Aprire un Distributore automatico di bevande e snack: come fare, costi e guadagni

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Vediamo come aprire un locale con distributore di bevande e snack, quanto costa, i guadagni, l’iter burocratico, il franchising, se conviene.

Nelle nostre città si stanno diffondendo sempre di più locali che fungono da distributore automatico di bevande e snack. Un ottimo business, con costi minori rispetto a un bar o negozio tradizionale, visto che abbatte alcuni costi come quelli relativi al personale presente e allo spazio. Dunque, risparmi in termini di affitto, tasse sui rifiuti, ecc.

Aprire un distributore automatico di bevande e snack richiede però anche dei costi, in primis l’acquisto degli erogatori dei prodotti, dei prodotti stessi, la corrente elettrica, la manutenzione nel tempo dei macchinari. Oltre all’affitto di un locale in zone ad alta frequentazione soprattutto di giovani e giovanissimi, il target principale a cui è destinato.

Inutile poi dire che avviare questa attività, come tutte quelle commerciali, comporta anche un iter burocratico.

Di seguito vediamo dunque come aprire un locale con distributore di bevande e snack, quanto costa, i guadagni, l’iter burocratico, la scelta del franchising, se conviene davvero.

Come aprire un locale con distributore automatico di bevande e snack: l’iter burocratico

Per avviare questo genere di attività, occorre chiaramente prendere i contatti con i fornitori dei macchinari e dei prodotti che saranno erogati.

Occorre poi individuare dove si vuole aprire il locale, preferibilmente optando per una zona con alta frequentazione di giovani e giovanissimi, poiché è il target di clienti a cui si rivolge maggiormente. Dunque, sul corso centrale della città, nei pressi delle scuole, dove si trovano altre attività che li attraggono (pizzetterie, kebab, gelaterie, ecc.), punti dove si aggregano solitamente, ecc.

Il locale non deve essere particolarmente grande, basterà lo spazio per alcuni erogatori e per consentire ai clienti di muoversi agevolmente. Ovviamente, più erogatori vorremo mettere, più dovrà essere grande. Generalmente si estende in profondità anziché in larghezza, come se fosse un corridoio.

Inoltre, il locale deve essere accattivante, stilizzato con colori vivaci e magari raffiguranti personaggi che piacciono ai giovani (super eroi, personaggi manga, cartoni popolari come i Simpsons).

Potrebbe poi essere un valore aggiunto offrire il WiFi gratuito, che potrebbe spingere le persone ad entrarci e magari consumare.

Quanto alla burocrazia, le principali pratiche da disbrigare riguardano:

  • acquisire la licenza HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), necessaria a certificare la formazione degli addetti nell’ambito dell’igiene alimentare e garantire la sicurezza igienica degli alimenti;
  • aprire la Partita Iva o se già in possesso, aggiungere il Codice Ateco 47.99.20: “Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici”;
  • Iscrizione alla Camera di Commercio territorialmente competente;
  • Presentare presso il Comune in cui si sceglie di aprire il distributore automatico la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
  • Chiedere il permesso per esporre un’insegna;
  • Allaccio delle utenze;
  • Fare l’iscrizione all’Inps (propria e di eventuali dipendenti se presenti);
  • Conseguire la licenza rilasciata dall’Asl di riferimento per la distribuzione di snack e bevande;
  • Pagare eventuali diritti alla SIAE se si vuole anche diffondere musica nel locale;
  • Valutare eventuali diritti di copyright da pagare se si usano immagini di personaggi famoso, loghi, ecc;
  • Se si decide di inserire anche distributori di sigarette all’interno o all’esterno, occorre una licenza per tabacchi rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Di seguito invece valuteremo l’opzione del Franchising.

Aprire un distributore automatico di bevande e snack in Franchising: vantaggi e svantaggi

La scelta del Franchising può essere ideale perché porta con sé non pochi vantaggi. Certo non mancano anche degli svantaggi. Di seguito useremo i termini Franchisee e Franchisor: il primo si riferisce all’imprenditore che si affilia al marchio; il Franchisor è il brand a cui ci si affilia.

Vantaggi

  • Il Franchisor si occupa delle pratiche burocratiche da disbrigare;
  • Il Franchisor aiuta a individuare dove aprire il locale, fornisce l’arredamento, ha prezzi di favore riguardo i macchinari e i prodotti erogati, offre la manutenzione dei distributori, forma il franchisee, gestisce la parte amministrativa, ecc.
  • Il marchio è già riconosciuto e riconoscibile, quindi non si partirà da zero, il che va a vantaggio dei costi di pubblicità iniziali da sostenere. Avrà anche già dei profili Social avviati e fornirà eventuale materiale per promuoversi (volantinaggio, cartellonistica, ecc.). Anche qui tutto a vantaggio del franchisee.

Svantaggi

  • Le decisioni saranno imposte dall’alto, con pochi o nulli margini decisori per il franchisee;
  • Occorrerà pagare un canone mensile o annuale, oltre a una penale in caso di uscita anticipata dal contratto;
  • Se il marchio Franchisor affonda, il franchisee affonderà con lui (scandali, crisi, fallimento, ecc.).

Conviene aprire in Franchising un locale che distribuisce bevande e snack in automatico?

