Vediamo come si diventa elettricista, quanto guadagna, quali sono gli sbocchi lavorativi, i requisiti, se conviene, dove trovare annunci.
L’elettricista è una figura indispensabile per molti ambiti: domestici, industriali, commerciali, telecomunicazione, elettronici, domotici, ecc. Una figura professionale che ha resistito al trascorrere del tempo, non risultando mai vetusta e superata, proprio perché un impianto di corrente elettrica realizzato a dovere è fondamentale sempre e comunque. Rientra tra i lavori che si possono intraprendere anche con la licenza media.
Un elettricista deve essere in grado di progettare, installare e riparare impianti a matrice elettrica. Così come realizzare e manutenere il cablaggio di telecamere di videosorveglianza o citofoni. Affidarsi a un valido elettricista è importante poiché un sistema di cablaggio scadente è pericoloso e può dar luogo a incendi e infortuni anche gravi. Pertanto, può risultare uno sbocco lavorativo molto interessante e sempre attuale.
Alla luce di ciò, di seguito vediamo come diventare elettricista, quanto guadagna un elettricista, quali sono gli sbocchi lavorativi, i principali requisiti, se conviene lavorare come elettricista, dove trovare annunci di lavoro come elettricista. Una professione che non cade mai in disuso, come quella dell’idraulico.
Come diventare elettricista
Vediamo innanzitutto come si diventa elettricista. Partiamo col dire che, per svolgere questa professione, non serve un titolo di studio in particolare, ma viene generalmente richiesto un diploma di scuola superiore. Certo, aver frequentato una scuola come un Istituto tecnico industriale, dove vengono studiate diverse materie attinenti al mestiere, è diverso dall’aver studiato un liceo classico.
L’ideale sarebbe quello di frequentare quindi un istituto professionale a indirizzo “manutenzione e assistenza tecnica“. Non mancano poi corsi di formazione professionale tenuti da enti autorizzati dalle singole regioni, rivolte proprio a quanti appena finita la scuola dell’obbligo vogliono “imparare un mestiere” o, perso il proprio lavoro, intendono rilanciarsi acquisendo nuove competenze.
Inoltre, esistono occasioni di apprendistato per imparare il mestiere sul campo e in modo pratico, lavorando insieme a professionisti esperti e accumulando così ore di formazione possibilmente provata e certificata.
Molto poi farà l’esperienza lavorando negli anni e la volontà di imparare nuove tecniche di installazione e riparazione impianti.
Anche un laureato può lavorare come elettricista, per esempio acquisendo un titolo universitario in Ingegneria, Architettura o Fisica. Poi però servirà un periodo di lavoro, che può variare da 1 a 4 anni, come operaio specializzato alle dirette dipendenze di un’impresa attiva nel settore.
Qualora non si abbia un diploma adatto e non si voglia o non si possa frequentare un corso di formazione, è consentita la via pratica del lavoro. Occorrerà lavorare per 3 anni (sul quale però non bisogna contare il periodo di apprendistato) come operaio installatore, con specializzazione nelle attività di installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione di impianti elettrici. O, in alternativa, lavorare per 6 anni nella collaborazione tecnica continuativa per conto di imprese abilitate del settore.
Quali e quanti tipi di elettricista ci sono
La legge (standard CEI 11-27:2014 “Lavori su impianti elettrici”) prevede 3 figure diverse di elettricista, altamente professionalizzate e qualificate, sulla base dell’ambito in cui lavorano, dalle responsabilità e dal proprio grado di esperienza:
- PES (acronimo di persona esperta): dotata di conoscenze teorico-tecniche, è capace di analizzare e valutare i rischi derivanti dall’elettricità e può svolgere lavori fuori tensione e in prossimità di tensione;
- PAV (persona avvertita): persona messa a conoscenza dei rischi elettrici da parte di una PES, può svolgere lavori fuori tensione e in prossimità di tensione (esclusivamente sotto la supervisione di una PES);
- PEI (persona idonea): in possesso dell’idoneità a svolgere lavori elettrici sotto tensione, può svolgere ogni tipo di lavoro elettrico.
Esistono corsi specifici per formarsi in tutti e tre i casi, che andrebbero frequentati ogni 5 anni per aggiornarsi, dato che le tecniche si rinnovano costantemente.
Se poi si guarda all’aspetto prettamente lavorativo, abbiamo i seguenti tipi di elettricisti:
- installatore: ha il compito di installare e posare gli impianti e le apparecchiature di cablaggio;
- guardalinee: lavora sulle linee elettriche, sia aeree che sotterranee. Controlla altresì i contatori per assicurarsi che il loro funzionamento avvenga in modo corretto;
- automobilistico o elettrauto: cablaggio dei sistemi di accensione, dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento di veicoli a motore. Effettua anche riparazioni e manutenzione ordinaria;
- industriale: opera in ambito industriale e aziendale, assicurandosi che impianto elettrico nel suo insieme funzioni bene. Svolge anche attività di installazione e manutenzione;
- manutentore: si assicura che gli impianti elettrici in ambienti commerciali, residenziali e industriali siano a norma, rilevando ed eventualmente riparando eventuali anomalie.
