Vediamo come si diventa chirurgo plastico, i requisiti, quanto guadagna, le differenze con la medicina estetica, se conviene.
In una società dove l’estetica diventa sempre più importante, dove conta sempre più apparire che essere, in tanti ricorrono alla chirurgia plastica per migliorarsi ed eliminare naturali imperfezioni. Molti, dunque, sono anche interessati a intraprendere la professione di chirurgo plastico estetico, poiché ci vedono un’ottima occasione di guadagno.
Tuttavia, sarebbe sbagliato ridurre le mansioni e le conoscenze di un chirurgo plastico al solo aspetto estetico. Anzi, quella sfera dovrebbe essere considerata marginale e secondaria. Dato che la chirurgia plastica è fondamentale anche e soprattutto, per intervenire laddove ci siano problematiche fisiche gravi o meno, ora innate, ora sopraggiunte con l’età, ora innescate da cause esterne d indipendenti. Si pensi a incidenti e malattie.
Dunque, un chirurgo plastico si occupa di tanti tipi di interventi e problematiche. Di seguito, approfondiamo dunque questa professione, vedendo come si diventa chirurgo plastico, i requisiti necessari, quanto guadagna, quali sono le differenze tra un chirurgo plastico e la medicina estetica, se conviene davvero intraprendere questa professione.
Come diventare chirurgo plastico estetico
Il percorso accademico per diventare un chirurgo plastico è stato profondamente cambiato negli ultimi anni. A partire dall’anno accademico 2023-2024, il test d’ingresso erogato per accedere a Medicina e chirurgia (LM-41) – la laurea fondamentale per intraprendere questa posizione – è stato abolito e sostituito dal TOLC (Test OnLine CISIA). Del resto, da tempo si parlava di eliminare i test di ingresso per le lauree mediche, complice la penuria di queste figure, prodotta forse anche dalle eccessive restrizioni in entrata perpetrate per decenni.
Si tratta di un esame volto a valutare le conoscenze iniziali dei candidati, che potrai trovare qui. È possibile accedervi dal quarto anno delle superiori ed è possibile superarlo per un massimo di 4 volte. Sarà preso in considerazione il punteggio migliore tra quelli con esito positivo.
Complessivamente, il percorso formativo dura 6 anni e prevede la pratica di un tirocinio con giudizio di idoneità finale.
Un’altra novità è stata introdotta tramite legge n. 27 del 24 aprile 2020, sulla scia di un momento sanitario delicato per il nostro paese a causa delle note vicende vissute da tutto il mondo. Infatti, è stato stabilito che la laurea è già di per sé professionalizzante. Ciò significa che, dopo aver superato anche il tirocinio, si riceve direttamente l’abilitazione professionale. In questo modo, si ha già diritto d’iscriversi all’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (legge n. 409/1985).
Per diventare chirurgo estetico dovrai specializzarti in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Si tratta di una facoltà a numero chiuso che prevede il superamento di una prova scritta e di una prova orale per accedervi.
Il percorso di studi dura 5 anni, atto a trasmettere conoscenze in valutazioni cliniche, aspetti medico-legali e le leggi e le normative riguardanti il settore sanitario. Alla fine del percorso di studi, occorre superare un esame di Stato.
Requisiti per diventare chirurgo plastico estetico
I requisiti principali sono due:
- conoscenza accademica tecnico-legale in materia;
- coscienziosità.
Agire senza l’uno o senza l’altra pone seri problemi per lo svolgimento e il prosieguo della professione. Operare senza conoscenza in materia mette a rischio la vita delle persone che hanno deciso di rivolgersi a un chirurgo per risolvere un problema più o meno serio. La cronaca purtroppo ci restituisce quotidianamente casi di pazienti rovinati a vita da medici incompetenti o perfino improvvisati.
Ma anche il secondo aspetto è importante. Non bisogna pensare a questa professione come a un modo per fare denaro. Se il successo e il profitto arrivano, tanto meglio. Ma si è pur sempre dei medici, che fanno un giuramento e hanno una missione in favore dell’umanità da compiere.
Altri due requisiti che è necessario avere per svolgere questa professione sono:
- empatia con i pazienti;
- capacità di lavorare in team.
Il primo è importante per comprendere cosa vuole il paziente, le sue ansie, le sue aspettative, i suoi dubbi. Occorre ascoltarlo, spiegargli bene la situazione, con sincerità ma anche delicatezza. Non bisogna creare false aspettative, ma essere al contempo positivi e motivanti.
