Diventare idraulico conviene? Come fare, stipendio, requisiti, sbocchi

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Vediamo come diventare idraulico, quanto guadagna, i requisiti, gli sbocchi, come aprire Partita Iva, ecc.

La professione di idraulico è fin dal dopoguerra una delle più richieste e importanti, che non ha risentito dell’avanzare della tecnologia come invece accaduto per altri settori ed altre mestieri. Diventare idraulico, quindi, anche nel Terzo Millennio, resta una scelta vincente per lavorare e guadagnare. Un mestiere che non muore mai, come quello di elettricista.

L’idraulico, infatti, non è solo colui che viene a rimediare a una perdita in bagno o in cucina. Ma è anche colui che, con le dovute specializzazioni, può lavorare anche in contesti più grandi. Come manutentore di centrali idroelettriche, di frigoriferi industriali, dei sistemi idrici più esteti come quelli di campi, giardini o parchi. E tanto altro. Può anche scegliere di lavorare come dipendente presso una ditta o mettersi in proprio aprendo una Partita Iva.

Di seguito vediamo quindi come si diventa idraulico, quanto guadagna un idraulico, i requisiti per svolgere questa professione, quali sono gli sbocchi professionali, come mettersi in proprio tramite Partita Iva, ecc. L’idraulico lavora spesso in connubio con altre figure, come l’interior designer.

Come diventare idraulico: le varie alternative

Esistono diverse strade per diventare un idraulico qualificato:

  • Diploma professionale: è possibile frequentare delle scuole professionali che alla fine di un percorso formativo rilasciano un diploma professionale. Dopo di questo, occorre lavorare per un anno (12 mesi) come idraulico per completare il percorso. Ovviamente serve una prova, quindi un contratto come dipendente, collaboratore o tirocinante. Tra le scuole principali abbiamo quella a indirizzo meccanico o la scuola idraulica vera e propria;
  • Qualifica professionale: è possibile lavorare per 2 anni presso aziende specializzate nelle installazioni di impianti, purché sempre verificabili con un contratto;
  • Esperienza specializzata: acquisita lavorando tre anni come operaio specializzato o comunque con mansioni legate all’installazione di impianti;
  • Esperienza non specializzata: se l’esperienza lavorativa non è stata specializzata nell’installazione di impianti, occorreranno almeno 6 anni sempre comprovabili;
  • Laurea: sembrerà strano, visto che in passato il mestiere di idraulico rientrava nel novero di quanti imparavano il mestiere perché non avevano voglia di lavorare. E invece, anche lauree come architettura, fisica, chimica, tutti gli indirizzi di ingegneria, conferiscono già un’abilitazione come idraulico.

Dunque, per diventare idraulico le strade sono diverse: dall’acquisizione di un titolo di studi all’esperienza lavorativa.

Quali sono i requisiti per diventare idraulico

Vediamo ora quali requisiti sono richiesti per fare l’idraulico:

  • Voglia di aggiornarsi: l’idraulica è un campo in continua evoluzione, in termini di tecniche di lavoro, utensili da adoperare, materiali utilizzati, formazione degli impianti. Quindi, un buon idraulico è colui che sa stare a passo coi tempi, per non trovarsi in difficoltà rispetto alle novità, ma anche indietro rispetto all’agguerrita concorrenza;
  • Inventiva e problem solving: certo, non bisogna pensare subito a Mario Bros, il mitico personaggio della Nintendo con le fattezze di un idraulico. Ma questa figura deve anche avere tanta inventiva, fantasia e creatività, perché ci sono situazioni che lo impongono per trovare delle soluzioni immediate. Una perdita imprevista, un impianto fatto male o particolarmente vetusto o complesso, un qualsiasi intoppo imprevisto, devono essere superati nel giro di pochi minuti, giacché un cliente non aspetta certo delle ore. Né danni più grandi che vanno subito riparati. Dunque, Keep calm and found the solution quickly!;
  • Gentilezza ed educazione: l’idraulico è chiamato spesso a interventi nelle abitazioni, quindi deve mantenere un certo savoir faire, sia se opera come autonomo sia, e soprattutto, per conto di una ditta. Ciò vale al pari della competenza per fidelizzare i clienti, anche per conto della propria ditta che apprezzerà (o almeno dovrebbe). Deve anche sapersi relazionare con i fornitori, i propri colleghi e i propri superiori o dipendenti se è lui a capo del team o titolare di una ditta;
  • Capacità imprenditoriali: se ha una propria ditta, deve saper scegliere i propri dipendenti/collaboratori, il materiale reperibile al minor costo possibile, sapersi pubblicizzare anche con i Social o rispondendo come esperto sui Forum di idraulica, ecc.
  • Onestà: occorre essere onesti con i clienti e non sparare prezzi eccessivi. Può andare bene in quel momento, magari una seconda volta, ma poi basterà che essi se ne accorgano per non richiamarvi più. Inoltre, il passaparola potrebbe giocare a vostro sfavore e costruirvi così una cattiva reputazione che finisca per farvi terra bruciata intorno;
  • Mantenere una buona forma fisica: l’idraulico si trova spesso costretto a infilarsi in spazi stretti, lavorare sdraiato o inginocchiato, piegarsi tante volte in un giorno e mantenere una postura scomoda per più minuti. Dunque, deve mantenere un fisico agile e quanto più snello flessibile.

