
- Lettere e filosofia
proprio per le implicazioni dell’IA in ambito legislativo, sociologico, psicologico e semantico.
Poi ci sono le facoltà scientifiche che pure si stanno adeguando, come:
- Medicina
- Biologia
- Agraria
Purtroppo il sistema universitario italiano è sempre molto lento e refrattario ad assimilare le novità del mercato del lavoro, con tutte le conseguenze che ciò comporta sulle difficoltà per i laureati di trovare un lavoro.
Per chi può permetterselo, sarebbe ideale studiare all’estero, in paesi che sono già molto più avanti su questo campo, come gli Usa, il Giappone, la Corea del sud o la Gran Bretagna.
Ovviamente, non deve mancare la conoscenza della lingua inglese, visto che si affronteranno molti termini in lingua inglese. Possibilmente almeno un livello C1.
Oltre alla mera laurea ed eventuali Master, può essere utile seguire anche:
- Corsi online: si pensi a Piattaforme come Codeacademy, Udemy, edX e Coursera;
- Boot camp: sono una sorta di corsi ma più concentrati e brevi;
- Conferenze sul tema;
- Programmi di certificazione: per acquisire certificati e restare sempre aggiornati.
Requisiti per lavorare con l’Intelligenza artificiale
Vediamo invece quali sono le principali skills richieste per lavorare con l’IA:
- Machine learning: la competenza che fa sì che la macchina sappia eseguire comportamenti intelligenti e a rispondere in modo appropriato agli stimoli in tempo reale. Dunque servono competenze in algoritmi, framework, tecniche di ML, deep learning;
- Analisi dei dati: saper usare strumenti di manipolazione e organizzazione dati come SQL, Pandas e NumPy;
- Programmazione: avere conoscenza dei seguenti linguaggi
- Python
- Java
- R
- C++
- Net
- Conoscenza di librerie e framework importanti come: TensorFlow, PyTorch e Scikit-learn.
Inutile dire che serve anche molta passione per l’informatica e la meccanica, oltre che un livello di inglese come detto di almeno il livello C1.
Quanto si guadagna lavorando con l’Intelligenza artificiale? Lo stipendio
Lo stipendio dipende naturalmente dal ruolo che si svolge, dall’esperienza, dall’azienda per la quale si lavora, dal paese in cui si lavora, ecc. Possiamo comunque dire che oggi gli stipendi sono tendenzialmente elevati poiché di specialisti ce ne sono ancora pochi e l’IA è agli inizi della propria espansione.
Ecco qualche esempio:
- Ingegneri di machine learning: da 45.000 € a 84.000 €;
- Data scientist: da 30.000 € a 80.000 €;
- Ricercatore AI: tra 35.000 € e 75.000 €.
- Ingegnere AI: tra 40.000 € e 80.000 €.
Dove cercare e trovare lavoro nell’Intelligenza artificiale
Cercare e trovare lavoro nell’Intelligenza artificiale non è diverso da altri settori. Ci si può affidare a siti specializzati in annunci di lavoro come:
- Indeed
- Monster
- InfoJobs
Oppure inviare la propria candidatura spontanea sui siti delle aziende specializzate nell’IA, come:
- Nvidia (NVDA)
- C3.ai (AI)
- UiPath (PATH)
- Palo Alto Networks (PANW)
- Amazon (AMZN)
- Synopsys (SNPS)
- Cadence Design Systems (CDNS)
- Microsoft (MSFT)
- KLA (KLAC)
- Alphabet (GOOGL)
Sebbene a dominare siano le aziende americane, si stanno facendo strada anche aziende non statunitensi, come:
- ImaginAi (photo editing, israeliana)
- PolyAi (chatbot vocali, l’inglese)
- RevComm (analisi vocale, giapponese )
- Synthesia (video istantanei, inglese)
- Trigo (checkout senza cassa per il retail, israeliana)
Conviene lavorare nell’Intelligenza artificiale (IA)? Vantaggi e svantaggi
Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare con l’Intelligenza artificiale (IA).
a) Vantaggi di lavorare nell’Intelligenza artificiale:
- Settore in forse espansione, che ha ancora tutto da dire e rivelare;
- Stipendi elevati, essendo richieste forti specializzazioni ed essendoci ancora pochi profili a disposizione;
- Tantissimi settori coinvolti, di ambiti diversi.
b) Svantaggi di lavorare nell’Intelligenza artificiale:
- Forte concorrenza di ingegneri a basso costo, come gli indiani;
- In Italia siamo molto indietro e potrebbe essere necessario espatriare per trovare lavoro.
Qui abbiamo parlato di come lavorare nei videogiochi.