Fotografo professionista: come si diventa, quanto guadagna, come aprire studio

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Vediamo dunque come diventare fotografo professionista, quanto guadagna, come aprire uno studio fotografico, se serve la Partita Iva, ecc.

Diventare un fotografo professionista significa trasformare la passione per questa arte, in un vero e proprio lavoro.

Certo, in molti ritengono che ormai sia una professione superata, visto che gli smartphone di oggi hanno un comparto fotocamera sempre più ricco di funzioni, che ha trasformato un po’ tutti noi in provetti fotografi. Ma non è così.

Il fotografo professionista è colui che utilizza una macchina fotografica professionale, di quelle che costano dai 500 euro in su, per scatti di qualità anche al buio e a distanza. Cosa di cui la maggior parte delle fotocamere ancora oggi deficita. Ma non solo. E’ capace anche di utilizzare software avanzati, sa cogliere i momenti giusti per gli scatti e tanto altro ancora.

Vediamo dunque come si diventa fotografo professionista, quanto guadagna, come aprire uno studio fotografico, se serve la Partita Iva, ecc.

Tipi di fotografo

Esistono tanti genere di fotografie, molto diverse tra loro. Ciò influenzerà sul nostro target di clienti, guadagni, luoghi in cui opereremo, ecc.

  • Still life: rappresentazione di oggetti inanimati (la cosiddetta natura morta, come fiori, frutta, ortaggi, selvaggina);
  • Street photography: riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici;
  • Astrofotografia: la fotografia ha come soggetti corpi celesti;
  • Reportage: documentazione di fatti ed eventi attraverso la fotografia;
  • Glamour: viene posta particolare enfasi sul fascino e sull’erotismo del modello;
  • Naturalistica: concentra la propria attenzione sulla natura;
  • Viaggio: coinvolge la documentazione di un territorio: paesaggio, persone, culture, costumi e storia;
  • Documentaria: si propone di riprodurre oggettivamente la società attraverso la cronaca per immagini della realtà quotidiana;
  • Subacquea: un tipo di fotografia scattata sott’acqua, durante un’immersione o anche praticando lo snorkeling;
  • Paesaggistica: ritrae il paesaggio naturale o urbano;
  • Sportiva: immortala fasi di un evento sportivo;
  • Macro: si avvale di particolari tecniche allo scopo di ottenere, tramite forti rapporti di ingrandimento, immagini di soggetti molto piccoli ripresi da vicino (si pensi al classico esempio degli insetti);
  • Matrimonio: riprende i vari momenti di un Matrimonio, dalla cerimonia in Chiesa fino al saluto finale dei novelli sposi;
  • Fashion: ha come scopo quello di ritrarre e valorizzare capi di abbigliamento, accessori ed altri oggetti legati alla moda;
  • Architettura: si occupa dell’architettura, dunque delle forme degli edifici e delle opere architettoniche;
  • Ritrattistica: riprende i volti delle persone, ora in posa, ora in modo naturale;
  • Fotografia di Guerra: scatta foto in scenari di guerra.

Come diventare fotografo professionista

La passione per la foto da sola non basta. Tuttavia, è già importante dedicarsi tanto ad essa, acquistando una fotocamera almeno di medio livello per esercitarsi a fotografare tutto ciò che ci circonda. Importante anche pubblicare le foto sui Social e magari su un proprio sito internet, anche per scoprire cosa ne pensano gli altri delle nostre opere. Ciò può incoraggiarci ad andare meglio, scoprire eventuali pecche tramite le critiche, ecc.

Se siamo così bravi e capaci, possiamo già provare ad avviare una nostra attività, per dedicarci alle classiche cerimonie (matrimoni, comunioni, ecc.) oppure per le occasioni come le feste di Carnevale e di Halloween (allestendo belle scenografie accattivanti che attirino i clienti, ecc.). E, per altri genere di foto per i documenti, come la carta d’identità, il passaporto, la patente, ecc.