Quali sono gli sbocchi lavorativi per un idraulico

Ricapitoliamo quelli che potrebbero essere gli sbocchi lavorativi per un idraulico:

  • lavorare come dipendente presso una ditta;
  • mettersi in proprio;
  • diventare insegnante presso scuole professionali o nei corsi dedicati alla formazione e all’aggiornamento del personale in azienda/fabbrica;
  • accedere a un concorso pubblico per lavorare presso strutture pubbliche.

Generalmente, un idraulico ha a che fare con diversi tipi di impianti, ovvero:

  • di climatizzazione
  • di riscaldamento
  • di refrigerazione
  • di condizionamento
  • sanitari e idrici di qualsiasi natura
  • di distribuzione e uso di gas
  • tutte le opere di evacuazione dei prodotti di combustione e ventilazione e aerazione di locali

Gli sbocchi lavorativi cambiano anche in base alle proprie specializzazioni. Più se ne acquisiscono, più chance si avrà di lavorare in contesti remunerativi e professionalizzati.

Per esempio, si potrebbe fare il salto di qualità specializzandosi anche in:

  • riqualificazione energetica degli edifici e RAP
  • centrali idroelettriche
  • frigoristica industriale/aziende alimentari
  • oleodinamica
  • caldaista
  • termotecnica
  • sistemi di irrigazione per campi/giardini/parchi

Tanti sono poi gli idraulici che imparano anche altri mestieri, come quello di elettricista, di piastrellista o di carpentiere. Così da svolgere più lavori e occuparsi a 360 gradi della ristrutturazione di una casa, della realizzazione ex novo di impianti sia idrici che elettrici con muratura annessa, ecc.

Idraulico e Partita Iva: come funziona

L’idraulico che decide di mettersi in proprio in modo individuale o avviando una ditta, è obbligato ad aprire una Partita Iva, ma anche di dotarsi di POS per il pagamento con carta superato un certo ammontare. E’ obbligato a emettere sempre fattura e a dichiarare il suo guadagno, anche per piccoli lavori di riparazione negli appartamenti.

Deve anche presentare regolare scontrino al cliente per mostrargli quanto ha pagato i vari pezzi di ricambio in caso sia stato lui ad acquistarli.

Riguardo il Codice Ateco, l’idraulico deve indicare tutti quelli riferiti agli impianti che tratta. Se la prima parte è sempre uguale – codice 43 (lavori di costruzione specializzati) seguito dal 22 (installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento), l’ultima parte è quella che cambia in base agli impianti trattati. Dunque si avrà le seguenti opzioni (è possibile anche inserire più codici):

  • 43.22.01 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione;
  • 43.22.02 Installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione);
  • 43.22.03 Installazione di impianti d spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e ripartizione);
  • 43.22.04 Installazione di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione)
  • 43.22.05 Installazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione).

Dovrà poi iscriversi alla Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Inoltre, per via telematica, dovrà essere compilata e inviata la Comunicazione Unica (o ComUnica), che serve per interfacciarsi con Agenzia delle Entrate, Registro delle Imprese, INPS e Inail.

Meglio farsi seguire da uno studio commercialista, poiché gli errori sono sempre dietro l’angolo.

Quanto guadagna un idraulico? Lo stipendio

Lo stipendio di un idraulico può variare molto se lavora come dipendente o come autonomo. Inoltre, occorre considerare l’importanza della ditta per cui lavora nel primo caso e se, come autonomo, lavora da solo o è titolare di una ditta. Così come la tipologia di clienti, la zona d’Italia in cui lavora, ecc.

Sono tantissime le variabili in gioco dunque ed è complicato sparare delle cifre, che sarebbero a caso e approssimative. Proviamo a riassumerle nella seguente tabella:

Tipo di idraulicoFattori da considerarePotenziale guadagno
DipendenteImportanza della ditta per cui lavora;
Propria esperienza e specializzazioni.
800-2.500 euro netti al mese
Titolare di una dittaTutti i costi da considerare (tasse, materiale e utensili, dipendenti, ecc.);
Tipologia di lavori eseguiti;
Tipologia di clienti serviti (istituzioni, privati, aziende, ecc.)
1.000-5.000 euro netti al mese
Libero professionistaGiro di clienti;
Propria esperienza e specializzazioni;
Zona d’Italia in cui lavora;
Tipologia di clienti serviti (istituzioni, privati, aziende, ecc.);
Tutti i costi relativi alla Partita Iva.
800-3.000 euro netti al mese

Conviene fare l’idraulico? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare come idraulico.

a) Vantaggi di fare l’idraulico

  • Lavoro molto richiesto, con tanti settori diversi e tipologie di clienti;
  • Lavoro dinamico, che spesso spinge alla creatività e al problem solving;
  • Una professione che si può intraprendere senza per forza avere un titolo di studi, ma acquisibile anche solo sul campo (a differenza per esempio dell’elettricista).

b) Svantaggi di fare idraulico:

  • Lavoro spesso svolto in contesti poco piacevoli, maleodoranti e lerci;
  • Lavoro non sempre pagato adeguatamente;
  • Alla lunga può risultare stancante e provocare diversi acciacchi, per la postura scomoda nella quale spesso si lavora.

Qui abbiamo parlato di come diventare mulettista.

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