Lavorare in Australia conviene? Documenti necessari, stipendi, sbocchi, aprire attività

Lavorare in Australia conviene? Documenti necessari, stipendi, sbocchi, aprire attività

Vediamo quali sono i documenti per lavorare in Australia, gli stipendi, il caro vita, gli sbocchi lavorativi, come aprire attività, ecc.

Lavorare in Australia è un’opportunità che stuzzica molti giovani. Una terra così affascinante, un’esplosione di natura misto però anche a un paese tecnologicamente molto avanzato.

Vivere e lavorare in Australia comporta delle scelte molto radicali, in primis per la distanza che divide il nostro paese da quelle meravigliose terre. Ma anche per un cambio di abitudini e di regole. Inoltre, la patria dei canguri e dei koala ha delle rigide regole d’ingresso.

Vediamo dunque quali sono i documenti necessari per lavorare in Australia, gli stipendi, il caro vita, gli sbocchi lavorativi, se la patente italiana lì vale e altre info utili.

Quali sono i documenti necessari per lavorare in Australia

Per vivere e lavorare in Australia serve un Visto. Ne esistono diversi, ottenibili in modo differente. Vediamoli di seguito.

a) Working Holiday Visa

Questo Visto può essere acquisito dagli Under 30. Si tratta di un visto vacanza-lavoro. Permette di inserirsi in modo provvisorio nel mondo del lavoro australiano ma anche di perfezionare l’inglese (che ricordiamo avere una propria inflessione rispetto all’inglese classico).

Il visto è valido per un anno e può essere rinnovato se si svolgono determinati lavori per almeno tre mesi. Lavori stagionali, prevalentemente nel settore agricolo e generalmente pure situate in aree remote del paese. Le cosiddette Farm. Si lavora soprattutto all’aperto, in mansioni di raccolta di frutta e ortaggi. Ma anche nella gestione degli animali da fattoria.

b) Student Visa

Altro visto provvisorio, questa volta legato allo studio, dato che si tratta di un visto per studenti. Ci si iscrive quindi a una facoltà australiana e nel frattempo si lavora part-time.

La durata è collegata alla lunghezza del percorso universitario prescelto, e naturalmente non si può furbamente temporeggiare impiegando tanti anni in più rispetto al dovuto, perché dopo un tot di tempo non sarà più rinnovato.

c) Sponsor Visa

Questo Visto è ottenibile attraverso la sponsorizzazione di un’azienda australiana e dura tra i 2 e i 4 anni.

d)  Skilled Visa

Questo visto viene concesso a persone che svolgono una professione particolarmente richiesta in Australia. Non bisogna aver superato i 45 anni, occorre conoscere la lingua inglese a un livello adeguato e possedere titoli di studio ed esperienza professionale considerati rilevanti.

Per scoprire quali lavori danno diritto all’ottenimento di questo visto sono riportati nel cosiddetto Combined List of Eligible Skilled Occupations. Eccone alcuni:

  • personale sanitario
  • ingegneri
  • operai specializzati
  • muratori
  • ecc.

In generale, per informazioni maggiori e aggiornate rimandiamo al sito ufficiale del Department of Home Affairs australiano, nonché al sito ufficiale dell’Ambasciata australiana a Roma.

Lavori più richiesti in Australia

Quali sono gli sbocchi lavorativi in Australia? Il paese ha delle rigide regole di ingresso e dunque apre volentieri le porte soprattutto a quanti non vogliono svolgere determinati lavori. O che, per il titolo di studio o per la propria esperienza lavorativa, possono dare molto alla società australiana.

Ecco i lavori maggiormente richiesti in Australia:

  • Chef
  • Meccanico
  • Medico
  • Infermiere
  • Ingegnere
  • Architetto
  • Veterinario
  • Saldatore
  • Fabbro
  • Muratore
  • Falegname
  • Piastrellista
  • Restaurant Manager
  • Hotel Manager
  • Insegnante

Come cercare lavoro in Australia

Come consigliano diversi esperti del mercato del lavoro australiano, è pressocché inutile cercare lavoro dall’Italia, poiché in genere le aziende australiane tendono a scartare chi si trova ancora nel proprio paese e deve svolgere tutto l’iter necessario.