Tuttavia, possiamo anche approfondire la materia seguendo corsi di formazione per affinare la tecnica ma anche per fare network con futuri colleghi. Esistono tanti corsi ed enti che consentono di formarsi al meglio e anche percorsi universitari, come quella proposta dall’Accademia di Belle Arti.

In passato, e ciò vale ancora oggi, sarebbe molto utile lavorare al fianco di un fotografo professionista per imparare i trucchi del mestiere.

Sarà importante anche investire gradualmente su macchinari sempre più sofisticati, così come imparare ad usare i software, che si aggiornano costantemente. Dunque, serve anche tanta voglia di aggiornarsi. Esistono quelli basilari, gratuiti. Si può iniziare da quelli per poi usare quelli a pagamento o sbloccare nuove funzioni sottoscrivendo un abbonamento dello stesso software.

Da alcuni anni i fotografi utilizzano sempre di più anche i droni. Acquistane uno economico per iniziare (costano anche meno di 100 euro) e poi uno di livello più avanzato per prendere maggiore dimestichezza.

Insomma, si diventa fotografi in tanti modi diversi. Sta al nostro talento innato e alla nostra voglia e possibilità di affinare e approfondire questa arte, trovare le strade giuste per diventare un professionista.

Migliore corso per diventare fotografo professionista

Esistono 3 strade per studiare fotografia:

  1. Accademia di Fotografia, ovvero Università (facoltà di fotografia) che rilasciano una laurea in fotografia;
  2. Corsi professionali di Fotografia, ovvero percorsi formativi professionalizzanti;
  3. Seguire corsi individuali organizzati da un* Fotografo professionista.

Nel primo caso occorre il diploma di scuola superiore, proprio come per iscriversi a tutte le facoltà. Mentre nel secondo caso è l’ente organizzatore che decide il titolo d’accesso. Potrebbe anche bastare solo la Licenza media. L’importante, in questo secondo caso, è che sia accreditato dalla Regione territorialmente competente per poter operare.

Spesso sono proprio le regioni a finanziare corsi gratuiti rivolti a disoccupati per consentire il loro ritorno sul mercato del lavoro. Quanto a quelli a pagamento, i prezzi sono molto variabli, sebbene i più costosi generalmente consentano anche stage ed esperienze post-corso molto utili

Corsi per fotografi si svolgono in tutta Italia, sebbene Milano sia, probabilmente, il fulcro anche per questo. Del resto, parliamo della capitale italiana (e tra le città più importanti del Mondo) del fashion, del design, della comunicazione e del business in generale. Qui abbiamo parlato, per esempio, del caso degli stilisti di moda.

Come aprire uno studio fotografico: iter burocratico e costi

Se volete avviare un vostro studio fotografico, dovrete affrontare un iter burocratico non dissimile da quello affrontabile per altre attività commerciali. Vediamo in breve cosa bisogna fare e i costi.

Cosa bisogna fare per aprire uno studio fotografico

Una volta individuato il locale, e stipulato un contratto di affitto con il proprietario, occorrerà registrare la società, iscrivendola all’Agenzia delle Entrate e ottenere la Partita IVA.

Occorrerà poi iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale e regolarizzare le posizioni contributive e previdenziali vostre (ovvero del titolare) e degli eventuali soci o dipendenti se decidete di aprilo insieme ad altre persone e di avvalervi di personale.

Bisognerà poi mettere a norma il locale, con i requisiti indicati nei regolamenti edilizi, urbanisti definiti dal Comune e verificare che abbia un certificato di agibilità valido.

Occorrerà poi presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso lo sportello SUAP del Comune di riferimento (sul cui territorio ricadrà il centro). Non dovrà poi mancare un’insegna da esporre, e anche qui servirà un permesso con relativa tassa.

Quanto costa aprire uno studio fotografico

Sono tante le variabili che entrano in gioco riguardo ai costi da affrontare per aprire uno studio fotografico.