Un chirurgo non opera da solo. In sala con lui c’è un’équipe e dunque deve saper comunicare con gli altri professionisti, ascoltare anche degli utili consigli, avere fermezza nella guida delle operazioni ma anche tatto.
Cosa bisogna studiare per diventare chirurgo plastico estetico?
Abbiamo visto che, per diventare un chirurgo plastico, occorre intraprendere un percorso lungo e complesso.
Le materie che si affronteranno saranno le seguenti:
- Fondamenti di chirurgia generale (guarigione delle ferite, nutrizione, terapia intensiva);
- pilastri di chirurgia plastica (cura delle ferite, lembi, impianti/biomateriali, laser);
- chirurgia pediatrica e craniofacciale;
- microchirurgia (compresa la chirurgia di affermazione del genere e la chirurgia linfatica);
- chirurgia della mano, ricostruzione degli arti superiori e inferiori, chirurgia dei nervi periferici;
- chirurgia del seno (estetica e ricostruttiva);
- ricostruzione del tronco, comprese ernie complesse, parete toracica e ricostruzione genitale;
- chirurgia estetica, inclusi laser, iniettabili e metodi poco invasivi;
- aree emergenti (immunologia dei trapianti di mano e viso)
Quanto guadagna un chirurgo plastico estetico: lo stipendio
La professione di chirurgo plastico è tra le più pagate in ambito medico. Ovviamente, dipende anche dagli anni di esperienza, se lavora nel pubblico o nel privato (o su entrambi i fronti), dalla branca in cui è specializzato, ecc.
In Italia, lo stipendio di un chirurgo si aggira intorno ai 1753 € al mese, mentre il compenso medio annuo intorno ai 55.366 €, ovvero 4613 € al mese.
Differenze tra chirurgo plastico e chirurgo estetico
Quali sono le differenze tra chirurgia plastica e chirurgia estetica? Vediamolo di seguito:
- Chirurgia plastica: branca della chirurgia che ha lo scopo di correggere, ricostruire e ripristinare la funzionalità di organi o apparati alterati morfologicamente a causa di malattie degenerative, patologie deformanti, traumi, lesioni, malformazioni congenite. Molto importante è una sua sotto-branca, la chirurgia ricostruttiva, volta proprio a correggere i danni causati da incidenti e malattie che alterano l’aspetto fisico del paziente. Il suo compito è quello di ripristinare anche la funzionalità di certe parti del corpo, con tecniche sempre più innovative (come il prelevamento della pelle da altre parti del corpo o la creazione di componenti artificiali in laboratorio);
- Chirurgia estetica: branca della chirurgia plastica con lo scopo di eliminare i difetti fisici in modo parziale o totale, al fine di rimuovere problematiche psicologiche e sociali che tali difetti comportano. Dunque, ha l’obiettivo di donare maggiore sicurezza al paziente, con se stesso e con gli altri, rimuovendo quei difetti che l’avevano scardinata.
Occorre sapere che in Italia non esiste un medico estetico o specializzato in chirurgia estetica. Sarà sempre un chirurgo plastico, eventualmente, ad essere specializzato anche in chirurgia estetica. Purtroppo, con l’avvento dei social, sono aumentati i casi di persone che si spacciano per medici estetici, rovinando le persone ingenue che si sono rivolte ad essi, anche in modo permanente.
Dunque, prima di affidarsi a un professionista per un intervento estetico, occorre sempre accertarsi che sia specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Altrimenti, sarebbe anche opportuno denunciarlo per evitare che danneggi altre persone.
Conviene fare il chirurgo plastico estetico? Vantaggi e svantaggi
Vediamo quali sono i Pro e i Contro di fare il chirurgo plastico.
Vantaggi
- Lavoro molto gratificante, soprattutto nel constatare i risultati positivi post-operatori e la soddisfazione dei pazienti;
- Ottime possibilità di guadagno.
Svantaggi
- Percorso formativo molto lungo;
- Professione molto delicata, dove non è difficile sbagliare o riscontrare l’insoddisfazione dei pazienti, talvolta anche ingiustificata;
- Occorre una certa predisposizione al genere di attività che si svolge, dunque essere poco suggestionabili e sensibili di fronte a certe problematiche.
Qui abbiamo parlato di come diventare infermiere.