Vediamo come diventare installatore di pannelli fotovoltaici, quanto guadagna, i requisiti, gli sbocchi lavorativi, se conviene, ecc.
Diventare installatore di pannelli fotovoltaici è diventato un ottimo sbocco professionale, alla luce del fatto che questi impianti sono sempre più diffusi nel nostro paese. Sia a livello industriale, che domestico e istituzionale. Pertanto, acquisire la qualifica e l’abilitazione per il loro montaggio e la loro manutenzione può assicurare un lavoro stabile per il futuro.
Del resto, le direttive europee impongono sempre di più gli edifici degli Stati membri di adeguarsi a una tipologia di consumo energetico green. Dunque pulito e non inquinante. In primis per gli edifici pubblici, ma anche con sempre maggiore interesse, anche quelli privati (che si tratti di case o aziende).
Vediamo dunque come si diventa installatore di pannelli fotovoltaici, quanto guadagna, i requisiti, gli sbocchi lavorativi, se conviene, ecc.
Come diventare installatore di pannelli fotovoltaici
Per diventare un installatore di pannelli fotovoltaici occorre conseguire obbligatoriamente un certificato di frequentazione di un corso per diventare installatori di impianti fotovoltaici. In genere sono organizzati da enti di formazione privati autorizzati a proporre corsi di formazione professionale.
O, in alternativa, frequentare i corsi organizzati gratuitamente dalle regioni indirizzati soprattutto a inoccupati e disoccupati, finanziati da fondi europei, volti proprio a conferire ai partecipanti delle conoscenze teoriche-pratiche per avere possibilità di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro.
Si tratta del corso FER da 80 ore, salvo il caso in cui si sia già un Responsabile tecnico da prima del 2013. FER è acronimo di “Fonti di Energia Rinnovabile” e vi rientrano tutte le fonti per la produzione di energia che non sfruttano materiali fossili. Ma appunto fonti naturali rinnovabili, come il sole, appunto, ma anche il vento, l’acqua o le biomasse (come il pellet e il legno allo stato puro e dove non vi siano presenti vernici, chiodi, ecc.).
L’aggiornamento FER ha validità di 3 anni ed è obbligatorio per tutti coloro che lavorano con impianti ad energia rinnovabile. Quindi anche per colore che sono esentati dal corso perché operativi come responsabili tecnici da prima del 2013.
L’aggiornamento FER è pensato anche per consentire all’installatore di impianti fotovoltaici di essere a conoscenza delle nuove leggi vigenti in materia, nonché di acquisire nuove capacità e abilità emerse nel frattempo.
Quanto costa un corso per diventare installatore di impianti fotovoltaici
I corsi di formazione per diventare installatore di impianti fotovoltaici costano alcune centinaia di euro. Solitamente non meno di 300 euro e non più di 600 euro. E’ anche possibile frequentare corsi e-learning che si tengono online, i quali, per questa modalità, costano meno, tra i 200 e i 250 euro.
Come detto, però, spesso sono le stesse regioni a organizzarli gratuitamente. Occorrerà però avere determinati requisiti, come essere disoccupati (ovvero aver perso il lavoro) o inoccupati da un tot di anni (in genere almeno 2).
Corso per installatori di impianti fotovoltaici: durata e argomenti
I corsi hanno l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti sia nozioni teoriche sulle normative in materia e il funzionamento degli impianti in generale; sia una parte pratica relativa all’installazione e alla manutenzione degli impianti.
Ogni corso è diviso in moduli (quindi argomenti) e in genere trattano di:
- Prove di dimensionamento dell’impianto fotovoltaico con software specialistici;
- Analisi dei materiali più adeguati in base al tipo di installazione;
- Prove di accoppiamento generatore-inverter;
- Calcolo del parco batterie da utilizzare in ragione del consumo energetico richiesto;
- Elaborazione di preventivi e pianificazione del sopralluogo presso il cliente;
- Approfondimento della normativa vigente;
- Approfondimento sul concetto di tecnologia fotovoltaica, comprendendo i principi fisici alla base della conversione e dell’energia solare in elettricità.
La parte pratica viene solitamente svolta in laboratori.
La durata dipende da ente a ente, ma difficilmente supera l’anno di durata (12 mesi). Viene anche concesso un tot di ore di assenza.
Requisiti per diventare installatore di impianti fotovoltaici
I due requisiti prioritari per poter frequentare un corso FER sono avere un diploma di scuola secondaria superiore e la maggiore età (18 anni). Il diploma può essere di ogni tipo, sebbene, ovviamente l’attinenza al tipo di lavoro può fare la differenza. Un conto è aver frequentato un liceo classico e un conto una scuola di perito industriale o elettrotecnica. Ciò potrà ovviamente avvantaggiare sull’apprendimento delle nozioni e della pratica.