In primis, il locale. Più sarà grande, posizionato al centro e su una zona di passaggio, più sarà in bella vista e fronte strada, più l’affitto aumenterà. Poi, sempre in merito al locale, occorre valutare in che stato è la struttura. Se vada messa a nuovo, ristrutturata, ecc. Occorre poi mettere in preventivo l’arredamento e se è il caso di farsi aiutare da un esperto, come un interior designer.

Bisognerà poi attivare tutte le utenze (corrente elettrica, idrica, telefonica, ecc.), oltre che attivare un circuito bancario dedicato all’attività (Pos, conto corrente).

Poi ci sono tutte le apparecchiature e le attrezzature, da mettere in conto, l’abbonamento a software specifici.

Occorre poi prendere in considerazione il dover rilegare le foto negli album, generalmente delegato ad altri professionisti.

Volendo stabilire delle somme, partiamo da un investimento iniziale di almeno 20-30 mila euro, ma possono salire fino anche a 200mila euro ed oltre.

Esercitare l’attività di fotografo professionista online

E’ anche possibile operare online, il che abbatterà tantissimi costi, in parte prima menzionati. Tuttavia, occorrerà essere bravi a impostare un sito web chiaro e ricco di informazioni sulla propria attività, oltre a pubblicizzarsi sui Social.

Attualmente funzionano molto TikTok e Instagram, ma nel primo caso occorre anche essere bravi a realizzare brevi video simpatici pur non perdendo la propria professionalità. Avere una pagina su Facebook resta comunque una scelta importante e conferisce un tocco professionale, oltre che essere un importante centro per i Contatti. Magari creando anche un collegamento a WhatsApp. Ovviamente, il discorso Social vale anche per chi opta per un tradizionale centro fotografico fisico.

Naturalmente, occorrerà dotarsi della giusta strumentazione anche in casa, eventualmente anche per lo sviluppo per chi richiede le foto in formato materiale. Dunque serve uno spazio adeguato.

Inoltre, ci sono altre possibilità di guadagno, come tenere lezioni online private o caricare e vendere le foto su piattaforme con download a pagamento.

Quanto guadagna un fotografo professionista

Come per i costi, anche per i guadagni non si possono stimare cifre precise. Dipende da tutti i servizi che offriamo, dal volume annuo di clienti e dal target di clienti, se siamo bravi a trovare introiti aggiuntivi (come vendere foto online su piattaforme o tenere corsi online). Se si posseggono degli attestati, si può anche puntare a docenze presso enti di formazione, presenziare a seminari, ecc.

Per fare il fotografo serve la Partita Iva?

Dipende. Se si tratta di un’attività svolta in modo amatoriale e i guadagni sono inferiori ai 5mila euro lordi annui, ovviamente no. Sebbene i guadagni andranno sempre dichiarati al fisco.

Non servirà neppure nel caso in cui si viene assunti come lavoratori dipendenti presso un’agenzia o una società (si pensi a una Casa di Moda).

Diventa invece obbligatorio possederla se si apre un centro fotografico o, se, anche senza di questo, i guadagni superino i 5mila euro lordi all’anno.

Il Codice ATECO sarà il “74.20.19 – attività di riprese fotografiche“.

Conviene fare il fotografo professionista?

Vediamo i Pro e i Contro di fare il fotografo professionista.

Vantaggi

  1. Si guadagnerà con una propria passione;
  2. E’ possibile spaziare tra tanti generi fotografici, dunque, con un po’ di eclettismo, ci sono tante possibilità di guadagno alternative.

Svantaggi:

  1. Le tecnologie moderne hanno molto sminuito il ruolo dei fotografi, inficiandone guadagni e mole di lavoro;
  2. Occorre essere disposti ad aggiornarsi continuamente, sulle apparecchiature, i software, le tendenze del mercato, ecc.

Qui abbiamo parlato di come diventare Wedding planner.

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