Quali sono i requisiti per lavorare come elettricista
Scopriamo quali requisiti deve avere una persona che voglia lavorare come elettricista:
- competenze tecniche, sia teoriche che pratiche: inutile ricordare che per svolgere il lavoro di elettricista servano diverse nozioni teoriche e tanta competenza pratica. Ciò in quanto un impianto realizzato male o con diverse anomalie, rischia non solo di funzionare in mal modo o non funzionare affatto, ma anche e soprattutto di mettere a rischio l’incolumità di chi si troverà nel contesto in cui esso è stato realizzato. Inoltre, dovendo lavorare con l’alta tensione e la corrente elettrica, occorre conoscere bene tutte le procedure e gli accorgimenti per non rischiare la propria di incolumità;
- capacità di lavorare in team: la coordinazione è fondamentale poiché un impianto ha diverse fasi e settori e dunque l’errore commesso in uno di questi, rischia di non far funzionare tutto il resto. Inoltre, ritorniamo al discorso del pericolo per la propria incolumità, poiché riattivare la corrente all’insaputa degli altri rischia anche di metterli in pericolo di vita;
- capacità di problem solving: durante il lavoro quotidiano,sono tanti gli imprevisti e gli intoppi che si possono incontrare. Occorre dunque non farsi prendere dal panico e cercare soluzioni immediate che solo ragionando con calma si possono trovare;
- abilità fisiche: un elettricista lavora spesso in condizioni scomode (da sdraiato, inginocchiato, in equilibrio precario su una scala, in spazi molto stretti) e dunque deve godere di buona forma fisica (essere abbastanza magro e in forma). Anche perché, oltre che per la veloce e buona riuscita del lavoro, in caso contrario rischia di subire infortuni.
Quanto guadagna un elettricista: lo stipendio
Come immaginabile, lo stipendio medio di un elettricista non è facile da quantificare perché dipende se lavora da autonomo o da dipendente. Nel primo caso, dovrà aprire Partita Iva e i suoi guadagni saranno al netto di Irpef, contributi Inps (Cassa artigiani), addizionali comunali e regionali, i compensi al commercialista che cura l’aspetto fiscale e contributivo, ecc.
Se invece lavora come dipendente, lo stipendio dipenderà a sua volta dal settore in cui lavora (domestico, industriale, cantieristico, ecc.) e dalla propria competenza, l’esperienza e il ruolo che ricopre in un team. Mediamente le stime parlando di compensi annui lordi che vanno dai € 20.000 lordi annui ai € 30.000 lordi annui. Pertanto, si può arrivare a superare anche i € 40.000 lordi annui per chi svolge compiti di massima responsabilità e coordinamento.
Quali sono gli sbocchi lavorativi di un elettricista
Generalmente, un elettricista lavora nell’edilizia sia civile che industriale, soprattutto come dipendente di ditte specializzate nell’installazione e manutenzione di impianti, ma anche presso i cantieri di grosse industrie elettriche.
Può anche scegliere di lavorare in proprio aprendo Partita Iva, ma in tal caso, lavorando da singolo tecnico, molto probabilmente sarà limitato a lavori negli ambienti domestici o singole riparazioni negli impianti industriali. Tuttavia, non si escludono guadagni importanti una volta realizzato un ottimo bacino di clienti e una certa fama nella zona in cui si opera.
Può anche decidere di avviare una propria ditta una volta accantonati i capitali giusti e fidelizzare clienti che vanno dal semplice cittadino che richiede lavori di manutenzione in casa alle grandi fabbriche o industrie, fino a vincere appalti per lavori pubblici presso uffici, per realizzare edifici ex novo o in contesti come stazioni ferroviarie, porti o aeroporti.
Infine, si può anche aprire un negozio o store dedicato alla vendita di apparecchiature elettriche o fornendo assistenza tecnica ai clienti. In tal caso occorrerà seguire un iter burocratico per avere vari permessi e licenze, individuare la sede, assumere eventualmente personale, pensare ai costi vari da affrontare.
Dove trovare annunci di lavoro per elettricista
Da anni ormai grazie al web è possibile trovare lavoro comodamente usando un Pc, e, in tempi più recenti, tramite smartphone utilizzando vari siti di annunci di lavoro. Di seguito riportiamo qualche link utile che rimanda direttamente agli annunci per elettricista:
E’ anche possibile ricevere annunci di lavoro come elettricista iscrivendosi al servizio Google Alert, inserendo come parola chiave “annunci elettricista“, aggiungendo magari come terza parola chiave la città in cui si vorrebbe lavorare se si hanno preferenze o esigenze. Basterà pigiare sul bottone blu Crea avviso, mentre nel menu a tendina di fianco Mostra opzioni, è possibile indicare le varie preferenze di ricezione della mail.
Ecco un esempio:
Inoltre, è anche possibile aggiungere altri avvisi se si cerca lavoro in altri ambiti.
Conviene lavorare come elettricista? Vantaggi e svantaggi
Vediamo ora quali sono i Pro e Contro di lavorare come elettricista.
a) Vantaggi di lavorare come elettricista:
- Lavoro molto specializzato e qualificato, che può consentire ottimi guadagni raggiunta una certa esperienza e qualifica;
- Lavoro molto attivo e dinamico, ideale per quanti non amano certo professioni sedentarie e da scrivania;
- Tanti ambiti professionali e occasioni per realizzarsi, sia come dipendente che come autonomo.
b) Svantaggi di lavorare come elettricista:
- Lavoro molto pericoloso, che richiede massima attenzione per la propria incolumità, quella dei colleghi e di chi ha richiesto l’opera;
- Concorrenza sleale da parte di quanti lavorano in nero abbattendo i costi per il datore, o che svolgono più professioni e svolgono anche lavori di elettricista (si pensi a quanti negli anni sono diventati capaci di svolgere lavori di elettricista, idraulico e muratura);
- Lavoro non sempre pagato in modo commisurato rispetto al pericolo corso.
Qui abbiamo parlato di come diventare mulettista.