Potrebbe magari tornare utile contattare datori di lavoro italiani che si trovano lì o italiani che già vivono e lavorano in Australia per avere info utili e magari trovare persone interessate al nostro profilo.

Pertanto, l’ideale sarebbe individuare il visto per noi più congeniale e avviare le pratiche. Giunto in Australia, le prime cose da fare sono acquistare una scheda SIM australiana, aprire un conto corrente e richiedere il Tax File Number (il nostro codice fiscale).

Meglio riferirsi per esempio a un sito ufficiale governativo come il Department of Education, Skills and Employment o siti di annunci di lavoro, come per esempio la versione australiana di Indeed.

Un altro modo per trovare lavoro in Australia potrebbe essere quello di dare un’occhiata ai giornali del paese, che riservano uno spazio per gli annunci di lavoro. Tra i principali troviamo:

  • ‘Sydney Morning Herald
  • The Daily Telegrap
  • The Sun Herald
  • The Sunday Telegraph

Ovviamente, può sempre tornare utile consegnare il Cv alle attività sul posto, soprattutto bar o i ristoranti che in genere non si affidano ai siti per questo.

Una buona idea è anche quella di candidarsi direttamente sui siti delle aziende australiane o delle multinazionali che lì hanno una sede (soprattutto americane e britanniche, essendo il paese molto legato a entrambi). In genere, sui siti delle aziende c’è una sezione Lavora con noi.

Ecco un elenco delle aziende australiane divise per settore.

Come scrivere un Curriculum vitae per lavorare in Australia

Le regole per scrivere un buon curriculum per lavorare in Australia sono quelle comuni di molti paesi. Ovvero:

  • Non deve essere più lungo di 2 pagine;
  • Il Font dei caratteri non deve essere inferiore a 11 e non oltre 16;
  • Occorre mettere in risalto le esperienze e le caratteristiche principali che maggiormente possono interessare il datore di lavoro per cui ci si candida;
  • La lingua è fortunatamente l’inglese.

Per avere consigli più specifici rimandiamo al sito Just Australia.

Come scrivere una lettera di presentazione convincente per lavorare in Australia

E’ ormai prassi generale quella di corredare il Curriculum vitae con una lettera di presentazione, utile appunto per presentarsi ma anche per descrivere le motivazioni che ci spingono a candidarci per un determinato ruolo.

È fondamentale cominciare con una frase del tipo:

To whom it may concern o Dear HR Manager o Dear

seguiti da nome e cognome della persona a cui è indirizzata. Poi si può scrivere una piccola introduzione su chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, background professionale e le qualifiche in una frase. Possibilmente in una frase riassuntiva lunga 2 al massimo 3 righe.

Si passa poi alle esperienze lavorative che possono interessare il datore, anche qui sintetizzando in 2-3 righe al massimo.

Fatto ciò, parleremo del perché l’azienda dovrebbe scegliere proprio noi, parlando di cosa ci spinge a candidarci. In questa parte è gradita un po’ di fantasia e capacità di persuasione.

Infine, la cover letter va conclusa dicendo che siamo disponibili per un colloquio il prima possibile, e usando la tipica frase

Looking forward to hearing back from you

con la quale diciamo che siamo in attesa di essere contattati.

La lettera si conclude con un Regards (cordialmente) e, ovviamente, la data e il proprio nome e cognome.

Inutile dire che va mantenuto sempre un tono professionale, formale e vanno evitati gli errori grammaticali e i refusi. Meglio sempre rileggere prima di inviare.

Migliori città e zone dove vivere e lavorare in Australia

Ovviamente la zona va individuata in base al lavoro che vorremmo svolgere e al tipo di vita che vorremmo svolgere. Dividiamo il discorso nelle 6 città australiane:

a) Sidney

Partiamo dalla città più grande del Paese e più importante dal punto di vista economico. Qui infatti si concentrano le maggiori attività finanziarie e industriali e vi hanno sede le più grandi aziende australiane.