Come detto, ci sono vantaggi e svantaggi e la scelta finale dipenderà anche dalla nostra conoscenza del settore, dalle nostre ambizioni, ecc. Potremmo anche valutare di iniziare in Franchising, farci le ossa conoscendo meglio l’attività e come va il mercato, e poi eventualmente, a contratto terminato o pagando una penale se usciamo anzitempo, staccarci e metterci in proprio.

Ovviamente, tale scelta è importante e radicale e va ponderata bene. Inoltre, occorre avvisare per tempo i clienti magari lasciando messaggi all’interno, così come i fornitori. Magari già qualche mese prima del passaggio.

Quali sono i requisiti per aprire un distributore automatico di bevande e snack

Oltre alla questione burocratica, quindi licenze e permessi, il vantaggio di avviare questa attività è che non servono particolari requisiti personali, come titoli di studio, ecc.

Ovviamente, occorre avere il capitale giusto per avviare un’attività del genere e per non indebitarsi eccessivamente fin da subito. Così come un minimo di istinto imprenditoriale e fiuto per gli affari, per fare le scelte giuste.

Quanto costa aprire un distributore automatico di bevande e snack

I costi sono di natura diversa. Oltre alle spese burocratiche da sostenere, iniziali ed itinere, per avviare questo genere di attività bisogna ovviamente pagare alcune mensilità di affitto anticipato. Proprio come avviene per gli appartamenti. Salvo caso in cui troviate un proprietario di locale commerciale particolarmente magnanimo, che voglia farvi pagare mese per mese, senza anticipi.

Il costo dell’affitto dipenderà naturalmente dalla posizione del locale. Se è in centro e strategico, se si trova dove c’è un bel passaggio pedonale soprattutto giovanile, oppure periferico e più isolato. Poi dipende dalle dimensioni e dal Comune dove ricade: se si tratta di una città grande e importante (Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, ecc.) oppure un piccolo paesino periferico con pochi abitanti.

Occorre poi acquistare i distributori automatici che erogano i prodotti. E’ possibile optare per quelli usati, che hanno un costo medio di 2mila euro circa, mentre quelli nuovi possono arrivare a sfiorare anche i 10mila euro. Dipende ovviamente dal tipo di prodotto (bevande, snack, ecc.), così come dalle funzioni che offre.

Occorre poi mettere in conto la loro manutenzione, ordinaria e straordinaria che essi comportano. Se tenuti bene, questi macchinari hanno anche un ciclo di vita piuttosto lungo, mediamente di 10 anni. Purtroppo occorre anche considerare eventuali atti vandalici, visto che non c’è nessuno a controllare e le baby gang di notte possono approfittarne per il proprio illegale divertimento.

I macchinari andranno poi riempiti di prodotti, dunque occorrerà rifornirsi ovviamente di snack e bevande, per averli sempre pieni e funzionanti.

Per questo motivo, potrebbe anche rivelarsi utile dotare il locale di telecamere. Oggi come oggi non mancano soluzioni davvero economiche per monitorare casa e locali comodamente dal proprio telefono tramite una app. Su Amazon con poche decine di euro risolvi il problema.

Altri costi riguardano le utenze, soprattutto la corrente elettrica. Se si decide di offrire anche una rete WiFi free, occorrerà anche pagare un gestore telefonico.

Infine, se vogliamo essere solo proprietari e pagare qualcuno che controlli la situazione durante il giorno e magari svuoti le macchinette per prelevare il denaro, dovremmo avvalerci almeno di un dipendente, anche part-time.

Dunque, il costo finale per avvio e gestione di un locale con distributori automatici di bevande e snack dipenderà anche dalle nostre scelte. Difficilmente si andrà sotto i 30mila euro ma si potrebbe arrivare anche a un massimo di 50mila euro. Meno comunque rispetto a tante altre attività.

Quanto si guadagna con un distributore automatico di bevande e snack

Come per i costi, anche i guadagni dipendono anche dalle nostre scelte. Quali prodotti eroghiamo, quante macchine abbiamo, l’affitto, le utenze, se ci avvaliamo di dipendenti, la manutenzione, se siamo indipendenti o in franchising.

Diciamo che, per starci almeno con le spese e vedere un minimo margine di guadagno, occorrerebbe guadagnare in media almeno 2mila euro al mese. I margini medi parlano di una forbice tra i 24mila e i 40mila euro.

Conviene aprire un locale con distributore automatico di bevande e snack? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di aprire un locale con distributore automatico di bevande e snack.

Vantaggi

  • Non occorre un eccessivo investimento iniziale, almeno rispetto a tante altre attività, poi dipende dalle nostre scelte;
  • Non occorrono particolari requisiti personali, come titoli di studio o esperienza;
  • Il tempo da dedicare all’attività è minimo e non è indispensabile un dipendente.

Svantaggi

  • Essendo aperto H24 e frequentato soprattutto da giovanissimi, è esposto a rischio furti e vandalismo;
  • I margini di guadagno si basano molto sulla quantità, che dovrà essere elevate, visto che si tratta di prodotti a basso prezzo;
  • Concorrenza in aumento, dunque occorre sempre aggiornarsi con le nuove tendenze del mondo giovanile, come noto estremamente mutevole.

Qui abbiamo parlato delle migliori opportunità di Franchising oggi.

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