Per quanto riguarda i requisiti tecnici, abbiamo:
- Nozioni di ingegneria elettrica: si presuppone che un installatore conosca nozioni e principi che consentono il funzionamento di un pannello fotovoltaico;
- Conoscenza delle tecniche di montaggio: occorre essere esperti nell’installazione fisica dei moduli fotovoltaici e degli altri componenti dell’impianto che ne garantiscono il funzionamento e la sicurezza;
- Progettazione degli impianti: viene anche richiesto di saper progettare gli impianti fotovoltaici in base alle specifiche dell’edificio o del sito. Quindi non parliamo solo di meri esecutori;
- Conoscenza delle corrette procedure di sicurezza;
- Costante aggiornamento sulle ultime tecnologie, così come sulle normative nazionali e le regolamentazioni locali afferenti al settore (di qui l’importanza del rinnovo ogni 3 anni della certificazione FER).
Oltre al quadro teorico-pratico, un installatore FER deve avere come requisito anche la capacità di lavorare in team e la massima concentrazione perché un errore può costare caro alla sua incolumità, a quella dei clienti, a quella dei colleghi. Oltre a poter causare malfunzionamenti, guasti o mancato funzionamento dell’impianto.
Infine, è richiesta una buona forma fisica visto che si tratta di un lavoro manuale e dinamico.
Dove lavora un installatore di impianti fotovoltaici: gli sbocchi lavorativi
Un installatore di impianti fotovoltaici solitamente lavora come dipendente in ditte specializzate nell’installazione di impianti fotovoltaici. Riceve (da solo o insieme al team) le direttive sul posto destinatario dell’impianto per un sopralluogo ed eventualmente, l’esecuzione dei lavori di creazione ex novo o di manutenzione se l’impianto è già esistente.
Dunque, può trovarsi a lavorare in cantieri, sui tetti di edifici pubblici o privati, in ampi spazi all’aperto soprattutto se si tratta di grandi aziende. Lavorerà insieme ad altri colleghi e a un caposquadra, salvo caso in cui l’impianto sia di ridottissime dimensioni o serva solo un piccolo intervento di manutenzione.
E’ anche possibile mettersi in proprio, avviando una ditta individuale o in società. Occorrerà aprire Partita Iva e ottemperare a una serie di obblighi fiscali (meglio farsi aiutare da un valido studio commercialista). In genere questo passaggio avviene dopo aver maturato molti anni di esperienza, che hanno consentito di acquisire una elevata conoscenza del settore.
Quanto guadagna un installatore di impianti fotovoltaici: lo stipendio
Le stime relative allo stipendio medio di un installatore di impianti fotovoltaici parlano di circa 24.000-26.000 euro lordi annui, con picchi che possono superare i 40.000 euro lordi. Dipenderà ovviamente dal ruolo ricoperto in un team aziendale, quindi dalla propria esperienza, così come dall’importanza della stessa azienda in cui si lavora (un conto è una piccola ditta che opera localmente e un conto è lavorare in una multinazionale).
Quanti lavorano come autonomi devono invece fare i conti con tutti i costi da dover riscontrare. Parliamo in media di 2.200 euro lordi al mese.
Conviene diventare installatore di impianti fotovoltaici? Vantaggi e svantaggi
Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare come installatore di impianti fotovoltaici.
a) Vantaggi:
- Si tratta di un settore in costante crescita, ormai solido da un decennio e con un futuro garantito tra installazione e manutenzione sempre più richiesta dalle normative vigenti;
- Lavoro molto qualificato, dunque, almeno nell’immediato, non c’è molta concorrenza;
- Ideale per chi ama lavori dinamici, all’aperto e non da ufficio.
b) Svantaggi:
- E’ un lavoro che va svolto con la massima concentrazione e attenzione e non ci si può permettere il minimo errore;
- Lavoro discretamente pericoloso, sia perché si ha a che fare con la corrente elettrica, sia perché si lavora spesso (se non prevalentemente) sui tetti degli edifici;
- Occorre essere disposti ad aggiornarsi sempre, perché tecniche, tecnologie e normative cambiano di continuo.
Un elettricista può installare pannelli fotovoltaici?
No, essere semplicemente elettricisti non basta. Sicuramente darà un’ottima base di partenza ma occorrerà poi una qualifica ottenibile solo tramite corso di formazione obbligatorio (come visto nel precedente paragrafo). Abbiamo parlato di come diventare elettricista in quest’articolo.