Anche per chi è interessato a studiare, parliamo della città con le maggiori università. Come la University of Sydney e la University of New South Wales, che rientrano tra le 100 migliori università al mondo.

Città dinamica, vita piuttosto cara.

b) Melbourne

Considerata la capitale culturale del Paese, ci sono molte opportunità lavorative nel settore dell’automotive, delle costruzioni, dell’ingegneria, ma anche nel settore sanitario. E’ considerato anche un importante centro commerciale e ospita accademie d’eccellenza come il Royal Melbourne Institute of Technology. Ottima qualità della vita, il costo della vita è leggermente inferiore a Sidney.

c) Canberra

Capitale del paese, qui hanno sede le principali istituzioni, come Governo e Parlamento. Anche per questo qui prevale soprattutto il lavoro nel settore pubblico (che impiega circa la metà dei lavoratori). Il vantaggio è che lo stipendio medio è tra i più alti del paese.

d) Brisbane

Città in grande espansione in tutti i settori, potrebbe essere un’idea per trovare lavoro più facilmente e con meno concorrenza. Città molto vivibile, dal piacevole clima subtropicale.

e) Perth

Città più periferica e isolata delle altre, offre lavoro soprattutto nel settore minerario e manifatturiero.

f) Adelaide

Qui prevalgono il settore sanitario, manifatturiero e hi-tech. Potrebbe essere molto interessante provarci se si punta a questi settori. Città più vicina al clima Mediterraneo. Considerata tra le 10 città più vivibili al mondo.

La vita in Australia è cara?

Com’è il caro vita in Australia? Dipende ovviamente dalla città in cui si vive e dal proprio stile di vita.

In generale, è nota per la sua alta qualità di vita, ma, di contro, anche per il costo della vita piuttosto elevato. Si stima che, in media, affinché una famiglia di quattro persone possa vivere senza affanni, occorreranno circa 6.840 AUD (ovvero 4.333 dollari, ovvero poco più di 4mila euro al mese. Un single, ovviamente avrà bisogno di molto meno.

La città più cara, come anticipato, è Sidney, seguita da Melbourne. Canberra pure è piuttosto cara, ma vanta un reddito medio piuttosto alto.

In media, birra costa $8, un caffè $4 e una stanza singola in un quartiere centrale o semi-centrale costa almeno $350 a settimana nelle 3 città prima enunciate.

Come sono gli stipendi in Australia

Una persona sponsorizzata riceve per legge uno stipendio minimo di $54 mila dollari più la Superannuation (ovvero una quota per la pensione). Tasse escluse, parliamo di circa $3.5 mila dollari al mese, poco meno di mille dollari a settimana. La paga minima corrisponde a circa 2.300 euro al mese.

La media degli stipendi in Australia è di $1,500 alla settimana, stando a una stima dell’Australian Bureau of Statistics (la nostra Istat per intenderci). Poi ovviamente dipende dal lavoro svolto, dalla propria qualifica e dalla propria esperienza, oltre che se si lavora di notte, nei festivi e nei weekend, se si fanno straordinari, ecc.

La patente italiana vale in Australia?

La risposta è Sì, ma solo per i primi 6 mesi dall’arrivo. Tuttavia, occorre accompagnarla da una traduzione in inglese rilasciata dal consolato italiano.

Per farlo, occorre presentarsi in Consolato, esibendo:

  1. la patente originale da tradurre;
  2. passaporto originale del titolare della patente;
  3. importo in dollari australiani per cui si consiglia di consultare la tabella dei diritti consolari.

O, in alternativa, si può richiedere una patente internazionale. Ma occorre farlo quando si è in Italia, presso un ufficio della Motorizzazione più vicino.

Come aprire un’attività in Australia

Per avviare un’attività in Australia, occorre presentare una manifestazione di interesse attraverso il Department of Home Affairs su SkillSelect. Si tratta di un software online di supporto.

Occorre poi ottenere che un governo statale, territoriale o il CEO di Austrade – sito governativo ufficiale – decida di invitarti a fare domanda per un visto.

Occorrerà soddisfare determinati requisiti e fornire documenti per supportare l’application che variano in base ai requisiti. Ecco i principali visti per aprire un’attività in Australia.

a) Business Innovation and Investment (Temporaneo)

Occorre dimostrare di avere competenze solide in ambito business. Potrai ottenere 3 o 4 mensilità operative, con possibile estensione a visto permanente in base ai risultati ottenuti. Ma è anche subentrare per la gestione di un’attività già avviata in Australia, il che può essere molto vantaggioso.

b) Business Talent (permanente)

Questo tipo di visto spetta a chi abbia avuto il pregio di essere stato nominato da un ente governativo statale o territoriale, invitato a richiedere il visto e abbia ottenuto un finanziamento per sostenere il progetto.

Si divide in 2 tipi:

  1. attività con storico annuale di successo per un valore netto di almeno 1,5 milioni di dollari Australiani ($AUD) e un fatturato annuo minimo di 3 milioni di $AUD;
  2. startup che abbia ottenuto un finanziamento di almeno 1 milione di dollari australiani ($AUD) da un membro dell’Australian Investment Council (AIC).

Ecco invece le principali forme di società:

  • Solo Trader: una sorta di ditta individuale italiana, tra i vantaggi sicuramente il fatto che si hanno meno adempimenti fiscali e tasse rispetto ad un’azienda più strutturata, Tuttavia, il patrimonio personale è a rischio in caso di fallimento con debiti.
  • Company: simile alla società di capitali italiana a responsabilità limitata (S.r.l). Rispetto alla precedente, gli adempimenti fiscali e legali sono maggiori. Il vantaggio maggiore è il fatto che le perdite sono limitate e vi è un accesso più rapido ad eventuali finanziamenti per un capitale operativo superiore.
  • Partnership: suddivisione del rischio aziendale fra 2 o più soci fondatori, oltre ad alcuni sgravi fiscali assenti nel caso di aziende già strutturate. I soci sono responsabili di ogni debito aziendale con il proprio patrimonio.

Altre tipologie di imprese meno diffuse ma che possono essere utili per determinati settori sono:

  • Trust
  • Co-operative
  • Indigenous corporation
  • Joint Venture

Riguardo ai costi e ai guadagni, dipende dal settore in cui si opera e dal periodo storico generale per l’economia e il commercio del paese. Che peraltro deve fronteggiare la concorrenza di paesi vicini come Giappone, Corea del sud o Cina.

Si stima che in media il costo per registrare un’azienda in Australia vari in un lasso di capitale tra 443 $AUD e 538 $AUD (269-326 euro). Riguardo i guadagni dipende molto dal settore di riferimento, dal periodo storico e della zona in cui si opera.

Conviene lavorare in Australia? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare in Australia:

a) Vantaggi di lavorare in Australia:

  1. Burocrazia ed organizzazione impeccabile (spedizioni, mezzi pubblici, sanità, ecc.)
  2. Persone calme e tranquille, la rabbia non fa parte della loro indole
  3. Dominano merito e concorrenza leale

a) Svantaggi di lavorare in Australia:

  1. Difficile restare e stabilizzarsi ed ottenere la cittadinanza. La strada più facile è quella di sposarsi una persona australiana, per ottenerla facilmente. Va meglio per gli Under 30 intenzionati a studiare presso Università australiane o che vogliono lavorare nelle farm;
  2. Contesto ambientale molto particolare: dal clima variabile dove spesso e volentieri si verificano eventi estremi (ma dipende anche dalla zona in cui si abita) agli insetti di grandi dimensioni e introvabili in Italia che potrebbero creare problemi a chi ha fobie, fino al sole molto forte che potrebbe dare fastidio a occhi e pelle;
  3. Costo della vita alto, soprattutto i fitti. Conviene più acquistare casa.

Qui abbiamo parlato di come lavorare in Giappone.

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